~Un destino che continua~
by Supermangaka
Era la classica estate caldissima, Sakuragi si stava esercitando nei tiri da 3 punti; ormai era diventato un vero esperto, aveva iniziato grazie ad Anzai e a i suoi compagni.
Li ricordava uno per uno, e ricordava l?allenatore come se fosse ieri, malediceva quel giorno in cui Anzai morì; era morto d?infarto proprio alle finali del campionato, e per quel motivo lo Shohoku aveva perso. Dopo l?accaduto tutto era andato in mille pezzi, Rukawa era andato a giocare negli Stati Uniti, Takenori e Aruko si erano trasferiti in un?altra città per vari motivi (la morte di Anzai e la partenza di Rukawa erano stati uno shock sia per Takenori che per Aruko), Mitsui per il dolore aveva smesso di giocare e Miyagi aveva ricominciato con le risse a scuola e fuori. Soltanto Kogure era rimasto in squadra, era ancora fiducioso anche se in giro si diceva che gli iscritti al club erano pochissimi.
Ormai era tutto rovinato, ognuno aveva preso la propria strada, ogni tanto Sakuragi intravedeva Kogure ma non aveva il coraggio di andare da lui, non aveva più messo piede in palestra dopo la morte si Anzai, passava intere giornate a giocare a basket esercitandosi sui fondamentali, le schiacciate, i tiri da tre punti, i tiri sotto canestro, i rimbalzi?
Gli erano rimasti solo i suoi inseparabili amici (Mito,ecc.) che si allenavano con lui, Mito era diventato bravo, Sakuragi gli aveva spiegato un po? si tutto e lui aveva imparato col tempo.
Erano le 8:15 e incominciava a far veramente caldo, era dall?alba che era lì, fece l?ultimo canestro e andò a prendere il pallone. Quando si chinò rimase a guardare le sue scarpe tutte bucate, consumate e sporche. Quell?immagine gli fece venire in mente Aruko, la bella e dolce Aruko, non aveva dimenticato il suo sorriso, i suoi occhi, i suoi capelli e neanche il suo profumo, a volte quando passava accanto a delle ragazze con il suo stesso profumo si bloccava con la speranza che fosse tornata da lui, ma poi quando si girava si accorgeva che era tutta un illusione. Ricordava quelle due volte che lei si era offerta di accompagnarlo per comprare le scarpe, quei momenti erano stati i più belli della sua esistenza.
Si stupì di pensarla ancora, nemmeno due anni erano riusciti a fargli dimenticare Aruko, nei primi periodi aveva pensato che fosse stata solo una piccola cotta ma più passava il tempo più Sakuragi sentiva la mancanza di Aruko; a volte gli capitava anche di pensare ai suoi compagni di squadra e alle giornate passate in palestra insieme a loro. Gli erano mancati e gli mancavano da morire, anche se odiava Rukawa (lo riteneva responsabile dello scioglimento dello shohoku), detestava le testate di Akagi, veniva preso in giro da Mitsui e Miyagi.
Aveva preso una decisione, dover rimettere la squadra al completo com?era un tempo. Raccolse le sue cose e si mise a correre verso casa sua. Dopo essersi fatto una doccia veloce, uscì di casa e s?incamminò verso casa di Kogure. Era arrivato, salì i tre gradini e suonò il campanello; venne ad aprire una signora da uno splendido sorriso. che inizialmente indietreggio alla vista di Sakuragi, ma appena si riprese gli chiese sorridendo: - Salve, posso esserle utile? Sakuragi preso dall?imbarazzo inspiegabile, fece qualche difficoltà nel risponderle: - Salve signora, mi scusi, stavo cercando Quattr? eh volevo dire Kogure , mi chiamo Sakuragi. La donna annuì sorridendo per l?imbarazzo di Sakuragi e lo fece accomodare in un salotto ben arredato.
Non ci vollero meno di tre minuti, quando Kogure entrò nella stanza sbalordito!
Era rimasto paralizzato alla vista di Sakuragi:
- Porc..! Hanamichi sei proprio tu?!!! Caspita quanto sei alto!!!
- Ciao Kogure, come stai?
- Bene grazie, scusa se mi presento così ma non ho parole, 2 anni sono pochi ma visto te sembrano un?eternità! Posso farti una domanda? Quanto sei alto?
- Beh! Ecco io? non so dirti.
- Scommetto che sei più di un metro e novanta?
Così iniziarono a parlare, finché non arrivarono al dunque:
- Allora, non mi hai ancora detto perché sei venuto a casa mia?
- Dunque, vedi il fatto è che? insomma vorrei che lo shohoku tornasse quello di un tempo!!! Voglio che vinciamo il campionato!
Ci furono 3 minuti di silenzio, Kogure sembrava perplesso, ma dopo qualche istante sorrise.
Nei giorni successivi sia Sakuragi che Kogure si diedero da fare per rintracciare tutti i componenti della squadra, trovare Akagi non fu difficile visto che Kogure si sentiva quasi ogni giorno con lui, Mitsui fu avvertito sempre da Kogure (che però non accettò). Il compito di cercare Miyagi spettò a Sakuragi, visto che sapeva cavarsela nelle risse e sicuramente l?avrebbe trovato lì.
Alle 5:30 Sakuragi andò nel campo da basket a tre isolati dalla scuola, dove si tenevano le risse più importanti, e dove avrebbe trovato Miyagi.
Si iniziarono a sentire le urla di ragazzi, c'era sangue ovunque. 5 ragazzi stavano pestando un altro ragazzo; Sakuragi si avvicinò dicendo:
- Chi di voi comanda?
I ragazzi si girarono verso di lui con aria minacciosa, uno di loro si avvicinò:
- Che cazzo vuoi?
- Voglio sapere chi di voi comanda qui! Sto cercando una persona!
- La persona che cerchi non è qui, e non ci sarà mai per te! Vattene!!
Sakuragi stava iniziando a incavolarsi seriamente:
- Non me ne vado finchè non avrò trovato quello che cerco!
- Allora non hai capito un cazzo?!!! Se non vuoi che ti pestiamo devi andartene, lo dico per il tuo bene deficiente!!
Aveva un'aria così arrogante e presuntuosa, ma Sakuragi sapeva di dover mantenere la calma; si era fatto silenzio attorno, il ragazzo pestato era a terra girato e non dava segni di vita, sicuramente era svenuto.
- dovete solo essere un pugno di codardi, pestare in cinque un ragazzo! Scommetto che se sareste stati da soli vi avrebbe massacrato!
- Come ti permetti deficiente, fatti i cazzi tuoi!
Il ragazzo fece il gesto di dargli un pugno ma fu fermato dalla mano di Sakuragi, afferrò il braccio e lo girò così forte che il ragazzo gli supplicò di smetterla. A quella reazione, gli altri ragazzi si buttarono addosso a lui. Dopo un via vai di pugni, calci e morsi, i 5 ragazzi crollarono a terra.
Sakuragi si rialzò e si avvicinò al ragazzo pestato, lo guardò e non poté credere a i suoi occhi, era Mitsui!!!
In ospedale l?aria era fresca, ma si sentiva puzza. I genitori di Mitsui erano già arrivati, la madre piangeva e il padre lo guardava mortificato; non aveva riscontrato nessun danno grave, solo qualche livido dei tagli e del sangue pestato. Sakuragi , dopo aver visto la madre di Mitsui reagire in quel modo, aveva deciso di andarsene, non voleva causare altri danni.
Ritornò nel luogo dove aveva trovato Mitsui, i ragazzi erano spariti, ma le tracce di sangue erano rimaste. Rimase ad osservare il canestro, quandosentì una voce:
- Hanamichi Sakuragi qual buon vento ti porta?!!!
Sakuragi si girò e con sua grande gioia vide Miyagi. Portava lo stesso modello di capelli, solo che erano più lisci. Indossava una tuta ed era senza maglietta, era molto sudato e teneva un pallone in mano. Si stupì di vedere quant?era scolpito, forse i due anni passati a far risse avevano dato i suoi frutti.
- Ciao amico, come te la passi?
- Non c?è male! Allora, o sono diventato più basso io o tu sei più alto del solito!!
- Cosa ci fai qui?
- Sono stato ad una partita. Piuttosto, cosa ci fai, tu, qui?
- Cercavo proprio te, poco fa ho trovato 5 ragazzi che pestavano Mitsui, pensavo fossero tuoi amici?
- Non mi dire che sei stato tu a conciarli in quel modo? Li hai massacrati! Comunque dimmi, come sta Mitsui? (non erano miei amici)
- Era svenuto, così lo ho accompagnato in ospedale, non ha niente di rotto, solo qualche graffio.
- Mi dispiace, non sapevo che Mitsui passasse da queste parti; se l?avessi saputo li avrei fermati. Non hai ancora risposto alla mia domanda, come mai mi cerchi?
- La storia è un po? lunga?
E così dicendo, Sakuragi raccontò tutto a Miyagi.
- Siete due pazzi! La squadra non tornerà più come una volta! Akagi, Mitsui e Rukawa non accetteranno mai! Anche se io tornassi, perderemo lo stesso. Fin dall?inizio io volevo rimanere, perché era il mio e il nostro sogno quello di vincere il campionato, ma alla minima difficoltà sia crollati. Questo sta a significare che non eravamo fatti per giocare tutti insieme, la nostra unione era Anzai e ora che non c?è più è perfettamente inutile.Sakuragi sapeva che Miyagi in parte aveva ragione, restò in silenzio a guardarlo giocare, era diventato veramente bravo.
- Miyagi?
Sia Sakuragi che Miyagi si girarono, videro Kogure avvicinarsi con un?aria molto seria.
- Ascoltami, e da tanto che non ci vediamo, posso solo dirti che il sogno di far vincere lo shohoku era anche del signor Anzai! Io non ho mai smesso di allenarmi, speravo che un giorno sareste tornati tutti; quando 1 settimana fa è venuto Hanamichi e mi ha detto di voler tornare a giocare con tutti quanti, mi sono sentito morire; avevo quasi perso le speranze? Ogni giorno mi tenevo in contatto con Akagi perché lui mi chiedeva notizie di tutti voi e della palestra!
- Non ha nessuna importanza quello che dici! Lo vuoi capire che lo Shohoku non siamo solo noi tre!!!!
Miyagi si era messo ad urlare:
- se era cosi interessato a noi perché se ne andato!!!! Doveva rimanere per far si che restassimo tutti, invece dopo che Rukawa è andato via, lui si è trasferito e non tornerà più!!!
- E qui che ti sbagli! Lui è dovuto partire per scelta dei suoi genitori, suo padre aveva trovato un ottimo posto in un?altra città così è partito! Comunque ieri ci siamo sentiti, mi ha detto che sta tornando, ha intenzione di finire gli studi qui!
Erano rimasti molto sorpresi dalla notizia di Kogure, una scintilla di speranza si accese in loro. Il primo pensiero di Sakuragi fu Aruko. Gli rientrò in testa, sentì un buco allo stomaco e un brivido alla schiena. Sarebbe tornata da lui!!!