Surreale, fiabesco Sarteur a cura di
Annamaria Girardi
13 mar 2001

16993(1)Dal 3 marzo, presso la Galleria Micrò di piazza V. Veneto 10, è possibile visitare una attraente personale di Ugo Sarteur.
Nato a Montjovet (Aosta) nel '48, l'artista parte come autodidatta, per poi affinare la sua arte fino al '77/'78, quando comincia una serie di mostre personali e collettive.
Da vero eclettico, Sarteur si è dedicato alla caricatura e alle vignette, così come all'olio, all'acrilico, all'acquerello, alla china, ai pastelli, all'aerografo e persino alla terracotta. Le sue opere hanno sempre qualcosa di vagamente surrealista e fiabesco, così colorate e ricche di personaggi curiosi: animali dallo sguardo allampanato, autostrade affollatissime (e viola !) e autoritratti stile Arcimboldo… Il tutto su sfondi in movimento composto ma continuo, con file di linee e simmetrie in deliziose sfumature incrociate.
Da dove trae tanta ispirazione l'artista? Sicuramente dalla realtà, dal momento che affronta anche tematiche ecologiste, ma poi fa preziosa esperienza dei suoi viaggi, che spaziano dalla Patagonia alla Polinesia, dal Kenya alla Normandia.
Per chi lo vuole visitare, esiste un sito Internet il cui indirizzo è: digilander.iol.it/SARTEUR.

La mostra alla Galleria Micrò dura fino al 21 marzo, con il seguente orario: da martedì a venerdì ore 16,00-19,30; sabato ore 10,30-12,30 e 16,00-19,30; festivi chiuso.
Per informazioni, rivolgersi al n. 011.882.02.