Preferisco sorridere

 

La prospettiva di restare disoccupato dopo la fine di «Santa Barbara» non spaventa l'attore Jed Allan. «Non so tenere il muso», afferma. «E poi ho un ottimo agente...»

 

Il conduttore di «Telesveglia» su Retequattro, Enrico Mutti, è stato attore sul set di Santa Barbara. A Los Angeles ha incontrato alcuni dei protagonisti. Questa settimana ci parla di Jed Allan. Venerdi 15 gennaio, ultimo giorno lavorativo per tutti gli attori di Santa Barbara, mentre mi sto recando allo studio 11, vedo Jed scendere dalla sua auto alla NBC. Ci sediamo al self-service, e, gustando un ottimo hamburger, parliamo di lui, il patriarca della nostra soap.

Jed, tu sei il quinto attore ad impersonare C.C. Capwell in «Santa Barbara»...

Esatto, e sono nella soap da ben 7 anni, quasi dall' inizio. Fra l'altro, l'ultimo C.C. è un caro amico, e per questo non è stato troppo facile prendere il suo posto, soprattutto per lui. Io ho dovuto far dimenticare i quattro C.C. Capwell! Cosa indispensabile per non apparire come una copia. C.C., poi, è più simile a me, col suo carattere un pò scontroso, spiritoso all'occasione e comprensivo. Un uomo che, come me, non ama tenere il muso e sa perdonare».

C'è un avvenimento nella tua carriera di attore che ami ricordare?

«Non è facile, dato che ho girato parecchi film, tuttavia ce n'è uno che ricordo in particolare. In Love american style recitavo con Michelle Lee, e, in una scena, lei doveva togliersi tutto ciò che indossava. Si era però impuntata perchè non voleva assolutamente levarsi i guanti! Tutti cercavano di convincerla anche se, dopo tutto, non era certo un particolare che contava!».

Jed, tu sei nato a New York. Non senti mai la mancanza della «grande mela»?

«Vivo a Los Angeles dal '67 e New York non mi manca affatto. Purtroppo si tratta di una "mela" ormai in parte marcia. Non che qui sia molto meglio quanto a criminalità e inquinamento, comunque preferisco stare qui».

E' vero che sei «un attore cantante»?

«Sì, ho fatto parecchi musical a Broadway, del teatro regionale e molti spettacoli estivi, anche se non canto ormai dall'85. Canto solo in occasioni speciali, mentre faccio l'attore a tempo pieno».

So che hai partecipato al programma «Cucinare con le stelle»: sei un cuoco?

«Veramente erano le celebrità ad imparare a cucinare da un ottimo chef... Io non saprei cucinare un uovo sodo! Infatti io e mia moglie usciamo a cena ogni giorno e spendiamo davvero un patrimonio in ristoranti. Vado pazzo per la carne con i peperoni e la pasta, quella vera, italiana».

Sei mai stato in Italia?

Molte volte, anche se non sono mai riuscito ad andarci libero, cioè non per lavoro.

Hai mai fatto qualcosa di particolare nella vita, prima di diventare attore?

«Vuoi proprio saperlo? OK. Facevo il ladro, ma non posso entrare nei dettagli ovviamente. Poi ho fatto il tassista a New York, il contabile in un grande magazzino e tante altre cose. Naturalmente scherzavo. Su cosa, però, non te lo dico!».

Sapresti indicare tra i colleghi un attore con cui ti trovi particolarmente bene?

«Judith McConnell, per esempio, cosi come Gordon Thomson: con loro due basta uno sguardo per capirci subito».

Hai degli hobby?

«Si, faccio vela e gioco a golf».

Cosa intendi fare ora che «Santa Barbara» in America è finito?

«Non mi stresso affatto. Come tu sai Enrico, gli agenti li paghiamo per trovarci il lavoro, no? E il mio è molto bravo!"

 

 

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