SCHEDA PERSONALE E PERCORSO ARTISTICO

 

 

Ugo Sarteur ha frequentato due anni di scuole tecniche professionali. Poi, dopo il servizio militare, si è diplomato in informatica alle scuole serali.

In campo artistico è partito come autodidatta, frequentando succesivamente il laboratorio di aerografo presso il centro Fasolino, a Torino, ed il corso di terrecotte, tecnica Colombino (prima cottura) presso l'atelier Rosa di Ivrea.(vedi sculture)

A partire dal 1977-78, comincia una serie di mostre personali e collettive. Inoltre collabora con alcune sue vignette ai mensili del Gruppo Jackson "Informatica Oggi" ed "Elettronica Oggi", al mensile dell'EDIESSE di Parma "Bussines" e con la Distinct Corporation di Saratoga (USA).

Ha realizzato  personalmente il proprio sito internet, sulle pagine del quale viene presentata un'ampia rassegna della sua eclettica vena artistica.

Hanno scritto di lui:

Andrea Savio
Annamaria Girardi
Enrica Pongan
Ermanno Corti
Giorgio Bruno
Monica Perosino
Győző Szabó

 il Monitore Valdostano
 La Stampa Torinosette
 La Vallèe e La Sentinella del Canavese
 Torino Sera
 Traspi-net
 ECO risveglio (Novara)
 Novara oggi
 Catalogo dell'Arte moderna n° 50 2015
 Collezione Arte Contemporanea edizione EXPO 2015
 Corriere dell'Arte (Torino)

Aspetti privilegiati nell'opera (forma colore concetto, ecc.)

L'Unisono tra forma e colore che trasmette l'evoluzione caratteriale nella mia vita d'artista e i valori che in essa sono contenuti.

Tipo di ricerca:

Nella mia vita d'artista ho provato quasi tutte le tecniche alla ricerca di quelle che più si adattano alla mia personalità. Ho curato sempre più la grafica nella ricerca di perfezionamento del mio stile; esprimendo con la complessità, avvenuta nel tempo, di forme di colore la mia interiorità.

Considerazioni personali:

Ho imparato molto osservando ciò che mi circonda, visitando mostre e documentandomi con dei testi. Non ho seguito correnti artistiche  particolari. l'espressionismo è l'arte in cui mi identifico di più. Surrealista, a volte simbolista: utilizzare delle rappresentazioni di oggetti e situazioni che possono avere significati diversi da quel che appaiono. E' quasi un gioco, un divertimento. Poi credo di andare abbastanza senza non troppo pensare, elaborare. Senza cercare a tutti i costi di rappresentare dei significati nascosti. A volte gioco sul grottesco.

Osservazioni varie:

Oltre alla pittura, a seguito di diversi viaggi in oriente, oceania e sud America, impressionato dalle culture antiche, e principalmente dall'arte precolombiana, ho seguito dei corsi di tecnica (Colombino) per la lavorazione di terrecotte.Dopo tale esperienza mi sono dedicato alla creazione di vasi e statue ispirate a queste culture. 

Socio SERVAS www.servas.it

 

Pezzo critico:

La parola dilettante indica una persona che "si diletta". Qualcuno che "fa qualcosa per diletto". Diletto e passione vanno di pari passo e sono elementi per una crescita artistica. Quando si incontra un pittore come ugo Sarteur e lo si considera un dilettante, quindi, non lo si sminuisce minimamente. Ha sempre fatto arte per gioco, facendo affiorare di tanto in tanto la sua vena vignettistica tramite spiritosi bozzetti nati quasi per gioco in ambiente lavorativo: quasi per scherzo, infatti, Sarteur ha fatto la caricatura ad alcuni suoi colleghi. La reazione è stata di divertimento da parte degli stessi "modelli" che hanno voluto i lavori per sé e li hanno mostrati agli amici. Ma questo pittore porta avanti anche un lavoro in cui elementi e personaggi fantastici corrono, giocano, volano o semplicemente "posano" all'interno di paesaggi realistici o fiabeschi. Spicca l'autoritratto del pittore stesso in qualche quadro in cui lui stesso gioca ad interpretare uno dei suoi colorati personaggi. Tecniche quali l'olio, l'acrilico, l'acquarello, la china, i pastelli, l'aerografo, Sarteur le saggia tutte. Anche la terracotta si diverte a modellare. Colpito da numerose esperienze di viaggio a Parigi, al Museo Van Gogh di Amsterdam, all'Isola di Pasqua, in Vietnam, in Tibet, in africa, in Tanzania, in Kenia, in Egitto, nelle isole della Polinesia, nelle Hawaii, in Normandia, in spagna, in Grecia, in Argentina ed in Patagonia, la sua fantasia produce sempre qualche nuova scenetta colorata. Sinora si è parlato di "scenette", di "fiabe", ma la poliedrica opera di Sarteur e la propria sensibilità, lo porta anche ad approfondire talvolta tematiche ecologiste. Qui i colori si incupiscono, l'atmosfera si fa inquietante, l'ironia tagliente, mentre si osservano le lattine che galleggiano su di un mare di petrolio. Dulcis in fundo è da segnalare una certa tendenza surrealista di questo pittore che ottiene dalle linee e dalle simmetrie di file di alberi o fiammiferi veri e propri studi sugli incroci di colori e sulle sfumature.

Andrea Savio

 

Ugo una firma di ieri oggi e domani. Tre lettere che esprimono la potenza di un nome che ha al suo interno la forza delle montagne Valdostane che lo hanno visto aprire gli occhi al mondo in una terra che sa di magia dove il passato e il presente si confondono nei colori della natura. Colori che Ugo imprime nei suoi quadri con la maestria di un pittore di famosa scuola mentre l’artista è figlio della sua terra dove ha cominciato a lavorare come autodidatta ispirato dal respiro della natura che viene emanata dalla terra che lo ha visto prendere il pennello fin dalla più tenera età. Pennello che ha permesso ad Ugo di imprimere il suo cuore sulle tele per esprimere sentimentiprofondi che mettono in luce la positività del suo essere che lo vede forte come roccia e delicato come farfalla. I suoi colori sono come lame che penetrano nello sguardo e invitano a credere che il mondo non è fosco ma solare, vivo e forte. Un’immagine di speranza che viene emanata dai quadri dell’artista dove si sommano volti reali e fantastici , paesaggi e sogni , animali e uomini tutti amalgamati in una gamma di colori che colpiscono a prima vista invitando ad entrare nella realtà del fantastico che si cala nel reale della pittura di Ugo Sarteur.

Giornalista Maria Concetta Selva

 

 

In una giornata uggiosa, ventosa e fredda come questa, é una sensazione particolarmente piacevole entrare nella sala dove il tripudio dei colori dei quadri di Ugo Sarteur ci fanno dimenticare il mondo esterno, invitandoci a un viaggio meraviglioso nel regno dei sogni e delle fiabe.
Le montagne coronate da fortezze e castelli della val d'Aosta, piccola patria di Ugo Sarteur, non fanno capolino nei suoi dipinti, ove l’occhio del pittore indaga, nella lontananza di spazi amplissimi, il punto d’incontro tra cielo e terra, ma numerosi motivi, come le figure di Zablo o di Guignol, alludono alle tradizioni culturali di una comunità che conserva ancora persino il dialetto franco-provenzale.
Se volessimo scoprire ispirazioni da diverse tendenze pittoriche nell’arte sarteuriana, potremmo parlare, d’accordo con il parere dei critici e dello stesso autore, di surrealismo, di simbolismo, di espressionismo e di naif, ma tutto ciò, costituisce soltanto un sustrato, dominato da uno stile inconfondibile e squisitamente personale.
Per usare la classica definizione di Umberto Eco, i lavori di Ugo Sarteur sono opere aperte che si prestano ad essere integrate dalle associazioni d’idee di chi le contempla. A noialtri Ungheresi, osservando il dipinto intitolato „Un sogno per il futuro” , potrebbe venire in mente la poetica Ninna nanna „Altató” di Attila Józset, mentre per altri le immagini de „La deriva dei folli” o della Mela del desiderio” evocherebbero le visioni di Geronimo Bosch.
Umberto Eco sicuramente non si offenderà se al suo criterio estetico, relativo alle opere d’arte degne di questo nome, aggiungiamo un’altra definizione: è vera arte ciò che piace ai bambini. Quella di Ugo Sarteur soddisfa pienamente quest’aspettativa già per la sua ottica ludica ed infantile, nel senso migliore della parola. A questo proposito ci piace ricordare che il poeta ungherese Endre Ady, volendo tessere le lodi di un suo grande predecessore, Sàndor (Alessandro) Petőfi, lo definì „bambino”. I pagliacci , i mirabolanti meccanismi volanti, la mongolfiera, la scala a pioli che arriva alle stelle, gli sguardi d’intesa maliziosi dei gatti, scaturiscono tutti dalla memoria dell’illimitata fantasia dell’infanzia.
Ma come nelle cosidette „poesie per bambini” di Sàndor Weöres dietro la rappresentazione ludica e apparentemente innocente possono celarsi contenuti da adulti, anzi, allegorie politiche, cosi alcune pitture di Ugo Sarteur fanno marameo, senza distinzione ideologica, a Silvio Berlusconi e a Beppe Grillo Parlante.
Per citare Andrea Savio, Ugo Sarteur „ha sempre fatto arte per gioco”. In principio ci furono le caricature, fatte ad alcuni dei suoi colleghi di lavoro. Forse non è attribuibile al caso che anche nelle sue opere mature sono tutt’ora identificabili tratte caricaturali, talvolta di stampo jacovittiano.
Ugo Sarteur si definisce modestamente autodidatta e dilettante. Ma basta pensare all’esempio del pittore ungherese Csontvàry per convincerci che il vero talento non ha bisogno di scuole.
Oltre che all’artista qui presente, i ringraziamenti per la bella mostra vanno a Zsuzsanna Makk, propositrice e a Stefània Sallay, organizzatrice.

 

Budapest, 17 maggio 2010 Győző Szabó

 

 

1977-78

La mostra tenuta in un locale di Radio Ivrea Canavese

1986

Saletta d'arte della Pro loco Verrès

1987

Mostra nazionale di pittura contemporanea a Santhià 24° edizione

1987

2° premio "Tavolozza-Medaglia Argento" dal 30 marzo al 4 aprile "La Telaccia" (Torino)

1987

Collettiva alla galleria "La Telaccia" dal 30 marzo al 4 aprile (Torino)

1988

Personale alla galleria "La Telaccia" in via Pietro Santarosa 1 (Torino)

1988

Mostra nazionale di pittura contemporanea a Santhià 25° edizione

1988

2° premio per la sezione acquarello al 12° Concorso di pittura, grafica, incisione, scultura e ceramica "La Telaccia d'Oro 1988"  (Torino)

1988

Collettiva alla galleria "La Telaccia" dal 30 marzo al 4 aprile (Torino)

1991

Collettiva in occasione della 6° Castagnata pittorica a Romano C.se.

1993

Personale alla saletta d'arte comunale in via Xavier des Maistre 5 ad  Aosta

1999

Diploma di partecipazione al 2° concorso nazionale di pittura contemporanea Comune di Trivero "IDO NOVELLO"

2000

Diploma di partecipazione alla collettiva del Comune di Quincinetto nel Salone delle Feste

2000

Esposizione personale al "PRIMO TERA QUILT SHOW" presso la galleria d'Arte contemporanea EN PLEIN AIR PINEROLO, stradale Baudenasca 118.  1.2.3.4 Settembre 2000

2001

Nona kermesse di pittura  "l'ho dipinto con ..."  CITTA' DI RIVOLI dal 2 al 18 febbraio

2001

"Tra arte e gioco" Personale alla galleria d'arte MICRO' Piazza Vittorio Veneto, 10 TORINO

2002

Esposizione personale ex saletta consigliare comune di Pont Saint Martin (Aosta)

2005

Esposizione personale Da Aprile a Settembre a Quincinetto (Torino). Vineria "La Brenta"

2006

"Tra sogno, realtà e fantasia" Personale dal 13 al 27 Aplrile, Spazio Culturale "Alberghina" Via Po 39 - Torino

2006

"Personale, Un percorso artistico dagli anni settanta al 2006" Personale dal 13 al 27 Novembre , Educatorio della Provvidenza Corso Trento, 13 - Torino

 

2007

"Armonie di note e colori" Personale dal 2 al 25 Giugno 2007 , Museo del Palazzo Comunale Ameno (lago d'Orta)

 

2007

Esposizione villa Nigra dal 28 Luglio al 7 Agosto 2007 , Miasino (lago d'Orta)

 

2008

Day Sorgery Ospedale di Courgnè
dal 1 Settembre al 30 Settembre 2008

 

2008

B'ART PARTI D'ARTE c/o Hotel "At Gallias" Bard (Aosta);
personale dal 26 Settembre al 31 Ottobre

 

2009

Saletta D'Arte Comunale Città di Aosta
Personale dal 3 Giugno al 17 Giugno 2009

 

2010

Personale Duna Palota (Palazzo del Danubio)Budapest dal 17 - 31 maggio

 

2010

Esposizione dal 20 novembre al 19 dicembre, Il Caffèrin Settimo Vittone (To)

 

2011

"Società promotrice delle belle Arti in Torino" Esposizione dal 6 giugno al 31 luglio 2011, viale Balsamo Crivelli, 11 TORINO

 

2013

Personale Luglio-Agosto, Cuni Veja via Roma 43 Cuneo

 

2014

"I colori dell'inquietudine" presso "Torre Malvasia" Finale Ligure Innaugurazione 15 Maggio 2914 ore 17.00

2014

Colettiva "Io ti presento" dal 9 dicembre 2014 al 9 gennaio 2015 Galleria civica d'Arte Moderna Saint Vincent (Aosta)

2016

"Luci, Colori e Forme dell'Arte Moderna" dal 30 Gennaio al 8 Febbraio 2016 Centro d'Arte "San Vidal" Campo San Zaccaria Venezia

2016

"L'Evoluzione dell'Arte nel mondo" dal 5 al 14 Marzo 2016 Pinacoteca d?Arte Moderna "Le Porte" Napoli

2016

Galleria "La Spadarina" Piacenza dal 28 Febbraio al 13 Marzo 2016

2016

"Nell'anno Santo del Giubileo attraverso le forme Artistiche" dal 9 aprile al 18 Aprile 2016 galleria la "La Pigna" Palazzo Pontificio Maffei Marescotti ROMA

2016

Personale Galleria civica d'arte Moderna Saint Vincent (Aosta) dal 20 Aprile al 2 Maggio 2016

 


He attended two years of vocational technical school.
Then, after his military service, he obtained a diploma in computing from evening classes.

From an artistic perspective, he started off as self-taught, later attending the aerograph laboratory at the Fasolino centre in Turin, and the course in terracotta, Colombino technique (first firing) at the atelier Rosa in Ivrea.

From 1977-78, he started a series of personal and collective exhibitions. He also contributed several cartoons to the monthly periodicals of the Jackson Group “Informatica Oggi” and “Elettronica Oggi”, to the monthly magazine of the EDIESSE, Parma “Business” and to the Distinc Corporation in Saratoga (USA).

He personally created his own website, which contins a wide collection of his eclectic artistic genre.
 

Type of research

During my life as an artist, I have tried almost all techniques in the search for the one that best suits my personality. I have increasingly concentrated on graphics seeking to perfect my style; expressing my innermost thoughts through the complexity of forms of colour, which have evolved over time.

 

Copyright © 1999 [Ugo Sarteur]. Tutti i diritti riservati.
Aggiornato il
26-Settembre-2015