~Una lunga giornata~

by C-18

Seconda parte...

Per molto tempo i sentimenti dei due ragazzi rimasero come nascosti ed essi continuarono a comportarsi semplicemente da buoni amici. Dopo due settimane un avvenimento però fece scattare qualcosa.

Un lunedì pomeriggio, uscendo da un cinema i due incontrarono un membro dello Shohoku, precisamente Kogure, che camminava sul loro stesso marciapiede, nella direzione opposta alla loro. Riconoscerlo e tentare di nascondersi fu per Ayako e per Maki un tutt’uno, ma invano. Kogure aveva subito avvistato l’amica e si stava già precipitando verso di lei con faccia molto perplessa.

"Ayako? Sei proprio tu? Non sapevo ti fossi fidanzata!" le disse.

"Ma che dici, io non sono fidanzata proprio con nessuno!!" rispose la ragazza arrossendo, mentre Maki assumeva un’espressione confusa.

"Beh, se lo dici tu ti credo". "<Ma che ci fa Ayako con quel bestione di Maki? Ha per caso deciso di abbandonarci e di diventare la manager del Kainan? Spero che non sia così. Sarebbe un guaio!> " pensava il ragazzo. "Comunque ora devo andare, è stato un piacere averti incontrato con il tuo…amico. Ciao!" disse Kogure facendo atto di andarsene.

"Senpai, aspetta un momento"

"Eh? Che c’è?" le chiese sorpreso questi.

"Ascolta, non dire a nessuno che mi hai incontrata qui con Maki, d’accordo?" disse Ayako prendendogli una mano e tirandolo da parte. "Per favore, non voglio che si sappia".

"Va…va bene, sta tranquilla, sarò più muto di una tomba" fu la risposta.

"Grazie mille senpai"

"E di cosa? Allora ciao. A domani !!!" la salutò Kogure.

"Povero Miyagi, chissà come ci rimarrebbe se venisse a sapere che la sua adorata Ayako esce con un altro ragazzo. E con chi poi, proprio con il capitano del Kainan, il nostro nemico per eccellenza. Comunque non sta a me giudicare, lei è perfettamente in grado di badare a se stessa>" rifletteva Kogure con la sua solita dose di buon senso, "<spero solo che non si cacci in qualche guaio e che quel pazzo di Miyagi non vada ad uccidere Maki per gelosia>".

 

Dopo quest’episodio Ayako era come uscita da uno stato ipnotico durato quasi due settimane. L’incontro con Kogure le aveva fatto comprendere l’ambiguità della sua situazione. Lei e Maki non stavano assieme ma erano ormai più che semplici amici e anche questo aveva capito che forse c’era qualcosa in più. In ogni caso ciò che stava succedendo non poteva essere nascosto a lungo.

Nessuno dei due quel giorno però osò affrontare l’argomento, sino a quando lui la riaccompagnò a casa.

Al momento di salutarsi, invece di darle il solito affettuoso bacio su una guancia Maki, raccolto tutto il suo coraggio, la strinse a se e le diede un bacio leggero sulle labbra.

Quando si separarono, entrambi piuttosto imbarazzati, lui le prese la mano e le disse "spero che ora avrai capito i miei sentimenti Ayako. Io so che forse per te sono solo un amico con cui passare i pomeriggi, ma comunque volevo che tu sapessi…".

"Shin’ichi…non so cosa dire…., mi hai sorpresa…." gli rispose confusa Ayako.

"Non parlare allora, ma dimmi solo che verrai con me alla festa della mia scuola dopodomani" le chiese lui "<voglio che tutti sappiano che voglio che io e tu…>" disse poi tra se e se, interrompendosi, come impaurito dal suo stesso pensiero.

"Io…Beh…va bene, d’accordo <ma che dico, e la squadra?> ci verrò molto volentieri <e gli altri che ne penseranno? E Ryota mi chiederà sicuramente di andarci con lui>, passi tu a prendermi?" disse lei.

"Naturalmente <ma che ho fatto?> vengo verso le 10 al solito posto <e l’appuntamento con gli altri?>. Ci vediamo tra due giorni, Ok?" la salutò Maki.

"OK Shin’chi, tra due giorni!!".

 

 

Per i due giorni seguenti i due ragazzi non avevano fatto altro che pentirsi di ciò che era successo.

Entrambi avevano capito che il loro rapporto era come qualcosa fuori posto che non avrebbe dovuto esserci. Maki continuava a pensare a Kyota e ad Ayako contemporaneamente. Si chiedeva se fosse giusto dimenticare la persona che amava realmente e iniziare un rapporto con un’altra persona verso la quale provava più un sentimento di profonda amicizia che amore vero. Era davvero giusto rinunciare all’unico amore vero della sua vita per inseguire un sentimento forse più comodo per gli altri ma non per se stesso?

Preoccupato e confuso, il giorno prima della festa, Maki decise che era ora di confidarsi con qualcuno. Il problema era con chi. Gli serviva una persona amica e fidata che potesse ascoltarlo senza giudicare. Istintivamente gli venne in mente Jin, il suo compagno di squadra, un ragazzo molto serio e riflessivo che sicuramente lo avrebbe potuto aiutare ad uscire da quella terribile situazione. Decise quindi di telefonargli subito per evitare di stare altre ore a macerarsi nei suoi pensieri.

"Pronto?" rispose la voce gentile di Jin

"Jin ? Ciao sono Maki, ti disturbo?"

"No, stai tranquillo. Dimmi pure"

"Ecco vedi……ho un problema e mi chiedevo se ne potevamo parlare. Sai, è una cosa……un po’ delicata, non vorrei parlarne per telefono…..potrei venire da te?"

"Ma certo, anzi, io stavo andando in palestra a fare un po’ d’allenamento supplementare. Ci potremmo vedere li tra una mezz’ora."

"Grazie Jin, sei un amico".

 

Mezz’ora dopo Maki e Jin si trovavano nella palestra del Kainan, piuttosto teso uno e molto curioso l’altro. Nessuno dei due si era accorto che la palestra non era vuota e che qualcuno senza volerlo avrebbe ascoltato la conversazione….

 

"Allora Maki, dimmi, qual è il problema?"

"Ehm….non saprei da dove….Dunque, tu conosci la manager dello Shohoku?" iniziò Maki.

"Statura 1, 68 cm circa, occhi e capelli scuri, sorriso smagliante, ottima conoscenza del basket?"

"Eh? Si, ma tu come….." chiese sbalordito Maki.

"Tu mi sottovaluti mio caro. Ma torniamo al tuo problema, di che si tratta?"

" Beh, devi sapere che da un po’ di tempo ci frequentiamo e io….."

"Ti sei accorto che lei ti piace parecchio"

"Hai fatto centro"

"Ma allora il problema dov’è? Diglielo!!!!! Se vi frequentate non credo che tu le dispiaccia. Usa la festa di domani come occasione!!!"

"L’ho già fatto" rispose il capitano del Kainan rassegnato.

"E allora? Non ho capito il tuo dramma. Lei ti piace, tu le piaci, mettetevi assieme e fatela finita" gli disse Jin alquanto gasato.

"Non è questo il problema!! Lo avrei già fatto, se non…."

"Se non cosa?"

"Se non ci fosse un’altra persona cui voglio molto bene!"

"Però, certo che sei più contorto di quanto pensassi! Allora, chi è la ragazza? La conosco? Si occupa di basket anche lei? E’ della scuola?"

"<Ommioddio, e ora come gli dico che si tratta di Kyota? Anche se è comprensivo non mi capirebbe mai> Più o meno. Non posso dirti nient’altro però".

"Vabbè, non importa. Comunque, se ho capito bene sei indeciso. Ma l’altra ragazza lo sa?"

"Certo che no, e non deve assolutamente saperlo, sarebbe un disastro se lo scoprisse".

"Inizio a non capire. Lei non deve saperlo? Perché mai dovrebbe rifiutarti? Sei il capitano della squadra di basket, e non sei niente male come ragazzo (bravo Jin. Nd C-18)

"Vedi Jin, è una questione piuttosto lunga e complicata. E’ impossibile che possa esserci qualcosa tra me e lui…no scusami, tra me e lei <stavo per tradirmi, meno male che ho rimediato in tempo>".

"<Lui? Lui? Lui? Ora ho capito tutto, ecco perché non può dirgli nulla dei suoi sentimenti. Scoppierebbe un casino enorme>"

"Jin, ma mi stai ascoltando? O stai pensando ad altro?"

"No, tranquillo certo che ti ascolto"

"E allora dimmi, che devo fare? Sono così confuso. A volte mi sembra che il cuore mi scoppi in mille pezzi. Quando lui….lei mi guarda mi sento impazzire al solo pensiero che neanche uno dei suoi irresistibili sguardi sia per me e purtroppo so che non lo sarà mai. No è impossibile…."

"Ascolta, io credo di aver capito come ti senti ma piangersi addosso è inutile. Del resto ti sei risposto da solo. Se sai che il tuo amore non sarà ricambiato lascia perdere e prova a dimenticare. Esci con Ayako domani e segui il tuo cuore. E’ il consiglio di un amico, non scordarlo".

"Grazie Jin, non dimenticherò le tue parole". Dopo queste parole Maki si era alzato, raccogliendo le sue cose.

"Che fai, vai via? Non rimani ad allenarti?"

"No. Ci vediamo domani a scuola!!!!!"

"Ok, a domani!! <segui il tuo istinto Maki, non la ragione. Se davvero ami qualcun altro, con Ayako non durerà a lungo perché prima o poi lei si accorgerà di doverti dividere con un'altra persona. Comunque sono curioso di sapere come finirà questa storia. Anche perché c’è un altro ostacolo: ovvero la reazione di Ryota Miyagi che se non sbaglio è innamorato di Ayako. Beh, domani lo sapremo>" rifletteva Jin accingendosi a iniziare Il suo allenamento.

Appena iniziato però subito si interruppe, incuriosito da un rumore soffocato che proveniva da dietro un pannello. Incuriosito si avvicinò e li trovò un altro membro della squadra che evidentemente era rimasto nascosto durante tutta la discussione. La cosa più strana era l’espressione del ragazzo seduto per terra, che sembrava davvero sconvolto.

"<Ma è la giornata della consolazione oggi?>" si chiedeva Jin osservando la strana figura piangente raggomitolata sul pavimento.

"Nobunaga, si può sapere che fai li dietro?"

"Io….io…ero qui per….non sapevo che sareste venuti anche voi" gli rispose Kiyota.

"Potevi farti vedere però. Hai ascoltato tutto vero?"

"Forse era meglio che non fossi mai venuto. Senti Jin, è proprio vero quello che ho sentito?" chiese Kyota con voce atona.

"Secondo te? Ma certo, se no…….".

A questo punto Jin non riuscì a finire la frase perché accadde una cosa che non avrebbe mai creduto di poter vedere: Nobunaga Kiyota era scoppiato in lacrime ed era fuggito correndo.

"<Ma…ma che diavolo…..Io non ci capisco più niente. Prima Maki, poi Nobunaga. Che cosa può averlo spinto a reagire così? A meno che……ma certo!!! Crede che provi qualcosa per Maki e sapere che lui abbia un’altra lo ha sconvolto. Però qualcosa non mi quadra. Chi è il misterioso ragazzo di cui Maki si è perdutamente innamorato? Vediamo…potrebbe essere…qualcuno cui è molto attaccato. Forse ho capito..…vuoi vedere che quei due zucconi si sono innamorati l’uno dell’altro e si sono convinti che il loro amore non sia corrisposto? Avrei dovuto capirlo subito, dagli sguardi che si lanciano credendo di non essere visti…..Ma certo….Nobunaga insiste sempre per allenarsi con Maki e Maki in ritiro ha insistito per mettersi in stanza con lui con la scusa di controllare che non facesse qualche sciocchezza. E poi tutte le partite a cui lo porta da solo….Ma in che situazione mi sono cacciato. Mi tocca fare il Cupido per quei due. Beh, ormai è andata, spero solo che non combinino qualche casino. Meglio andare via e pensare a come fare per aiutarli>" decise, andando a recuperare la sua bicicletta.

 

Intanto Kyota aveva smesso di correre e si incamminava verso casa, sentendosi solo e triste come non mai. Gli sembrava che tutto il mondo gli fosse crollato addosso, che i suoi sentimenti dovessero prendere il sopravvento su di lui, trascinandolo nella disperazione. Il suo amore non era corrisposto, Maki stava per fidanzarsi. Lo aveva perso per sempre e non poteva farci assolutamente nulla.

"<Non è giusto. Non doveva finire così. Non ho potuto neppure confessargli ciò che sento per lui….Avrei dovuto pensarci prima….ma no, chi voglio prendere in giro? Sarei morto piuttosto che farlo. E’ tutto inutile e dovrei essere contento della sua felicità. Se davvero vuole bene a quella ragazza….. Comunque mi era sembrato indeciso visto che ha parlato anche di qualcun altro e….a pensarci bene mi è sembrato dicesse LUI!!. Ma si, prima si è corretto e poi ha ripetuto LUI! senza volerlo. Chissà chi è questo fortunato ragazzo, vorrei almeno saperlo. Sarà qualcuno della squadra. Potrebbe essere…….Jin? No, non può essere. E se fosse così? BASTA NOBUNAGA. Così finirai per impazzire del tutto. Devo smettere di pensarci. E’ una storia ormai morta!>" pensava.

 

"Maledizione a quel Miyagi del cavolo. Deve sempre crearmi problemi anche fuori del campo, stavo quasi per dirgli tutto. Comunque a quanto pare non sono solo io a soffrire d’amore. Ma lui in fin dei conti ha pur sempre una piccola possibilità di farcela, mentre io….se si venisse a sapere sarebbe la fine, dovrei lasciare la squadra e questo non posso proprio accettarlo" rifletteva il ragazzo dopo l’incontro-scontro con Ryota.

" Devo farmene una ragione e accettare che Maki…….ma che dico, no, non lo farò, non riuscirei a osservare in silenzio. Nobunaga, non è da te essere così arrendevole, devi assolutamente fare qualcosa. Ma cosa? Cosa? Non c’è proprio nulla da fare. L’unica certezza è che domani non andrò alla festa della scuola, non riuscirei mai a sopportare……e poi tutti si aspettano che io sia sempre il buffone del gruppo e che tenga sempre allegri gli altri e per ora non sono proprio dell’umore giusto. Ma forse….potrei anche………

Ora però voglio solo andare a casa e farmi una super dormita, come si dice, la notte porta consiglio" si disse Kiyota.

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Dopo tutti questi eventi che si erano susseguiti velocissimamente, la notte precedente alla festa era stata insonne per molte persone. Maki pensava ad Ayako e a Kiyota. Kyota cercava di dormire e pensava a Maki, facendo piani di vendetta contro Ayako. Ayako pensava a Ryota e si sentiva una traditrice. Ryota pensava ad Ayako. Hanamichi pensava ad Haruko, Haruko pensava a Rukawa e Rukawa non pensava a nulla, Yasuda e Shiozaki si pensavano a vicenda…(scusate, forse ho esagerato un pochino. N.d. Silvia-chan).

Comunque alla fine il gran giorno era arrivato e tra poche ore si sarebbero aperti i cancelli dell’istituto Kainan.

Ayako decise di alzarsi alle 6-00, del tutto sveglia, dopo una nottata passata a riflettere sulla sua non facile situazione. La confusione regnava nella sua testa. Maki le piaceva, inutile negarlo, quindi l’unica cosa da fare era dedicarsi a lui e ignorare quella vocina che dal profondo del cuore le diceva:

"< Sei sicura di ciò che fai? Potresti anche pentirtene amaramente dopo. C’è qualcuno che ti ha aspettata invano per due anni e tu lo sai benissimo>".

"Sono perfettamente cosciente delle mie azioni e non me ne pentirò. Ryota è solo un amico!! Io ho bisogno di qualcuno capace di proteggermi e darmi sicurezza e Ryota è solo un bambino" ripeteva la manager dello Shohoku ad alta voce.

"<Ma che faccio? Mi metto a parlare da sola adesso? Meglio lasciar perdere e prepararmi, tra poco Maki sarà qui>" soggiunse la ragazza, dedicandosi al difficile compito di scegliere l’abbigliamento adatto, mentre già sentiva il rombo della moto di Maki.

"Devo sbrigarmi, metterò la prima cosa che trovo, senza pensarci troppo…Però, Ryota mi ha vista quasi sempre in divisa scolastica o in abbigliamento sportivo…..ma che vado a pensare? Che c’entra Ryota? Anche quando non c’è mi rovina le giornate".

"Davvero sa solo rovinarti le giornate?" chiedeva la solita vocina.

"Insomma, non ce la faccio più, ora basta! Maki è sotto che aspetta, spero di non metterci troppo" si diceva Ayako.

Dopo molte prove finalmente si decise per un vestito verde senza maniche, con la gonna piuttosto corta.

"<Non avrò esagerato forse? Avrei dovuto mettere i pantaloni invece che la gonna. Bè, ora è troppo tardi per ripensarci. A Ryota piace molto il verde. A Ryota? Ma perché devo pensare a lui. Io sto per uscire con Maki!!>" pensava, mentre scendeva le scale e andava incontro al suo cavaliere.

"Allora, come sto?" chiese Ayako un po’ preoccupata.

"Sei bellissima" rispose Maki con un’espressione che la fece arrossire.

"<Coraggio Shin’ichi, puoi farcela!!!>"si incoraggiò il ragazzo, "<devi solo seguire il consiglio di Jin e tutto andrà per il meglio….per lo meno lo spero…>

"Ayako?"

"Si, che c’è?"

"Ascoltami, forse è ancora troppo presto, ma voglio dirti una cosa. Vorrei che questa giornata duri all’infinito…."

"Cosa? Non capisco…"

"Ti sto chiedendo di diventare la mia ragazza.

Ayako non seppe rispondere subito. Una parte di lei voleva accettare, ma l’altra…...

"E ora? Che faccio? Lui mi ama…e io? Non lo so….Penso di volergli bene…però…..

"Shin’ichi, vedi….io, non so. Puoi aspettare un po’?"

A questo punto Maki diede libera via al suo istinto e fece qualcosa che non avrebbe neanche sognato di fare, prese Ayako tra le braccia e la baciò come mai aveva baciato qualcuno…..un bacio che durò diversi secondi e che lasciò Ayako davvero senza fiato….

"Ti sembro uno che può aspettare?" disse Maki sorridendo.

"Beh…non credo" gli rispose lei abbracciandolo e ricambiandogli il bacio…

"Andiamo? La mia scuola sarà già aperta e ho il dovere di essere puntuale, dopotutto sono piuttosto famoso e devo dare il buon esempio!" disse Maki ridendo, mentre Ayako saliva sulla moto.

Mentre discutevano però i due non si erano accorti della presenza di Yasuda, riserva dello Shohoku e amico di Miyagi, che correva sul bordo della strada, perso nei suoi pensieri, ma non tanto da non accorgersi della scena davanti ai suoi occhi.

"Ma non è Ayako quella? Non doveva venire con noi al Kainan? Però, non sapevo che avesse un ragazzo. UN RAGAZZO? Oddio, spero che Ryota non lo venga mai a sapere. Però vorrei sapere chi è, ma con quel casco è difficile riconoscerlo. Guardandolo bene è davvero alto …, vabbè, fatti suoi" concluse Yasuda continuando a correre.

Intanto in un’altra parte della città si incamminava verso il Kainan un gruppo di ragazzi, che per l’altezza non comune di quasi tutti i suoi componenti, si faceva subito riconoscere per una squadra di basket.

Precisamente si trattava di due squadre, lo Shohoku e il Ryonan, che si erano incontrate per caso sullo stesso treno e, dato che la meta era comune, avevano deciso di andarci tutti insieme, certo con poca felicità di alcuni dei suoi membri che decisamente mal sopportavano la presenza di quelli che erano considerati nemici.

Difatti, nei tre minuti del tragitto tra la stazione e il treno, la testa calda dello Shohoku, Hanamichi Sakuragi aveva trovato il tempo di sfidare Sendo, prendere in giro Uozumi, litigare con Fukuda e farsi picchiare per punizione da Akagi.

"Ma Gorilla, che fai? Io scherzavo, è stato Fuku-verme a iniziare!! Fermoooo, non uccidermi!!!!" strillava il rosso.

"Dai lascialo stare Akagi, almeno ci tiene allegri!" diceva Mitsui nel tentativo ti calmare il suo capitano.

"A proposito di allegria, mi sembra che alla vostra squadra manchi qualcuno" disse all’improvviso Koshino. "La vostra manager dov’è?".

"Beh, non lo so, abbiamo provato a chiamarla ma non era in casa" disse Kogure,

"forse sarà già andata al Kainan da sola". "<Mi chiedo se la sua assenza abbia a vedere qualcosa con Maki>".

"<Ah, Aya-chan…ma dove sei?>" sospirava Ryota malinconico.

"Magari si sarà stancata di stare sempre in compagnia di omoni brutti come voi e si sarà trovata un bel fidanzato" scherzò Sendo, che con queste parole si era però procurato un bel pugnone da Ryota che aveva subito ribattuto:

"Cosa vorresti dire? Eh Sendo?, guarda che se hai voglia di litigare io sono pronto"

"Scusa, scusa, scherzavo. Comunque tieni presente che lei è pur sempre una ragazza che ha il diritto di vivere la sua vita anche fuori dalla squadra, non credi Miyagi? " ribatté l’asso del Ryonan.

"Io….beh……mi spiace di essermi comportato così" si scusò Ryota.

"Ryo-chan, dai, lascia perdere, tranquillo, alla tua Ayako non è successo niente. Ci starà aspettando a destinazione. Appena arriveremo sarà lì pronta con il suo frustino e ci dirà: brutti pelandroni, che fine avevate fatto?" cercò di consolarlo Hanamichi.

"Ben detto Sakuragi, e ora pensiamo a cosa fare per divertirci oggi!!!!" disse entusiasta Mitsui.

"Sii!!!!!!!!" urlò tutta la compagnia.

"<Occavolo, e ora come faccio a dirgli che ho visto Ayako con un altro? Se Ryota lo sa qui succede una strage. E se poi Ryota scopre che io sapevo tutto ammazzerà me….. >" pensava confuso Yasuda, che aveva ancora davanti agli occhi l’incontro di poche ore prima. "< Per prima cosa mi toglierò questo peso dalla coscienza e lo racconterò a qualcuno, così almeno non sarò il solo a sapere>" concluse, chiedendosi a chi avrebbe potuto confidare il segreto. "Vediamo, a chi posso dirlo…..>" si chiese, guardandosi intorno.

"Ehi Yasu, che succede? Hai visto un mostro, che continui a guardare in giro con quella faccia?" gli disse Hanamichi.

"Stai poco bene?" disse sollecito Kogure.

"No, grazie, sto benissimo. <E ora a chi lo racconto? A Sakuragi? Meglio di no, sarebbe capace di raccontarlo a tutta la squadra in due minuti. A Rukawa? Bah, non gli ho quasi mai parlato in un anno…A Shiozaki? No….ho trovato, a Kogure!!>" pensò, mentre istantaneamente si dirigeva verso il senpai.

"<Speriamo bene!> Senpai Kogure, posso parlarti un attimo?"

"Ma certo Yasuda, che è successo?"

"Potremmo spostarci un pochino? Si tratta di una cosa…non vorrei che gli altri sentano…."

"Va bene" rispose Kogure, spostandosi verso un angolo meno affollato.

" Ecco…io forse so dov’è Ayako, o meglio, con chi è" iniziò Yasuda.

"Cosa? <Bene…mi sa che anche qualcun altro l’ha vista con Maki>"

"Stamattina ero andato a correre nella zona alberata vicino la scuola e ho visto Ayako in moto con un tipo. Lei l’ho riconosciuta subito, ma lui aveva il casco anche se mi è sembrato di averlo già visto da qualche parte. Sai, non ho voluto dirlo davanti ai ragazzi perché…" si interruppe guardando in direzione di Ryota.

"Ho capito…senti, non dirlo assolutamente a nessuno, qui la faccenda si è fatta seria….." disse Kogure.

"Perché? Non capisco…..Ma allora quello è il suo fidanzato?

"Non so se è il suo fidanzato: il problema è che il LUI è Maki…."

"Coosaaa!?! Quel Maki? Vuoi dire il capitano del Kainan?" chiese stupito Yasuda.

"Già. E ora i problemi sono due. Se Ayako sta davvero con lui per prima cosa dovrà lasciare la squadra e noi perderemmo la nostra manager. Secondo: se lo viene a sapere Miyagi, sicuramente andrà a vendicarsi e, nel migliore dei casi se il fatto si diffondesse Ryota sarebbe squalificato, così anche il nostro miglior playmaker prenderebbe il volo e allora addio al campionato nazionale…..Quindi dobbiamo innanzi tutto evitare che Miyagi lo venga a sapere, almeno per il momento. Poi bisogna parlare con Ayako e poi…….beh, si vedrà" concluse preoccupato Kogure.

"Va bene senpai, ma come facciamo se Ayako è al Kainan con Maki? Se Ryota la vede ne uscirà una rissa apocalittica, non credi?" si preoccupò Yasuda

"Hmm, pazienza, ci penseremo quando sarà il momento, ora stai calmo, d’accordo?"

"Ok, ci proverò" rispose poco convinto Yasuda, mentre il treno già si avvicinava sempre di più alla fermata del Kainan.

DRIINN, PROSSIMA FERMATA: ISTITUTO KAINAN!!

Il treno si era ormai fermato e tutti i suoi passeggeri si preparavano a scendere, allegri e spensierati, pronti a trascorrere una giornata di divertimento. Nessuno sapeva che quella giornata di fine primavera avrebbe lasciato un segno indelebile nelle vite di alcuni di loro…………..

"Ahh, certo che ci voleva proprio un giorno di vacanza…anche se venire nella tana delle scimmie non è proprio il massimo" disse Hanamichi, stiracchiandosi al caldo sole mattutino, prima di ricevere un sonoro schiaffone dal suo capitano. "Ahiii, gorilla finiscila, mi fai maleee!".

"Sakuragi, possibile che tu debba farti riconoscere ovunque andiamo?" tuonava Akagi, fingendo di infuriarsi mentre si incamminavano sullo spiazzo che portava al liceo Kainan.

"Qualcuno di voi ha visto Ayako per caso?" chiese Ryota avvicinandosi.

"Eddai Ryo-chan, rilassati, magari non sarà neppure arrivata, o sarà dentro con qualche amica" gli disse Hanamichi per tranquillizzarlo.

"Ma si, ha sicuramente ragione lui" disse Mitsui, mentre Akagi si avvicinava a Kogure che lo aveva chiamato piuttosto preoccupato.

"Akagi, bisogna portare subito via Miyagi da qui, se non son cavoli amari" iniziò Kogure.

"Non…Oh oh , credo proprio che sia il caso". Kogure aveva visto infatti la ben nota moto rossa di Maki, sulla quale, oltre al suo proprietario stava saldamente seduta una ragazza dai lunghi capelli castani e ovviamente era subito corso ai ripari.

"Mitsui, vieni qui subito!" disse Akagi chiamando il ragazzo.

"Che c’è capo?" rispose la seconda guardia dello Shohoku.

"Prendi Miyagi, portalo subito via da qui e vedi di allontanarlo da qualsiasi posto dove ci sia Maki!" ordinò severo il capitano.

"Perché? Che cosa è successo?"

"Non fare domande e guarda li" gli disse, indicandogli con lo sguardo il parcheggio, dove Maki stava posteggiando la sua moto, mentre Ayako si accingeva a togliersi il casco.

Mitsui continuava a non capire: "Akagi, ma che c’entra Miyagi se Maki si è portato una donna a scuola?"

"Idiota, guarda meglio la ragazza".

"La conosc…AYAKO? Che c###o ci fa con Maki? Presto, devo recuperare Miyagi prima che faccia qualche sciocchezza!!". Dette queste parole Mitsui si precipitò verso Ryota. "Ehi, Miyagi, mi accompagneresti in bagno?".

"Eh? Si va bene. Ma non correre, Mitsui, aspettami!!".

Finalmente erano arrivati….Ayako si sentiva tesa come non mai e continuava a stringere nervosamente la mano di Maki per farsi coraggio.

Non era per niente stupida, sapeva perfettamente le conseguenze che il suo nuovo legame avrebbe avuto. Era impossibile che continuasse ad essere la manager dello Shohoku e contemporaneamente la ragazza del capitano del Kainan. Avrebbe dovuto compiere una scelta……………..

" Sei preoccupata?" le chiese Maki.

"Un po’"

"Non c’è nulla di cui avere paura".

"<Lo spero davvero> " rispose Ayako.

"Dove vuoi andare? Ci sono tantissimi padiglioni, possiamo andare a sentire i ragazzi del club di musica oppure a vedere lo spettacolo del club di teatro. Scegli pure" le domandò lui.

"Non ti preoccupare, non ho preferenze, vorrei solo andare dove non ci sia troppa gente"

"Oggi sarà difficile trovare un posto dove ci siano poche persone.

Ah, dovrei andare almeno a salutare i miei compagni di squadra. Così te li presento. Sai, sono tutti simpaticissimi…"

" <Oddio, come sono nervosa……speravo di doverlo evitare questo momento. Ma non è niente in confronto a quando dovrò andare dalla mia squadra. Comunque prima o poi sarebbe dovuto succedere…>"

"Stai bene Aya-chan?" si preoccupò Maki, vedendola assente.

"<Aya-chan? No, almeno questo potrebbe risparmiarmelo…Detesto essere chiamata così…tranne che da Ryota…>

"Aya-chan, mi ascolti? Aya….." insisteva Maki.

" <E continua pure. Non ce la faccio più…>NON CHIAMARMI COSI’, NON LO SOPPORTO!!" urlò all’improvviso Ayako contro il ragazzo.

"Ma cosa……". Maki non riusciva a capire il motivo della reazione della sua fidanzata. "<Che le ho detto di male?>"

" Non so cosa mi sia preso….Scusami, ti prego, è solo che ….vedi, una persona mi chiamava sempre così e ora……lasciamo stare ti prego". "<Ma che cosa ho fatto? Non dovevo reagire in questa maniera…è solo che non sopporto che qualcuno mi chiami così…tranne lui. PERCHE’ devo sempre agire come se dovessi giustificarmi? Non ce la faccio più, io ora sto con Shin’ichi e Ryota non c’entra nulla con me…e se dovrò anche lasciare la squadra non lo vedrò più tanto spesso. Ma allora perché ho così tanta voglia di rivederlo adesso? No, non è per niente così. IO AMO SHIN’ICHI>" si ripeteva Ayako tentando disperatamente di autoconvincersi.

"Ayako, se c’è qualcosa che ti preoccupa devi assolutamente dirmelo…" cercava di rassicurarla Maki. "Se stiamo insieme è mio dovere sapere cosa ti angoscia".

"Si, certo…" rispose lei. "Ora andiamo via però, qui c’è troppa confusione".

Nel frattempo anche la squadra di basket del Kainan si era quasi del tutto riunita, ad eccezione del suo capitano, che tutti continuavano a cercare e di Kyota.

"Ma dove si sarà cacciato Maki?" diceva Takasago guardandosi in giro.

" Cosa? Ah, Maki. Piuttosto Takasago, dov’è Kyota?" chiese Jin, "<Se quello che penso è vero allora so perché Nobunaga non si è ancora visto >" pensò "< devo trovarlo e parlargli e poi parlare anche con Maki. Se però mi sono sbagliato e non è di lui che Maki è innamorato? Allora si che sarebbe un grosso guaio. Intanto devo comunque far venire qui Nobunaga>".

"Kiyota? E’ li da qualche parte, l’ho visto andare in palestra. " rispose Takasago, mentre Jin subito correva verso la zona indicata dal compagno .

"Nobunaga, ci sei?" disse Jin entrando nella palestra di basket accolto dal rumore del pallone che rimbalzava.

Kiyota stava li, in uniforme scolastica, impegnato in un allenamento solitario, accompagnato solo dal suono dei suoi canestri.

"Chi è? " chiese Kyota sentendo la porta aprirsi.

"Nobunaga sono io"

" Ah Jin, sei tu "

"Finalmente ti ho trovato. Ma che fai qui da solo?"

" Mi alleno. Qualcosa in contrario?"

"Beh, no. Ti cercavo.."

"E perché?"

"Volevo parlarti di ciò che è successo ieri pomeriggio, sai sei scappato via senza dire nulla…"

"Non c’è proprio niente da dire"

"Ne sei sicuro? Guarda che con me puoi confidarti liberamente, davvero!"

" Cosa vuoi sapere? Perché me ne sono andato via dalla palestra? Perché non volevo neppure venirci a questa festa? Vuoi proprio saperlo?" urlò Kyota contro il compagno.

"Nobunaga calmati, io voglio solo aiutarti, credimi!"

"Davvero? E come? Compatendomi forse? So già cosa pensi : "ecco questo povero scemo che va ad innamorarsi proprio di un ragazzo con cui non ha neanche un minimo di possibilità e che oltretutto si è appena fidanzato. Che posso fare per lui. Compiangerlo forse ? Offrirgli una spalla su cui piangere?" Sai Jin, non penso proprio che tu possa fare niente per me".

"Ora stai diventando ingiusto. Se sono venuto a cercarti è perché forse c’è qualche possibilità. Maki potrebbe benissimo non essersi fidanzato e comunque…è giusto che lui sappia dei tuoi sentimenti. Se non provi come puoi saperlo mai?"

"Jin, smettila di illudermi, è impossibile che succeda, lo vuoi capire?" disse Kiyota scoppiando in lacrime. "Per lui io sono solo un ragazzino capriccioso e rompiballe o tutt’al più un promettente giocatore da allenare".

"NOBUNAGA, SMETTILA!!" disse Jin afferrando Kyota per le spalle "Sei uno sciocco bambino! Ma allora non vuoi proprio capire! Se la situazione rimane così è solo peggio…e poi ricordi, ieri lui disse che c’era un’altra persona oltre alla manager dello Shohoku. E probabilmente si tratta di un ragazzo, capisci? Un ragazzo, e non sappiamo neppure chi sia".

"Bel modo di consolarmi, vero Jin? Se c’è un altro la situazione è ancora più disperata" (ma è proprio tonto…N.D. C-18) "e poi cosa cambia sapere chi è l’altro? Potresti anche essere tu, visto che siete così amici".

"Ma che cavolo vai dicendo? L’amore ti ha fatto diventare scemo per caso?

Pensi che …..ma se fossi stato io sarebbe venuto a confidarsi da me? Ragiona!!

Comunque è inutile perdersi in chiacchiere vane. Devi andare da lui e parlargli, almeno ti metterai il cuore in pace".

"Io….beh, non lo so, se lo vedessi da solo…..forse…..".

"Vai allora, che aspetti?" lo incitò Jin

"Pensi che possa davvero servire a qualcosa?"

"Non lo so e comunque se qualcosa dovesse andare storto, se tu non riuscissi a levarti Ayako di torno, ho un piano di riserva ".

"E sarebbe?"

"Non fare domande per ora e sbrigati, coraggio!!"

"Grazie Jin" disse Kyota asciugandosi le lacrime e dirigendosi verso il cortile della scuola.

"In fondo Jin ha perfettamente ragione. Se non provo non potrò mai sapere come davvero stanno le cose" pensava incamminandosi pieno di speranza verso il luogo dove si trovavano i suoi compagni- " Devo prima trovarlo però. Forse i ragazzi ne sanno qualcosa".

Continua...