Dal punto di vista
geologico i terreni di San Costantino Calabro sono sostanzialmente
costituiti da depositi sedimentari di origini continentale o di origine
marina.
Alle prime
formazioni appartengono i suoli che sostanzialmente sono stati impegnati
dall’edilizia.
In questo terreno
infatti si intravedono i resti di quella che era la matrice originale e
che è rimasta sotto ciottoli di roccia cristallina immersi in una
matrice sabbiosa fina o grossolana. Localmente sono stati rilevati
accumuli di depositi sedimentari costituiti da sabbie biancastre o da
resti fossili.
Nascita del primo nucleo abitato
San Costantino Calabro è stato un antico casale di Francica. Le sue
origini risalgono nel periodo della dominazione Bizantina in Calabria,
dominazione che ebbe inizio dai primi anni del VI secolo e finì con
l'arrivo dei normanni.
Il primo insediamento, non più grande di un villaggio, prese il nome di
San Costantino Imperatore. Quasi certamente furono dei monaci brasiliani, a fondare il
villaggio, con la creazione di un cenobio, cioè un convento di monaci, il
convento di Comerconi, attorno al quale si aggregarono le genti del
territorio circostante, costruendo le loro case. Di monaci brasiliani e
del loro padre spirituale dell'epoca, Padre Ritura, si hanno notizie
fino al 1783 anno della distruzione del convento. Di questa costruzione oggi
rimangono poche colonne disseminate sul posto e marmi di preziosa
fattura in casa di privati.
Il primo nucleo abitativo di San Costantino esisteva prima dell'arrivo
dei Normanni più precisamente prima del 1058 quando il normanno Ruggero
Basso prescelse Mileto come capitale del Gran Contado di Calabria.
Dal 1095 circa in poi, costruita la cittadella di Francica, S.
Costantino fu assoggettato giurisdizionalmente ad essa e quindi ne seguì
le vicende feudali.
Il paese venne costruito intorno all'attuale chiesa del S.S. Nome di
Gesù nota come Chiesa Vecchia, presumibilmente del XV secolo,
prima chiesa parrocchiale del villaggio.
Il terremoto del 1783 rase al suolo completamente il villaggio - Gli
abitanti al tempo del terremoto erano 508.
Il paese venne ricostruito a monte del vecchio abitato con un progetto a
pianta regolare, con strade ortogonali tra loro, ad imitazione del
"castrum romano".
Durante la dominazione francese, precisamente nel 1807, S. Costantino
venne considerato un Luogo (cioè un "Comune", secondo la dizione
moderna). Successivamente, nel 1811, con il ritorno dei Comuni, fù
retrocesso a frazione di Francica.
Venne elevato a Comune autonomo per Decreto n. 855 del 2 gennaio 1854
del Regno di Napoli e trasmesso alla Sottoindenza del Distretto di
Monteleone (attuale Vibo Valentia).
Nel 1890 fu aperto il cimitero comunale di S. Costantino, cimitero che
prima era nel comune di Francica. (alcune notizie sono riprese dal
libro "Francica Oppidum Normanno" di Vincenzo Cupi).
La vicinanza alla SS. 18 ed a Mileto,
aumentarono l'importanza di S. Costantino Calabro che ebbe un
costante aumento demografico, e che oggi conta 2320 abitanti.