25-10-2016
Un nuovo tunnel temporale.
(commento alla settima di campionato)
di
Webmaster
Continua il tunnel temporale dei 49ers.
Perdendo in maniera orribile anche la partita contro Tampa Bay di domenica, vanno a 1 vinta e 6 perse, cosa che non succedeva dal 2008, ai tempi dei due coach nella stessa stagione: Mike Nolan e Mike Singletary.
Erano i tempi di Mike Martz coordinatore offensivo. Ma alla fine la classifica fu di 7 vinte e 9 perse, con statistiche non da ultima della classe.
Alla settima giornata le statistiche dei Niners sono pessime: sono abbondantemente ultimi in attacco e terz’ultimi in difesa.
Per ritrovare delle statistiche simili bisogna risalire al 2004 in cui furono 30imi in attacco e 32imi in difesa e terminarono la stagione con 2 vinte e 14 perse.
Era la stagione finale di Dennis Erickson.
I parallelismi con quella stagione sono tanti e inquietanti.
E’ stata la stagione dei due quarterbacks del dopo Jeff Garcia.
Due schiappe terrificanti che rispondevano al nome di Tim Rattay e Ken Dorsey.
Un attacco che non girava neanche a calci e incapacità di completare due lanci decenti di fila.
La stagione con 2 QB la cui somma dei rating era di poco superiore a quella raggiunta dal solo Steve Young nel 1998, stagione non brillante per lui, ma in cui raggiunse ugualmente i playoffs.
La stagione dei 16 fumbles dei Quarterbacks, di cui 11 del solo Rattay e i 36 di tutta la squadra.
Era la stagione in cui si era fatta piazza pulita di “vecchi” giocatori.
Via Jeff Garcia, che continuerà a giocare ad alti livelli per altri 6 anni andando anche al Probowl.
Via Garrison Hearst, via Terrel Owens che continuerà a giocare per anni agli Eagles e a Dallas facendo sfracelli e andando al Probowl altre 2 volte.
Sempre con il suo caratteraccio e la difficoltà a tenere chiusa la boccaccia per evitare di dire stupidaggini.
Ma del resto era “Big Mouth”..
Inquietanti le somiglianze con l'allontanemanto di Frank Gore e Anquan Boldin.
Tra l’altro quest’ultimo ancora continua a macinare yards e avversari, grazie alla cattiveria sportiva che si ritrova in corpo: è già a 272 yds guadagnate con una media intorno alle 9 yds.
Allo stesso modo Gore, che è in linea per andare ben al di sopra delle 1000 yds in stagione: ne ha già corse quasi 500.
Tutte scelte azzeccate da parte della dirigenza, che li ha scaricati come ferri vecchi.
Anche le statistiche mostrano degli inquietanti parallelismi con quelle del periodo buio.
Allo stato attuale, dopo 7 partite i Niners hanno subito dagli avversari già 4 corse da più di 40 yds. Lo scorso anno in tutta la stagione furono esattamente 4.
Nel periodo 2011-2014, in 64 partite, non ne consentirono neanche una.
Ancora una volta per trovare statistiche così brutte è necessario risalire ai tempi di Dennis Erickson.
Tutto questo conferma la differenza fondamentale tra avere in campo gente che sa e vuole giocare, da altri che non sanno esattamente cosa fare: con Navorro Bowman in campo, in poco più di 200 minuti di gioco, i Niners avevano concesso solo 2 corse da più di 20 yds. Senza Bowman e sempre in poco più di 200 minuti, ne hanno concesse 9.
Con Bowman in campo: 109 corse per 444 yards (media 4.1) e 2 TD.
Senza Bowman: 143 corse, 851 yards (media 5.9), 8 TD.
Ma parallelismi non finiscono qui.
Aitempi di Erickson se ci si fosse impegnati a trovare anche un singolo aspetto su cui poter dire qualcosa di positivo, si sarebbe fatta una fatica inutile.
Non ce n’erano.
Anche oggi, e dopo aver visto una partita come quella di domenica, aspetti positivi proprio non ce ne sono.
L’unico a poter essere notato, quantomeno per l’impegno, è Kaepernick.
A lanciare proprio non è capace, soprattutto all’interno della tasca, ma almeno ci mette impegno ed un po’ di cuore.
Certo che il non saper lanciare potrebbe essere un problema se giochi nella NFL nella posizione di quarterback.
Non lo è stato per il General Manager che gli ha accordato un contratto mostruoso, con annesso un capestro per la società californiana.
Ma ancora non basta, dopo aver demolito in due anni una squadra ricostruita tra mille difficoltà, lo stesso General Manager va a pesca nel draft.
Nessuno di quelli presi nel draft 2016 è ancora riuscito a dimostrare qualcosa.
Ed ora intende andare ancora a pesca nel draft 2017.
Ma non una pesca, qualunque, una di quelle da altura: si è sparsa la voce, nelle ultime ore, di un possibile trade di Joe Staley.
Si gioca la carta di uno dei pochi giocatori buoni rimasti dai tempi di Harbaugh.
Una scelta al primo giro del draft 2007, arrivata con uno scambio di scelte con i Patriots, che è stato in grado di essere chiamato a giocare il Probowl consecutivamente negli ultimi 5 anni, nonostante le stagioni pessime dei Niners.
Sicuramente il problema non è il suo stipendio, attualmente è 5,4 milioni di dollari ed arriverà entro il prossimo anno a 8.2 per poi ridiscendere a 4.8 nel 2018 e 2019, per poi diventare unrestricted free agent nel 2020.
Tanto per capirci, Higuain alla juve guadagna 7.5 milioni di euro, De Rossi alla Roma 6.5 e quella megaschiappa di Dzeko 4.5 milioni di euro.
Sport diverso?
Forse.
Ma ricordiamoci che il contratto di Kapernick è al di sopra dei 16 milioni quest’anno per aumentare progressivamente sopra i 21 nel 2020. Con 61 milioni di dollari garantiti nell’arco di 4 anni.
Ancora tanto per capirci, il contratto di Tom Brady, che lo lega ai Patriots fino al 2020, ne ha garantiti solo 28, dato che il suo contratto base è di 750 mila dollari e solo con i bonus può arrivare alla cifra massima di 14 milioni di dollari/anno.
Chi ha deciso il contrato di Kaepernick, al posto del cervello ha del groviera, e neanche di buona qualità.
Non c’è spiegazione che tenga.
Ma, come si diceva, il problema non dovrebbe essere quello di guadagnare spazio nel salary cap: i Niners sono i secondi della lega in quanto a migliore margine sul cap. Al di sopra dei 40 milioni di dollari.
Guarda caso nei primi posti tra le squadre con maggiore spazio al di sotto del tetto salariale ci sono le squadre peggiori della lega: Browns, 49ers, Jaguars, Panthers e Titans.
Quindi il gioco dei dirigenti dei Niners dovrebbe essere quello di andare a pesca della prima scelta assoluta o di assicurarsi due scelte al primissimo giro con la trade di Joe Staley.
Così possono permettersi anche di strapagarle, visto lo spazio che hanno sotto al tetto salariale.
In questo momento in tanti giocatori all’ultimo anno universitario, in procinto di andare al prossimo draft stanno tremando al pensiero di poter essere scelti da una franchigia che si è contraddistinta negli ultimi anni per mentalità perdente e volontà di autodistruzione.
A vedere la partita di domenica, c’è da chiedersi come abbiano fatto i tifosi presenti nello stadio di Santa Clara a non tirare in testa alla squadra i seggiolini delle gradinate.
In verità si potrebbe dire che se San Francisco è la città americana più europea, i tifosi locali dei Niners sono isterici come i tifosi nostrani: basta una partita buona per essere esaltati come se si fosse in procinto di vincere il superbowl, bastano due partite perse male per essere in piena tragedia tanto da voler cacciare l’allenatore.
Ricordiamoci che razza di sommovimento popolare ci fu contro Harbaugh nella sua ultima stagione. Aggredito da ogni parte per una squadra che funzionava male, ma decimata dagli infortune, ma con la quale concluse la stagione a 8 vinte e 8 perse.
Ma se le partite perdenti diventano stagioni perdenti, tutto tace.
Detto tutto questo, l’analisi della partita aggiunge ben poco. Anche perché niente cambia.
L’attacco non corre, ma nella prima parte lancia e qualcosa la completa pure. Si va in vantaggio per 14 a zero nel primo quarto di gioco, per poi subire 27 punti filati da Tampa Bay e 249 yds di corsa al termine dell’incontro e 269 di passaggio.
Non stiamo parlando di uno squadrone. Ma contro i Niners di quest’anno tutti sembrano dei campioni.
Anche perché San Francisco continua a perdere palloni su palloni: 4 fumbles, di cui 2 persi e 1 intercetto.
Uno dei fumble è avvenuto in una azione che sembrava ideata Larry Sedon, in arte Ridolini il comico: punt avversario, il ritornatore segnala presa franca ma appena prende la palla viene colpito da un proprio compagno di squadra che gli fa perdere il pallone a poche decine di yds dalla propria linea di meta.
Alla fine gli avversari ringraziano del regalo e segnano un ennesimo TD.
Tutto questo porta la media a livelli da capogiro: la difesa subisce 185 yds di corsa a partita, la peggiore della lega, e 31.3 punti a partita, la seconda peggiore della lega.
Per dirla come Matt Barrows del Sacramento Bee: cosa si può dire della domenica dei Niners, come tifosi? Un’altra domenica sprecata, di tempo tolto ad altre cose.
Come dargli torto..
Visti gli enormi spazi vuoti che si cominciano a vedere sulle gradinate dello stadio, qualcun altro già la pensa come lui.