SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

 

ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE DELLE SALESIANE DI DON BOSCO - PIEMONTE E VALLE D'AOSTA

 

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IL SERVIZIO CIVILE IN AMBITO SALESIANO :

UN MODO NUOVO DI VIVERE VALORI PRESENTI DA SEMPRE…

 

*   Capitolo Generale dei Salesiani 23: 

“La storia dei giovani all'Oratorio, vivente Don Bosco, è ricca di questo apprendistato della vita cristiana: essere al servizio degli altri, in maniera ordinaria e in forme talvolta straordinarie. Oggi si aprono al giovane nuovi campi di servizio. C'è l'animazione educativa e culturale nel territorio, per vincere l'emarginazione e diffondere una cultura di partecipazione; c'è il volontario civile e missionario, per collaborare con altri organismi alla promozione umana e all'evangelizzazione. L'amore alla vita, nel segno dello Spirito, e nello stile di Don Bosco, sa trovare strade adeguate per venire incontro alle migliori energie del mondo giovanile”. (CG 23, n. 179).

 

*  Capitolo Generale dei Salesiani 24: 

 

"La realtà del volontariato  oggi è molto diffusa tra giovani e adulti ed è di grande attualità in questo momento storico. E' sentita in Congregazione, nella Chiesa e nella Società, come un nuovo stile di "apertura all'altro". E' un modo concreto e privilegiato di incontrare laici formati e motivati. E' una sfida che il laicato - cristiano e non- lancia contro le ingiustizie e gli egoismi imperanti […]. Il volontariato costituisce spesso un esito vocazionale significativo ed una valida conferma del cammino educativo percorso dai giovani insieme con gli SDB e della proposta all’altro offerta dalla pastorale giovanile". (CG 24, n. 26).

 

*  Capitolo Generale dei Salesiani 25:

 

  "In un mondo globalizzato la comunità salesiana prende coscienza della realtà della povertà e dell’ingiustizia e si impegna ad educare ed evangelizzare con metodologie appropriate i giovani che vivono sia in un contesto di povertà che in un contesto di benessere: […] Offrendo proposte di qualità per educare alla giustizia e solidarietà […] mediante la ricerca delle cause dell’ingiustizia e in vista dell’assunzione di impegni concreti". (CG 25, n. 48).