~Stay with me~

 

by Ayako

 

 

Premessa dell’autrice: questa fanfic è piuttosto breve rispetto alle mie altre "Guardo solo te" e "Canestro al cuore", ma abbiate pietà…in questo periodo l’ispirazione è un po’ tentennante, anche se ho avuto l’idea per questa fanfic e ci tenevo a scriverla… In ogni caso lo stile mi pare sempre lo stesso, solo che la storia è un po’ più breve delle altre, quindi… buona lettura ^_^

Un altro giorno cominciava al liceo Kainan. Yurei Fujiyoka arrivò piuttosto in anticipo, quindi si sedette sulla panchina che stava sul vialetto davanti all’entrata della scuola, prese il walkman dalla cartella, si infilò gli auricolari nelle orechie e accese. Così passava la maggior parte del tempo ogni mattina.

Ogni mattina, fino a che non arrivava la solita pacca sulla testa.

"Ahi!" Yurei si levò gli auricolari, guadando in cagnesco la sua amica Mariko Hatanaka. "Mariko. In che lingua ti devo dire di non darmi pacche in testa???" urlò. Mariko ridacchiò, poi fece una giravolta e disse:"Cristo, Yurei! Ma non ti accorgi mai che il luogo si affolla e potresti mescolarti alla gente!" "Magari questo vuol dire che sto bene come stavo prima." sbottà ironica Yurei. Mariko sorrise, era abituata al comportamento di Yurei. "Sei ancora depressa per quella storia?" chiese poi piano. Yurei non rispose. Vuol dire sì. Yurei era appena stata lasciata col ragazzo col quale stava da quasi tre anni, ed era nella depressione più nera. Mariko si sedette accanto a Yurei, mettendole un braccio intorno alla spalla:"Non pensarci più, Yucchan! Se ti ha lasciato vuol dire che non era storia buona! Tsuyoshi è un ragazzo di buonsenso, saprà quello che ha fatto!" "Tsuyoshi è un maledetto stronzo." borbottò Yurei.

Una volta entrati a scuola, lungo i corridoi, Mariko teneva a braccetto Yurei, dicendo:"Guarda, ci sono tanti pesci in pentola!" "Si dice nel mare." "Fa lo stesso! Il succo della storia è che davanti a te ci sono tanti altri ragazzi che vale la pena frequentare." "Fammi un’esempio, Mariko." "Uhm…Ah! Guarda lì!" ed indicò un ragazzo in fondo al corridoio, con i capelli castani e la carnagione scura "Maki della squadra di basket! Non è un bel ragazzone?" "Sembra un vecchio." Non è vero. Comunque… se vogliamo rimanere nella squadra di basket, c’è Kyota!" "Sembra una bertuccia e comunque è più giovane di me." "Come sei difficile! Che sarà un anno? O sennò c’è il pesce grosso, Jin!" "Pesce grosso? Non mi sembra affatto grosso." Yurei proprio non era dell’umore per valutare i giocatori di basket, ma Mariko sembrava determinata. "Non capisci? Guarda che Jin è un’obiettivo per tante! L’hai mai sentito insieme a qualcuna? No! È una sfida!" "Ne parli come se fosse una lotteria!" "Lo è! E comunque è anche un bel ragazzo! Secondo te?" "Non voglio parlarne ora, Mariko. Ora vado in classe." Ed entrò nella porta lì vicino. "Ehi, Yurei! Non pensare di sfuggirmi! Questa è anche la mia classe!" esclamò Mariko prima di entrare a sua volta.

Durante la pausa pranzo, Mariko aggredì Yurei, dicendo:"Ok, non so te, ma io ho intenzione di chiedere un appuntamento a Maki!" "E perché proprio a Maki?" "E perché no? Mi piace!". Yurei scosse la testa. Mariko sembrava trovare molto interessanti i ragazzi, e i ragazzi trovavano interessante lei. –del resto, come non essere interessati a Mariko…- pensava Yurei. Mariko, anche se non era tanto alta, era davvero carina. Aveva lunghi capelli biondo cenere, leggermente mossi, e vivaci occhi verdi. Aveva un carattere forte e deciso, e non le importava l’opinione degli altri. Era anche molto socievole, e stava simpatica a tutti, era anche piuttosto popolare. Yurei invece non era di una bellezza particolare. Certo, era carina, ma nulla di eclatante. Aveva i capelli castani, mossi e che le arrivavano quasi alle spalle, gli occhi neri ed era piuttosto alta, circa un metro e settanta/settantuno. Da quando conosceva Mariko aveva sempre voluto essere come lei, ma invece era piuttosto chiusa, anche se con chi conosceva bene sapeva essere davvero simpatica e alla mano. Tranne quel giorno però, quando è di cattivo umore diventa insopportabile. "Prendi queste cose troppo alla leggera." disse Yurei. Mariko esclamò:"Sempre meglio di te che prima di uscire con qualcuno devi organizzare una riunione di famiglia!". "Ok, tanto fai comunque quello che vuoi…" "Appunto. Senti, non mi piace vederti messa così! Cerca di tirarti un po’ su, sono tre giorni che sei in questo stato! Sai che facciamo?" "No" "Oggi mi accompagni in palestra. Volevo andare a vedere gli allenamenti prima di chiedere l’appuntamento a Maki! Allora? Vieni?" "Se ci tieni si. E poi mi è sempre piaciuto vedere il basket…"

Il pomeriggio, finite le lezioni, Yurei uscì di classe, passò a prendere Mariko in classe sua ed andarono insieme in palestra. Sugli spalti c’era qualche altra ragazza, ma non sembravano tanto interessate al gioco in campo. Guardavano tutte i giocatori muoversi. "Guarda, ci sono tutti i giocatori!" commentò Mariko appoggiandosi alla rirghiera. Yurei la imitò, sospirando. "Ma con Maki, ci hai almeno parlato una volta?" chiese. "Certo! Lo sai che io parlo con tutti!" rispose allegra Mariko. Risposta ovvia ad una domanda stupida. Dopo qualche minuto, Yurei si sorprese ad osservare Jin. È davvero bello, pensava. Per un attimo fu inorridita dai suoi pensieri, ma poi si disse che non c’era nulla di strano. Quasi tutte le ragazze pensavano che Jin fosse molto carino. Lei poteva benissimo essere una di queste.

Finiti gli allenamenti, le due amiche aspettarono che i ragazzi uscirono, per poi andare da Maki. Stava chiaccherando animatamente con Jin, ma non sembrò infastidito quando Mariko richiese la sua attenzione. "Dimmi, Hatanaka." Mariko sorrise mentre disse:"Vorresti uscire con me uno di questi giorni?" Maki apparve sorpreso, ma disse ugualmente:"Sssssi… ok! Perché no?" "Fantastico! Allora questa sera ti chiamo per metterci d’accordo, ok?" "Ok!" "Ciao Maki!" concluse Mariko sorridendo, ed andando via con Yurei.

"Meno male che ha accettato!" esclamò Mariko. "Avrebbe accettato sicuramente. Nessuno sa dirti di no!" disse Yurei sorridendo. "Ehi, Yucchan! Sembra che tu abbia ritrovato un minimo di buonumore!" Basti tu a farmi ridere, cara mia!" "Oh! È un complimento, vero?" "Certo". Ora che Yurei era di nuovo trattabile, iniziarono a chiacchierare del più e del meno. "Certo, non pensare che sia di nuovo come prima…non riuscirò mai a riprendermi dalla delusione che mi ha dato Tsuyoshi…" mormorò Yurei. "Ah, non credere… sei ancora giovane!" "Santo cielo, parli come una vecchia megera!" "Umpfh! Dicevo…innamorarsi alla nostra età è cosa di ogni giorno!" "Basta guardare te!" "Non dire così! Sono messa così perché nessun ragazzo che mi sia piaciuto mi prende sul serio! Tutti pensano al flirt, e alle cose brevi da una notte poco più. Io invece cerco il vero amore!" "Ambiziosa! E dove pensi di trovarlo?" "Non lo so. Io spero in Maki!" "Ma che ci trovi in quello?" "Non capisci! È affascinante! Serio, ma allo stesso tempo scherzoso! È grande e forte, bello…per quanto so è anche un ottimo studente! È decisamente il tipo di ragazzo che mi piace! Cioè quello tecnicamente perfetto sotto ogni aspetto! Come Mary Poppins!" "Spero per te che ti prenda sul serio, allora!" sorrise Yurei.

Il giorno dopo, durante la pausa pranzo, Yurei e Mariko incontrarono per i corridoi Maki e Jin. Mariko si fiondò subito da Maki, esclamando:"Oh, Maki! Scusami tanto se ieri non ti ho chiamato! È che i miei si lamentavano per la bolletta quindi ho pensato che non era il caso e di dirti tutto a scuola!" Maki rise mentre diceva:"Calma, Hatanaka, prendi fiato! Non fa niente!" "Oh! Bene…" sospirò sollevata Mariko, poi aggiunse:"Io pensavo per venerdì alle sei, davanti alla scuola! Ti va?" "Mi va" "Bene!". Mariko guardò Jin per un’istante, poi disse:"Scusa se non ti ho salutato, Jin! Ah…conoscete la mia amica Yurei?" disse indicando l’amica. "No! Piacere! Sono Soichiro Jin!" "Io Shin’ichi Maki!" "Si, lo so! Siete quelli della squadra di basket! Io sono Yurei Fujiyoka!" sorrise Yurei. "Bene, ora ci conosciamo tutti! Volete pranzare con noi?" propose Mariko. –Mariko! Ma che proposte tiri fuori!- pensò Yurei chiudendo gli occhi. "Va bene! Stanno tutti andando a mangiare fuori in cortile, è una giornata calda! Andiamo?" disse Maki. Acconsentirono tutti, quindi andarono fuori con l’intento di riuscire ad accaparrasi una panchina. Ne trovarono una libera, e Mariko andò lì di corsa per non farsela soffiare sotto il naso. Si sedette sullo schienale ed aprì la vaschetta del pranzo, per poi venire imitata dai tre. –meno male che c’è Mariko che parla, sennò io non saprei proprio cosa dire- pensò Yurei mentre prendeva una forchettata di riso. Mentre mangiava però, si sorprese nuovamente ad osservare Jin. Mangiava tranquillo, non pareva ascoltasse il chiacchericcio incessante di Mariko. -chissà a cosa pensa...- si chiese Yurei.

Maki dal canto suo sembrava immerso nella conversazione con la bionda. Ad un certo punto, senza un’apparente motivo, Jin si voltò verso Yurei, e vedendo che lei lo guardava (senza volerlo) le sorrise radioso. Senza accorgersene, Yurei fece cadere a terra il gambero fritto che aveva in mano. Subito dopo però Jin si riconcentrò sul suo pranzo.

Un pomeriggio, finite le lezioni, Yurei uscì di classe da sola, Mariko era uscita un’ora prima perché doveva fare una visita medica. Yurei camminò immersa nei suoi pensieri, quando passò davanti all’altra aula di seconda, dalla quale uscì Jin, con la borsa di basket in mano. Questi, vedendola, sorrise e le si avvicinò. Il cuore di Yurei ebbe un tonfo quando Jin iniziò a parlare:"Senti, ti…" ma venne interrotto da qualcuno. Una ragazza dai lunghi capelli rosso fuoco si aggrappò al braccio del ragazzo, cinguettando:"Ciao, Jin!Come va oggi?" Jin rispose freddamente:"Tutto bene, Ichitaka." Ichitaka sorrise, poi lo sguardo le cadde su Yurei, che era lì che pensava –ma questa è la sua ragazza?-. "E lei chi è?" chiese la rossa, leggermente schifata. Jin si avvicinò a Yurei, le mise una mano sulla spalla e disse:"Ichitaka, lei è… Corri, Yurei!" esclamò dopo, afferrando Yurei per un braccio e correndo via. "Cosa?" strillò Yurei, confusa. "Vieni, seguimi!" rispose il ragazzo senza voltarsi. Continuarono a correre fino alla palestra, per poi scendere giù per una breve scala e correre per un corridoio in penombra, fino a che Jin non aprì una porta ed entrò trascinandosi dietro una Yurei senza più fiato. "Ma sei scemo? Cosa ti metti a correre così, come un’assatanato!!!" esclamò Yurei. "Ehm…" qualcuno si schiarì la voce. Yurei si voltò nella direzione da dove proveniva la voce, ed indietreggiò inorridita. Davanti a lei c’era l’intera squadra del Kainan in procinto di cambiarsi per l’allenamento. "Jin…chi…che…" Kyota non riusciva a spiccicare una frase completa. "Non portarti dietro le ragazze quando c’è gente dentro!" esclamò Mutou. "Cosa?" Yurei si mise la mani tra i capelli, sempre più rossa. "Scusate ragazzi, ma sapete… Ichitaka…" disse Jin indicando la porta dietro di sé. Tutti allora fecero versi tipo:"Ah…" "Oh…" "Allora…" "Hai fatto bene, Jin. Se te ne fossi andato di corsa lasciandola lì, l’avrebbe sbranata viva." disse Maki. "Ichitaka poi non avrebbe mai osato entrare nello spogliatoio maschile…" disse Takasago, ma Kyota disse:"Non ci giurerei… Meno male che siamo appena entrati, sennò…" "Scusate. Potreste spiegare?" intervenne Yurei. "Vedi, quella ragazza che hai visto si chiama Kaiko Ichitaka, è un’accanita spasimante di Jin. Vedendoti in sua compagnia sarebbe diventata una belva furiosa, quindi lui ha pensato bene di scappare, e di portare via pure te onde mantenerti in vita!" spiegò Kyota. "Oh…" mormorò Yurei. "Come ti chiami? Sei la ragazza di Jin?" chiese Mutou. "Mi chiamo Yurei Fujiyoka, e no, non sono la ragazza di Jin". Jin, che intanto, stava guardando fuori dalla porta, disse a Yurei:"Bene Yurei, Ichitaka non si vede. Se vuoi scusarmi…dovremmo cambiarci!" "Ah! Si, scusa!" disse Yurei uscendo. Prima di chiudere la porta, Jin disse:"Vuoi restare a vedere gli allenamenti?" Yurei fu sorpresa, ma anche felice di questa proposta. "Si, grazie!" disse. "Bene. A dopo!" disse Jin prima di chiudere lentamente la porta. Da dentro si udirono chiaramente le voci dei ragazzi che prendevano in giro Jin. Yurei pensò bene di correre sugli spalti.

-penso sia meglio non dire a nessuno di questo avvenimento. Le fan di Jin mi metterebbero sul rogo. Speriamo che gli altri ragazzi non dicano niente in giro…"

Naturalmente Mariko non è venuta a vedere Maki, così Yurei stette da sola per tutta la durata dell’allenamento. Si accorse solo un’ora dopo si aver fissato Jin tutto il tempo. Non voleva ammettere nemmeno con sé stessa che lo trovava terribilmente sexy. –io non posso assolutamente innamorarmi. Poi verrò di nuovo delusa e soffrirei nuovamente.- pensava.

Il giorno dopo, finiti gli allenamenti (che aveva passato ad ammirare involontariamente Jin), Yurei scese dagli spalti, e giù trovò un suo compagno di classe, così si fermò a chiacchierare un po’. Dietro di lui però notò che anche la squadra era uscita. Jin stava conversando con Takasago, ma la guardava ogni tre parole, sembrava aspettasse che lei finisse. Yurei si schiarì la voce, e disse al compagno:"Scusami, Katsuya. Ora devo andare."

Quando riuscì a liberarsi, Jin le venne incontro. "Ciao!" disse. "Ciao Jin!" rispose Yurei. "Posso sapere una cosa?" "Dimmi" "Dove abiti?" a questa domanda Yurei rimase di stucco. Ma rispose ugualmente. Jin sorrise:"Ah, sei di strada per casa mia! Ti va di fare la strada insieme?" L’idea rendeva Yurei felicissima, ma sentiva che si stava prendendo una cotta per lui, e non poteva permetterlo! "Ehm…" tuttavia non resistette. L’idea di passare un po’ di tempo con lui le piaceva un sacco. "D’accordo!" –d’oh!-

Lungo la strada i due ragazzi chiacchierarono del più e del meno, in particolare di basket.

"A te piace il basket?" chiese Jin "Si! Vengo a vedere ogni vostra partita!" "Davvero?" Jin era –come si dice- piacevolmente sorpreso. "Tu giochi come guardia, giusto?" "Si" "Sei molto bravo!" "Grazie!". Jin era piuttosto interessato a quella ragazza, gli piacevano i tipi un po’ taciturni, tipo lui. Non come la sua amica Hatanaka, che non sta zitta un secondo. Ma Yurei lo distolse dai suoi pensieri. "Sono arrivata, Jin!" "Oh?" Jin tornò sulla terra e sorrise:"Se vuoi puoi chiamarmi Soichiro!" Yurei era felice per questo. Pochissimi lo chiamavano per nome! "D’accordo, Soichiro! Allora ciao!" si alzò in punta di piedi e gli dette un bacio sulla guancia, non ci aveva nemmeno pensato su un secondo. Jin rimase non poco sorpreso da questo gesto. "Eh?" Yurei arrossì, si grattò la testa e disse:"Che c’è? Un bacio ad un mio amico, no?" Jin sorrise, sempre più euforico:"Oh…bene! Ciao allora, Yurei! E si allontanò camminando all’indietro, salutando apertamente con la mano. Yurei sventagliò un po’ il braccio, dopodiché entrò.

Dopo aver salutato i suoi genitori in cucina, entrò con disinvoltura in camera sua, appoggiò a terra la cartella e prese a ballare per la camera. –che bello! Che bello! Soichiro! Posso chiamarlo Soichiro, se voglio! E posso anche baciarlo sulla guancia! Non potrei essere più felice!- si buttò a peso morto sul letto.

Stava per chiamare Mariko e dirle tutto, ma si ricordò che era venerdì! Si ricordava benissimo che il venerdì sera sarebbe uscita con Maki! Chissà come stava andando… sperava molto per lei: Maki le pareva un tipo a posto. Da quanto tempo erano fuori insieme? Guardò l’orologio a muro: erano le 6.30…

Nello stesso momento, in città…

"Ti piace questo posto?" chiese Maki a Mariko. La ragazza sorrise al ragazzo, e disse:"Ok, il brunch va bene!" entrarono ed andarono a sedersi ad un tavolo di legno biposto, intagliato grossolanamente, con sedie in stile.

Ordinarono uova fritto e salsicce [vero cibo da giapponese ^_-! ND Aya]

"Allora…" iniziò Maki "Cosa fai oltre ad andare a scuola?" Mariko alzò gli occhi per pensare:"Dunque… frequento un corso d’inglese, suono la tastiera, pattino…e vengo alle partite di basket!" aggiunse prontamente. "Si?" Maki si illuminò. "Si, non mi perdo una vostra partita!" –non mi perdo una partita dove giochi tu, quindi visto che giochi sempre io sono perennemente in palestra- aggiunse mentalmente. "Tu?" chiese poi Mariko. "Bè…oltre a praticare basket scrivo qualche articolo per il giornale del paese…sai, recensisco alcune partite…" Mariko era sorpresa:"Non dirmelo! Io non lo leggo ma… me ne farai leggere uno un giorno, spero!" "Certo!"

Finito di mangiare, uscirono. "Allora Maki…grazie per la bellissima serata e…" "Ma come? Te ne vai di già?" il sorriso di Maki si affievolì un po’. "Bè…cosa hai in mente di fare altrimenti?". Maki indicò un palazzo non troppo lontano, dicendo:"Vedi quello? Si può salire sul tetto, e di sera si gode di una splendida panoramica!" Mariko sospirò, pensando–già, e questa panoramica sei tu- "Ok!" disse poi.

Qualche minuto dopo uscivano dall’imboccatura delle scale, trovandosi sul tetto. "Oooh! Vediamo-vediamo…!" Mariko si diresse verso il cornicione, seguita da Maki, che si appoggiò accanto a lei. "Davvero stupendo!- si voltò verso di lui- Ci sei stato altre volte qui, immagino!" "Si, ma è sempre bello da vedere"rispose lui. Mariko sorrise, soprappensiero –è bellissimo! Qui da soli, io e lui… di più non posso sperare…- "Mariko" –mi chiama per nome?!-"Si?" "C’è una bella atmosfera, no?" "Davvero!" Maki si voltò verso di lei, la guardò negli occhi per qualche istante, poi le prese una mano e la baciò dolcemente [e qui fate conto che come sottofondo ci sia la musica di Ghost ;___;! ND Aya]. –mi correggo. Ora non posso sperare di più- pensò Mariko prima di mettergli le braccia intorno al collo e ricambiare il bacio -…Mariko Maki… suona bene!- [o al limite va bene anche la musica di Body Guard! Endaaaaaaaaaaaaaaaiaaaaaai! ND Aya - Ma…non è che corrono un po’ troppo? ND lettore - Mai sentito parlare di amore a prima vista? Anche se tra l’altro si conoscono (superficialmente) da, come dire, due anni… ND Aya] ]

Il giorno dopo, Yurei arrivò a scuola di ottimo umore, cercò Mariko, ma la trovò prima lei, di ottimo umore a sua volta. In contemporanea dissero:"Non indovinerai mai cosa è successo ieri!" Mariko si ferma, fa:"Prima tu" "No, prima tu" dice Yurei. "Bè… ok! Dunque, come sai ieri sono uscita con Maki, ma la cosa che non sai è che ci siamo messi insieme! Uaah!" ed inizia a saltellare. "No! Che bello, sono così felice per te!" esclama Yurei, abbracciandola. "E tu, cos’è che dovevi dirmi?" "Io… bè, in confronto alla tua di notizia è una sciocchezza, ma… Jin mi ha detto che posso chiamarlo Soichiro, e quando gli ho dato un bacio sulla guancia lui non ha obiettato!" "HAHAAA! Avevo ragione, ti piace allora Jin! E perché non me l’ hai detto?" "Perché me ne sono accorta solo ieri!" ma si arrestò. Si ripeté severamente che non si doveva assolutamente innamorare. Basta. "Ma… dopo l’esperienza con Tsuyoshi… no, non posso. Devo dimenticarlo." mormora Yurei, andando via. "Ma…Yurei, che dici?" disse Mariko inseguendola "Ti sei innamorata di nuovo, pareva tutto perduto, e poi non mi sembra che lui ti schifi! Perché fai così Yurei?" Yurei la guardò, iniziava a rattristarsi:"Non capisci Mariko? Io non potrò mai piacergli! Lui è così simpatico ed estroverso, io invece sono una musona con morale in tempesta! Ed anche se gli piacessi, non funzionerebbe mai! È successo con Tsuyoshi e succederà ancora. In me ci deve essere qualcosa che non va…" Mariko la guardò trucemente:"Di sicuro. Nel cervello!" e stavolta ad andare via è lei. Yurei la guardò allontanarsi, sempre più triste, pensando –non puoi capire cosa provo, Mariko…- [mi sa che quella che non capisce è lei… ND lettore - Insensibile! Mai sentito parlare nemmeno di ferite d’amore? ND Aya].

Girando per i corridoi in attesa del suono della campana della prima ora, Yurei si imbatté in Kyota. "Ciao, Fujiyoka!" le disse "Se cerchi Jin, dovrebbe arrivare a momenti, ti cerca!" Queste parole fecero male al cuore di Yurei, che si ripeté per l’ennesima volta di non avere contatti approfonditi [con approfonditi intendo fermarsi a chiacchierare, pissi pissi bau bau… ND Aya] con Soichiro, per nessuna ragione.

"Yurei!" sentì chiamare. Ahi, era proprio Jin. Non resisté e si voltò, vedendolo che le camminava incontro. Poi tornò a controllarsi, e si allontanò in fretta.

Jin rimase impalato di fronte alla scena che aveva davanti agli occhi: Yurei non lo degnava di uno sguardo e si allontanava senza nemmeno salutarlo… ma sapeva che l’aveva visto, ne era sicuro. Aveva incontrato il suo sguardo per un istante, e non per caso. "Yurei!" esclamò, inseguendola. Voleva assolutamente parlarle, voleva dichiararle quello che provava. Ma non la trovava, e suonò la campanella, costringendolo ad entrare in classe.

-La cosa sta degenerando!- pensò Yurei durante la pausa pranzo, mangiando sola in una panchina del cortile. Mariko era andata con Maki, e comunque era arrabbiata con Yurei. –Soichiro cerca di parlare con me, di comportarsi da amico, ed io non voglio fare la figura della puzzona ignorandolo ogni volta, che fino a ieri lo chiamavo per nome e gli davo baci sulla guancia! Ma non voglio essere delusa di nuovo. Chissà…forse potrei cambiare scuola… - ma le sue parole vennero interrotte. "Yurei." Alzò lo sguardo e notò con terrore che chi la sovrastava, con le braccia incrociate e lo sguardo preoccupato, era proprio Jin! Yurei abbassò istintivamente lo sguardo. Jin si sedette accanto a lei, si appoggiò le mani sulle ginocchia e disse con tono solenne:"C’è qualcosa che non va?" –ok, è il momento- si disse Yurei, prima di guardare in faccia Jin e dire:"Ecco… va che ho capito che non sono la persona adatta ad essere tua amica… abbiamo due caratteri troppo diversi" e si alzò, ma Jin la trattenne per un braccio, quasi urlando:"So che stai mentendo, sai!" Yurei scrollò il braccio:"E anche se fosse? Non sono comunque affari tuoi!" e se ne andò davvero (senza dimenticare però di prendersi il pranzo dalla panchina!). Jin si afflosciò sullo schienale della panchina, buttando la testa all’indietro e sospirando. –ecco. Sapevo che prima o poi capitava che non riuscissi a controllarmi…- si disse, dandosi un pugno in testa. –forse ho fatto qualcosa che non va? Dirle che poteva chiamarmi Soichiro l’ ha… turbata? Spaventata? Impressionata? Schifata, probabilmente. Eppure io… vorrei…vorrei solo che ricambiasse i miei sentimenti, che mi amasse quanto la amo io… ma naturalmente una ragazza così non perderebbe tempo con un cammello come me… buono solo a fare un canestro da tre punti… [ma che dici! Tu sei il più fico di tutti ND Aya (con occhi a cuoricino) - ecco, adesso inizia con i suoi commenti da ubriaca… ND lettore - scusate, ma quando penso a Jin non capisco più niente!! ND Aya]-

"..eh, eh…buona questa, Mariko!" "L’ ho sentita ad inglese… andrebbe detta in lingua, ma è divertente anche tradotta!" Mariko e Maki stavano seduti sulla loro panchina, chiacchierando da bravi "morosetti". "Guarda! Non è la tua amica quella lì?" disse Maki, indicando una ragazza castana che correva verso l’edificio scolastico, sembrava piuttosto scossa. "Si… scusami, Shinichi…vado a vedere che succede!" disse Mariko, sciogliendosi dall’abbraccio di Maki ed alzandosi. "Va pure!".

"Yurei! Yurei!" chiamò Mariko, correndo verso l’amica. Yurei si fermò, voltandosi. "Che c’è?" chiese. Mariko si fermò, ansimando per la corsa appena fatta:"Ti ho vista correre come una disperata! Pensavo… se ti va di parlarne io sono qui!".

"…e così." concluse Yurei, sospirando. Le due amiche erano andate nella loro classe, ancora vuota. "Hm… bè…scusa se te lo dico, ma qui la causa del problema sei solo tu! Magari a Jin piaci, e non mi sembra assolutamente il tipo da mollare così, senza motivo o preavviso come ha fatto Tsuyoshi…" "Basta parlare di Tsuyoshi! Per quanto riguarda me quello ora è morto, non esiste!" esplose Yurei, seriamente sull’orlo di una crisi di nervi. "Ok, ok! Comunque non dovresti farti tanti problemi! Se non gli piaci amen, siete amici no?" "Ma io sento di starmi innamorando di brutto, e se succedesse davvero non ne guarirei più! E sai come soffro io per le pene amorose…" "Bè? Anche io sono innamoratissima e vivo da dio!" "Ma c’è un piccolo particolare: tu a questo tizio ci stai insieme!" ruggì Yurei [manca solo che si batta i pugni sul petto! ND Aya]. "Ascolta: non è così terribile non essere corrisposti! Non muori dal dolore! Dopotutto, è solo un ragazzo!" "Mariko. Ascolta, io la penso così e sono libera di decidere della mia vita!" "D’accordo, fa come vuoi! Sono affari tuoi, giusto!" sbottò infine Mariko [ehi, Setsuko? Non ti ricorda qualcosa questa conversazione ^___^’ ? ND Aya]

Intanto…

Jin stava seduto sulla panchina, guardandosi le nocche delle mani mentre pensava. All’improvviso sentì una voce accanto a lui. "Ciao Jin, tesoro…" Jin si voltò lentamente, sapeva già di trovarsi davanti Ichitaka. Infatti. "Che c’è?". Ichitaka si mise in una posa da superdiva, miagolando:"C’è qualche problema? L’ ho sempre detto che quella non ti merita…!" "Ah, ma va al diavolo!" sbottò Jin, alzandosi ed andando da Mutou, che stava leggendo riviste piccantine qualche panchina più in là.

Ora Yurei non era più disperata, solamente convinta che meno stava insieme a Jin meglio era per la sua sanità mentale. Comunque agli allenamenti ci andò lo stesso, però osservò dalla porta, stando ben nascosta. Era ben intenta a fotografare mentalmente tutti i movimenti di Jin. Quando Maki disse a voce altissima:"Dai, in spogliatoio. Per oggi abbiamo finito!" Yurei si nascose dietro la porta, poi aspettò che scendesse Mariko. Quando realizzò che sicuramente Mariko sarebbe andata via con Maki (anche perché non sapeva che c’era anche lei) era troppo tardi. Jin l’aveva avvistata. "Ehi, Yurei!" disse, sorridendo radiosamente ed andandole incontro. Si fermò quando vide che lei volse la schiena alla porta, dicendo:"Eh…ciao, Jin! Com’è andato l’allenamento? Vi ho visti siete stati bravi! Oh ma che tardi che peccato devo andare a casa ciao allora ci vediamo domani!" ed uscì dalla scuola. Jin sospirò, dicendo:"Che stress…" prima di mettersi a correre per fermarla e parlarle faccia a faccia! La raggiunse senza problemi, poi la mise spalle al muro, dicendo:"Ora mi spieghi perché mi eviti in questa maniera!" "Ecco…" Yurei abbassò lo sguardo "…ti ho spiegato oggi…" "E ti aspetti che ci creda cara mia? Oh, non penso proprio!" "E quale sarebbe il motivo? Dimmelo tu, sapientone!" "Ah, non ne ho la più pallida idea! Sei tu che devi saperlo!" "Senti, questa conversazione non ci sta portando da nessuna parte!" "Sei tu che rivolti sempre la frittata!" "Eh?" "Sai cosa intendo! Esigo una spiegazione anche perché eravamo amici prima che tu avessi questo sbalzo!" Yurei sospirò, poi iniziò a spiegare:"Ecco… io ho paura, tanta paura di innamorarmi. Sono uscita un paio di settimane fa da una storia che mi ha molto segnata… e lui mi ha lasciato senza un apparente motivo, e non ha voluto dirmi le sue ragioni. Ed ora ho paura di venire delusa nuovamente." "Ma come! Vorrebbe dire che non ti fidi di me! Io non ti darei mai un dolore!". Yurei, dopo aver ascoltato queste parole, sobbalzò:"Ma come? Da come parli sembra che stiamo insieme!" "Lo vorrei" disse serio lui. Yurei ci rimane si ghiaccio, ma lui è intraprendente ed ormai era in pista, disse:"E da come hai parlato sembra che lo voglia anche tu… Se sbaglio prendimi pure a calci". Yurei si sentiva scoppiare il cuore dalla felicità. Sorrise, fece no con la testa dicendo:"Non ti sbagli affatto…". Jin sorrise, Yurei sorrise. Si abbracciarono e si baciarono, un bacio che non pareva finire mai. Quando le loro labbra si scollarono, Jin scosse la testa, dicendo:"E quindi era questo il problema…potevi dirmelo subito, avremo sistemato la faccenda in quattro e quattr’otto!" Yurei scoppiò a ridere, e lo abbracciò più forte. Lui le affondò il viso nel colletto della maglia, baciandole in collo, lei intanto sorrideva come una bambina. Quando lui alzò il viso, lei disse:"Ora dobbiamo andare, no?" Lui sorrise maliziosamente, dicendo:"Sicura?" prima di baciarla di nuovo.

Yurei andò a casa camminando ad un metro da terra per la felicità. Pensava –Mariko ha ragione, non devo rovinarmi l’esistenza in questo modo! Ora sono felice, e lo sarò finché starò insieme a Soichiro. Vada come vada-.

Entrata, andò subito in camera per comunicare il lieto evento a Mariko.

"Pronto?"

"Ciao Miyu, sono Yurei! Mi passi Mariko, per favore?" (Miyu è la sorella di Mariko)

Silenzio

"Yurei?"

"Mariko, ciao!"

"Ciao…Perché mi chiami a quest’ora?"

"Bè…ora anche io ho una bellissima notizia!"

"Non dirmi che…"

"Io e Soichiro stiamo insieme ora!"

"Uaah! Che bello, sono contenta per te!"

"Anche io!"

"Sono anche sollevata dal fatto che ora hai qualcuno con cui stare! Cioè, ora che sto con Shinichi vorrei passare del tempo con lui, ma anche con te! Ma ora che stai con Jin, potrai stare insieme a lui durante la pausa pranzo e io con Shinichi senza rimpianti!"

"Si, o al limite tutti insieme!"

"Che sarebbe anche meglio. Scusa ora, ma devo andare a lavarmi i capelli! A domani, eh?"

"Si, ciao Mariko!"

Il giorno dopo, era appena iniziata la pausa pranzo, e Yurei stava passando a prendere Jin in classe sua, dato che era di strada per l’uscita. Dalla prima che stava di fronte alla classe di Jin uscì Ichitaka in persona, che vedendola, esclamò:"Proprio tu!" e si diresse a passo di marcia verso Yurei. Praticamente le andò addosso, pareva volesse spalmarla sul muro. "Ehi, ma che vuoi?" chiese Yurei, un po’ seccata. Quella tizia non le era mai stata sufficientemente simpatica. "Che voglio io? Tu che vuoi! Vuoi cercare di portarmi via Jin!" "Cosa?" Yurei era esterrefatta: quella tizia sembrava sbucata da un numero di Ranma ½. "Non trovare scuse stupide, vipera!" Yurei, sbuffò, dicendo:"Non è che cerco, Ichitaka. Te l’ ho portato via." "Ma come…" Ichitaka era viola dalla rabbia, stava per scagliarsi contro Yurei, e l’avrebbe fatto senza ombra di dubbio se una forza superiore non l’avesse fermata. "Maki!" esclamò Yurei, sorridendo. "Ehi, Fujiyoka! Ho saputo tutto! Complimenti e trattacelo bene!" rispose lui, ricambiando il sorriso. Yurei scosse la testa:"Te l’ ha detto Mariko, vero?" "Eh, si!"rispose il ragazzo, al che Yurei scoppiò a ridere. "Scusatemi! Maki, vattene, và! Sto sistemando una faccenda con Fujiyoka" sbottò Ichitaka, imbizzarrendosi. "So, so. Non devi fare ‘sto casino. Jin ama lei, quindi… è la battaglia dell’amore, che tu hai perso!" disse Maki. Ichitaka sbuffò, si liberò del braccio di Maki e se ne andò, con un nuvolone nero sulla testa. "Qualche problema?" chiese qualcuno. Yurei si voltò, sorridendo beata:"Soichiro, ciao! No, nessun problema!". Jin si avvicinò a lei e le mise un braccio intorno alle spalle, dicendo:"Sperando che ora la Ichitaka non ci dia più fastidio…" Yurei gli disse:"Spiegami però una cosa. Lei è molto carina, perché non ti sei mai messo con lei?" Jin assunse un’espressione inorridita, dicendo:"Tu volevi vedermi morto? Quella lì è insopportabile! Chissà ora chi andrà a puntare…". Non fece in tempo a finire la frase, che già videro un Kyota disperato, che correva via da una Ichitaka in piena tempesta ormonale.

"Come si dice in questi casi? Tutto è bene quel che finisce bene?" chiese Jin. "Proprio così!" disse Yurei, prima di prendergli la testa con una mano e baciarlo. "Uff…ok, io vado." disse Maki andandosene. Ma loro due non lo sentirono minimamente.

FINE!!

Spero vi sia piaciuta! Come vedete, nonostante la mancanza di argomenti sono riuscita a tirare fuori una ffc decente (spero). Ok, allora! Alla prossima vampata di ispirazione ^_^!