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Golosi di legno
Golosi di legno - Consigli utili
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ALIMENTAZIONE - Golosi di legno
di Alessandra T. Calligarich - Lo Sperone
Perché alcuni cavalli sgranocchiano staccionate e porte dei box?

  È' molto frequente osservare cavalli che aggrediscono le staccionate, i box e qualsiasi componente in legno a loro disposizione.
Questo vizio, sui testi inglesi e americani definito wood-chewing, si inserisce tra quelli che vengono considerati vizi alimentari: tra questi l’ingestione di terra, feci, lettiere o in alcuni casi la morsicatura di code e criniere fino a vere e proprie mutilazioni. I vizi alimentari possono avere una base carenziale ma si tende a

credere che una delle motivazioni scatenanti sia la noia. I cavalli confinati in box, senza alcun accesso al pascolo, possono passare diverse ore al giorno inattivi e in conseguenza di ciò sviluppare ad esempio la coprofagia o il wood-chewing. Tra le cause alimentari si riconoscono innanzi tutto l’insufficiente apporto di fibra: l’impiego di fieni pellettati, ad esempio, o di diete complete pellettate può ridurre i tempi di assunzione dell’alimento aumentando quelli in cui il cavallo, annoiandosi, può rivolgere la sua attenzione ad altri ‘ingredienti’. Occorre sempre ricordare, infatti, che il cavallo in natura si nutre di erbe in piccoli quantitativi per diverse ore al giorno durante le quali vi è costante libertà di movimento.
È logico supporre che un soggetto confinato in box per la stragrande maggioranza della giornata, costretto a uscire e lavorare intensamente in un breve periodo di tempo, e che magari riceve un alimento di rapida assunzione come nel caso delle diete pellettate, viva una situazione innaturale e pertanto possa manifestare vizi legati a questo suo disagio esistenziale. Permettere l’accesso ad un pascolo e aumentare la quantità di fieno a fibra lunga variandone la qualità (es. fieno polifita associato a fieno di erba medica o sulla ecc.) concorre in molti casi a ridurre il problema dei vizi alimentari.


ATTENZIONE AI MINERALI

Tra le altre componenti alimentari invocate come causa di vizi vi è la carenza di elementi minerali e proteine che, in questi casi, deve comunque essere presa in considerazione e analizzata mediante uno studio delle razioni. Anche la lettiera in truciolo può essere aggredita dal cavallo per vizio, e in questi casi può essere consigliabile adottare la vecchia e tradizionale lettiera in paglia che, anche se ingerita in parte, concorre a migliorare l’apporto di fibra lunga di cui abbiamo parlato precedentemente e a migliorare la condizione di benessere del cavallo.
In genere i cavalli che masticano legno rivolgono la loro attenzione principalmente a legni dolci, come abete e pioppo: i danni che possono causare a una scuderia o alle staccionate possono anche essere ingenti da un punto di vista economico. Ecco perché in alcuni casi può essere utile ricorrere a recinzioni elettriche o a sostanze repellenti sui materiali in legno, ma è da considerare che questi interventi se pur concorrono a ridurre il vizio non eliminano certo la frustrazione che lo ha provocato.
Pertanto è buona norma cercare di correggere l’alimentazione e i ritmi di vita del cavallo in modo da permettere di riconquistare lo stato di benessere che è alla base di ogni prestazione atletica e dei diritti di ogni animale.
Per quanto riguarda i rischi connessi al wood-chewing non sembrano esservi particolari complicazioni anche se, come riportano alcuni autori, il cavallo è in grado di ingerire anche discrete quantità di legno al giorno. I pericoli di ingestione sono principalmente legati alle lesioni provocate da eventuali schegge e dalla possibilità di accumulo di materiali a livello intestinale con conseguente pericolo di ostruzioni.

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CONSIGLI UTILI
COME COMBATTERE IL WOOD-CHEWING

1 - Limitare il più possibile i tempi di stabulazione aumentando il lavoro e permettendo, se possibile, delle uscite al pascolo.

2 - Utilizzare diversivi che, come l’applicazione di giochi o l’inserimento in box di un animale domestico, se accettati dal cavallo contribuiscano a distrarlo e a ridurre la sensazione di solitudine.

3 - Controllare l’apporto nutrizionale della razione, in particolare quello di fibra lunga; suddividere i pasti in almeno 3 somministrazioni giornaliere in modo da contenere i tempi di inattività.

4 - Inserire alimenti freschi e particolarmente graditi, in modo da soddisfare la sensazione di benessere del cavallo: carote, mele, pere, catalogna, erba di prato, germogli di cereali possono risultare utili allo scopo.
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