3-10-2016
Commento alla quarta di campionato
di
Webmaster
Siamo a 1 vinta e 3 perse.
E fin qui niente di sconvolgente. Ci si aspettava una cosa del genere.
Per quello che si è visto in campo ieri, la cosa sconvolgente è che i Niners siano riusciti a vincerne una.
In casa, al Levis Stadium di Santa Clara, contro la squadra di Dallas falcidiata dagli infortuni e costretta a mandare in campo un buon numero di rookies, i Niners non fanno una bella figura.
I Niners devono fare a meno di Vance Mc Donald, che si è infortunato in settimana.
Iniziano bene andando avanti per 14 a zero, ma poi progressivamente si spengono.
La difesa di San Francisco comincia ad andare in confusione e, complice anche l'infortunio a Navorro Bowman a 6:27 dalla fine del terzo quarto di gioco, non riesce più ad opporsi con efficienza alle corse avversarie.
Bowman si infortuna da solo, alla partenza del gioco. L'impressione è di un infortunio tendineo o muscolare.
Matt Maiocco ha parlato all'uscita degli spogliatoi con Bowman che ha ammesso di avere sentito un problema all'altezza del tendine di achille.
Speriamo che non sia così.
Notizie ufficiali si avranno solo dopo la risonanza magnetica.
Dallas recupera e va anche in vantaggio per 21 a 17.
Il running back avversario, Ezekiel Elliott, sembra inarrestabile. Alla fine correrà per 138 yds su 23 corse, con la media stellare di 6 yds per portata.
Ma tutto sommato la squadra regge ed entra nell'ultima parte dell'incontro in svantaggio per 21 a 17.
Palla all'attacco dei Niners, che durante tutto l'incontro ha funzionato a sprazzi.
In realtà tutto funziona a sprazzi. Le corse, i lanci, le ricezioni.
L'unica cosa costante, a tal punto da diventare nauseante, è lo schema option: si parte sempre dalla shotgun e Gabbert decide lo sviluppo del gioco. La maggior parte delle volte la palla va ad Hyde.
Continua lo schema: corsa- corsa- lancio corto. Le yards guadagnate non bastano per chiudere il down, quindi punt.
Ormai lo sanno anche i sassi quello che avverrà, ancora prima che parta l'azione.
Hyde è un buon giocatore, ma niente a che vedere con Gore. Al largo corre piuttosto bene, ma al centro avrebbe un gran bisogno di un buon bloccatore. In verità gli farebbe un gran bene anche nelle corse al largo.
I ricevitori si liberano poco. Un pò per loro incapacità e un pò per il fatto che i difensori avversari utilizzano l'holding sistematico per impedire loro di sviluppare le traiettorie.
Gli arbitri appaiono stranamente tolleranti e i difensori di Dallas insistono tutto l'incontro con la loro tecnica di distruzione dei giochi aerei degli avversari.
Le poche volte che i ricevitori si liberano, Gabbert li raggiunge con i suoi lanci solo una volta su due.
E non si può dare neanche la colpa alla protezione della linea, che continua a comportarsi bene sui lanci. Protegge bene e la pressione su Gabbert è poca e incostante.
Basterebbe fare un drive sostenuto, consumare tempo, e segnare, per chiudere l'incontro e portarsi a casa la vittoria.
Il primo possesso dell'ultima frazione di gioco è dei Niners.
Dunque....immaginiamo di essere gli allenatori della difesa di Dallas...come abbiamo preparato gli schemi difensivi?
Risposta: come al solito.
Questa la selezione dei giochi offensivi: corsa-corsa- lancio corto. Le yards guadagnate non bastano, quindi punt.
Tutto come al solito.
Palla a Dallas, che prova a chiudere l'incontro con una segnatura. Il drive comincia bene per i Cowboys: corsa con guadagno di 9 yds e corsa di altre 3 yards. Lancio corto per una bella ricezione di 9 yds di Butler che festeggia la ricezione in faccia al difensore dei Niners Robinson.
Flag in campo e penalità di 15 yards per taunting.
Condotta antisportiva con abuso verbale o comportamento scorretto nei confronti degli avversari.
La difesa dei Niners regge e la palla torna a Gabbert.
Ed ecco la novità che deve sorprendere gli avversari: finalmente si lancia profondo.
Primo gioco del drive.
Torrey Smith allineato come ricevitore esterno dal lato destro.
Traiettoria designata, una semplice post. In mezzo al campo, in direzione del centro dei pali della end-zone.
Traiettoria tra le più semplici sia da correre che da lanciare.
Il secondo ricevitore schierato più all'interno sul lato destro ha la funzione di ripulire la traiettoria e di distanziare le due safety.
Il QB con il suo arretramento deve prendere tempo quanto basta al ricevitore per raggiungere il punto dove dovrà arrivare il pallone, e poi lanciare il pallone diritto davanti a sè.
E qui si capisce perchè le chiamate degli allenatori non prevedano i lanci profondi: il lancio esce corto di almeno un paio di mei e largo di almeno tre.
Smith ha bruciato mezzo metro al suo difensore, ma poco importa perchè la palla finisce dritta dritta verso il difensore.
Intercetto e palla a Dallas che potrebbe assestare il colpo definitivo che chiude l'incontro, ma la difesa dei Niners si riorganizza.
Regge bene e si piega fino a difendere quasi sulla propria linea di meta, ma impedisce agli avversari di segnare i 7 punti che avrebbero chiuso l'incontro, limitandoli ad un calcio da 3 punti che li porta in vantaggio per 24 a 17.
Di nuovo palla ai Niners per un'ultima possibilità per impattare o, con una trasformazione da due punti, andare addirittura in vantaggio.
Il drive si esaurisce di lì a poco.
San Francisco chiude un primo down sulle proprie 41 yds.
Poi primo down e 10 yds da prendere: corsa a destra per guadagno da -1;
2* down e 11 yds da prendere lancio di 5 yds per Kerley, al quale arriva pure una gran botta con un colpo in ritardo da parte di un difensore di Dallas, non sanzionato.
3* e 6 yds da prendere lancio corto incompleto ancora su Kerley.
Degna conclusione con un 4* e 6 yds da prendere con un lancio corto sulla destra per Torrey Smith, che fa una traiettoria out per aiutare Gabbert che sta uscendo dalla tasca e sta correndo sulla destra del campo, ma la traiettoria è corta di almeno un paio di yds dal marcatore del primo down.
Lancio completato ma inutile.
Palla a Dallas, che consuma il tempo e porta a casa la vittoria.
In conclusione cosa si può dire:
- Bowman in difesa fa tutta la differenza del mondo. Se fosse confermato il suo grave infortunio, sarebbe un peccato per lui e per la squadra
- la linea di difesa è di livello medio-basso. Non mette pressione e non blocca le corse. Il grosso del lavoro deve essere fatto dalle secondarie, che si trovano costantemente sotto pressione
- in attacco sono veramente una manica di schiappe, a partire da Gabbert, che non si capisce come faccia a giocare a football.
I lanci profondi li sbaglia di metri, quelli corti sono troppo corti. Viene da pensare che gli screen pass non vengano chiamati perchè non è in grado neanche di pensarli, figuriamoci di lanciarli.
Una buona responsabilità la hanno anche gli allenatori che non capiscono o non vogliono capire il livello infimo del QB, ma anche dei ricevitori.
Tutta una partita giocata in attacco a partire dalla shotgun e con la option.
Potrebbe pure andare bene fare soltanto due o tre cose, ma l'esecuzione dei giochi dovrebbe essere magistralmente perfetta.
E qui di perfetto c'e solo il disgusto che attanaglia le viscere dei tifosi nel vedere come si è ridotta la squadra.
Come diceva il buon vecchio Jerry Rice un paio di partite or sono: ma non si può avere un pò di football vecchia maniera?
E si potrebbe dire che lui di football un pò se ne intende..
Sicuramente toglierebbe dall'impaccio Gabbert, evitandogli opzioni tra cui non è in grado di scegliere.
E darebbe meno prevedibilità ai giochi offensivi.
I ricevitori ci mettono sempre del loro.
Le scorse partite facendo cadere palloni ricevibili, stavolta subendo le angherie dei difensori e non riuscendo a liberarsi sulle traiettorie migliori.
Ci sarebbe anche da osservare una cosa: se gli unici due schemi offensivi che un attacco gioca sono le corse del proprio Runnigback senza fullback e i lanci su ricevitori isolati, è facile per le difese raddioppiare i ricevitori con le safeties.
Mettiamoci che i ricevitori non sono assolutamente dei campioni e abbiamo chiaro il quadro della situazione.
Quanto avrebbe fatto comodo un ricevitore con l'abilità e la cattiveria di Boldin..
Quanto avrebbero fatto comodo tanti di quei giocatori che la dirigenza ha lasciato o ha costretto ad andare via.
Quindi la rifondazione procede, con poche e confuse idee e con poco, poco talento.