~Canestro al cuore~

 

by Ayako

 

 

Canestro al cuore!

-Corri! Corri! Stanno per iniziare!- una ragazza correva affannando per il corridoio principale dell’Istituto Shoyo, verso la palestra dove, tra qualche minuto, sarebbe iniziato l’allenamento di basket quotidiano. Riuscì ad arrivare in tempo: non voleva perdersi un secondo. Voleva vederlo ogni volta che le era possibile. Salì in fretta sugli spalti, e corse verso una ragazza dai lunghi ricci color nocciola, che stava seduta sulla ringhiera. Questa si voltò non appena si accorse della ragazza ansimante che le piombò accanto. "Ciao Natsuko! Siediti qui accanto a me!" la invitò. Natsuko sorrise all’invito, e si sedette vicino alla ragazza. Natsuko era una ragazza alta e magra, ma col fisico irrobustito dallo sport. Aveva occhi scuri e capelli neri, che le arrivavano a metà schiena, lisci ed arricciati sulle punte. Guardò in campo e sospirò:"Shizumi, sono già entrati in spogliatoio?" Shizumi annuì, dicendo:"Qualche minuto fa. Dovrebbero uscire a momenti!". Natsuko sorrise timidamente, e disse:"Che bello, è la prima volta che vengo agli allenamenti…" Shizuko continuò sogghignando:"…Lo credo!Sei arrivata solo da tre giorni! Eh…". Qualche secondo di silenzio. Poi Natsuko disse speranzosa:"E…c’è anche lui?" Shizumi sorrise con aria complice, dicendo:"Si, il tuo amato è lì dentro mezzo nudo!", facendo ridere Natsuko.

Natsuko Mokichi era arrivata allo Shoyo solo da tre giorni, ma aveva subito fatto amicizia con Shizumi Hanomoto, che era molto solare e socievole. Natsuko aveva confessato già a Shizumi di essersi innamorata di un ragazzo, ma l’amica aveva risposto che quello che piaceva a lei glielo avrebbe mostrato in palestra, quando sarebbe venuta agli allenamenti. Ed eccola lì.

All’improvviso Shizumi disse abbassando la voce:"Eccoli!" ed indicò un gruppo di ragazza altissimi, che usciva dagli spogliatoi. "ooh…c’è anche lui, come al solito…" sospirò Shizumi, gli occhi che le si illuminavano e la voce che tremava. "Chi?" chiese Natsuko, scrutando tra i ragazzi, e seguendo la linea dello sguardo si Shizumi. La riccia levò lo sguardo dall’oggetto dei suoi desideri solo per dire a Natsuko:"Guarda! Quello con la maglietta nera! Fujima Kenji…" riposò lo sguardo sul ragazzo, continuando:"…Tante ragazze gli vanno dietro, ma sono solo ochette che guardano solo il suo sedere… Io invece lo amo da morire…da tantissimo tempo… dalla prima. Tre anni, pensa! E lui non mi ha ancora notata…" Natsuko le batté un colpo sulla spalla, dicendo:"Ma non eri tu quella che non aveva paura di nessuno? Perché non le chiedi un appuntamento?" "Scherzi? A Fujima? No, lui non è alla mia portata…" "Ma non dire scemenze!" Natsuko stava per intavolare un’animata discussione sulla fiducia in sé stessi, quando però vide qualcuno, qualcuno di particolare, e dimenticò tutta la sua buona volontà nei confronti di Shizumi. Si abbandonò sulla ringhiera, lo sguardo perso. Shizumi lo notò subito, e bisbigliò:"L’ hai visto allora eh? Che bella tenuta ha oggi, gli sta proprio bene…!". Natsuko però a malapena la sentì. Stava guardando solo lui. Era bellissimo nei suoi pantaloncini rossi e la canottiera bianca. La cosa su due gambe più bella che avesse mai visto. I suoi pensieri furono interrotti dal commento di Shizumi:"Eh… questo Hasegawa… cosa ti ha combinato!…!". Natsuko sobbalzò, guardò Shizumi e sorrise:"Credi ai colpi di fulmine?" "A quanto pare dovrò crederci!" sorrise Shizumi. A queste parole Natsuko tornò ad Hasegawa. –non smetterò mai si ripensare a quel momento in cui ti ho conosciuto…- pensava la ragazza.

*Flashback*

Istituto Shoyo, un martedì di giugno. Per Natsuko era il primo giorno in quella nuova scuola (si era trasferita lì dal Sannoh Kogyo dopo tre mesi dall’inizio dell’anno), ma aveva già fatto amicizia con una sua compagna di classe, Shizumi. La sua amica nell’ora appena terminata aveva avuto l’incontro con il club fotografico della scuola, quindi Natsuko stava andando all’aula di fotografia, dove voleva aspettare l’amica. Oltre a lei non conosceva nessuno, quindi sperava che uscisse presto. Però, mentre camminava veloce per il corridoio, una porta le si spalancò all’improvviso davanti. Fece appena in tempo a mettere avanti i gomiti, ma la forza d’urto era fortissima: tempo un secondo ed era già sfrittellata a terra qualche metro più in là "Uah!" strillò quando finì di sedere contro il linoleum. Da dietro la porta spuntò un ragazzo, che vedendo la vittima causata, si precipitò subito lì. "Scusami! Ti sei fatta male?" disse. Natsuko, che fino a quel momento si stava massaggiando il sedere a occhi chiusi e bocca semi-spalancata, aprì gli occhi, ma non riuscì a dire niente. La vista di quel ragazzo che aveva davanti aveva lo stesso effetto di una martellata. Capelli neri, in piedi, occhi dello stesso colore, letteralmente perforanti. Era altissimo, sarà stato un metro e novanta! La sua faccia sembrava scolpita nella roccia: completamente inespressiva, non si capiva di che umore fosse. Ma comunque, le stava porgendo la mano per aiutarla a rialzarsi. Natsuko riuscì a balbettare:"Ah! …s…si!!! Cioè… no! Grazie…" mentre afferrava la mano del ragazzo. Questi, con un movimento del braccio la sollevò con facilità, ed una volta accertato che si reggesse sulle proprie gambe, le disse:"Scusami, ero distratto". A questa parole Natsuko riuscì a focalizzare l’attenzione sulle sue parole e non sulla voce in sé e sul "resto" e disse:"No! Sono io che devo scusarmi!!! Stavo pensando ai fatti miei!!!!" alzava sempre di più il tono della voce, che stava diventando stridulo. Quando se ne accorse sorrise in modo un po’ stupido, per rimediare alla gaffe. Il ragazzo la guardò perplesso, poi le porse la mano e disse:"Mi chiamo Kazushi Hasegawa. Frequento la 3^H." Natsuko strinse la mano di Hasegawa, gracchiando:"Io sono Natsuko Mokichi! Sono in 2^I! Ciao!" Il ragazzo salutò quella strana tizia che parlava tutta agitata, e se ne tornò ai suoi cavoli. Natsuko seguì con lo sguardo quel meraviglioso ragazzo, finchè non sparì dal suo raggio visivo. Se fossero stati in un cartone [eheheheh! ND Ay] si sarebbe visto tutto lo scenario sfocato, con tanti bei cuori che fluttuavano, gli angioletti che svolazzavano e le trombe che suonavano, ma dal mondo reale si vedeva solamente una ragazza con le gambe gelatinose e lo sguardo perso. "Ciao…" riuscì a mormorare poco dopo.

*Fine flashback*

Da quel giorno Natsuko si era informata (in modo indiretto) su Hasegawa, ed era venuta a sapere che giocava nella squadra di basket. Il pomeriggio stesso dopo le lezioni era corsa in palestra, si era già messa d’accordo con Shizumi, tanto lei andava sempre agli allenamenti (chissà perché…^-^).

"NATSUKO!" Shizumi le urlò nelle orecchie, facendola sussultare. "ma che strilli, imbecille!" abbaiò Natsuko all’importuno essere che osava disturbarla durante lo spettacolo. "Urlo perché è mezz’ora che ti chiamo e tu non mi senti! Dunque…che ne pensi di Fujima?" mentre pronunciava quel nome, Shizumi si illanguidì tutta, sembrava un panetto di burro in mezzo al deserto. "Ah…quello…? Bah, è carino…e ora non disturbarmi, che devo annegare nel mio amore!" ribattè stizzita Natsuko. Shizumi si mise a ridere, dicendo qualcosa di non bene identificato su i colpi di fulmine che possono essere davvero dannosi per la salute, ma Natsuko! Puoi immaginare se la sentiva!

Quando finì l’allenamento, e i giocatori rientrarono negli spogliatoi, Natsuko disse animatamente all’amica Shizumi:"Devi chiedergli un appuntamento!" "Solo se tu ne chiedi uno ad Hasegawa." Tagliò corto Shizumi. In effetti quella mossa è stata davvero efficace. Natsuko non disse più niente fino a quando i ragazzi uscirono dagli spogliatoi.

Le due amiche scesero, e Shizumi andò con noncuranza da Fujima, complimentandosi per la performance della giornata. "Ciao! Guarda chi c’è!" disse una voce alle sue spalle. –uuuh! Il richiamo della giungla!- pensò Natsuko, e si voltò. Davanti a lei c’era proprio Hasegawa, che la guardava con la sua solita espressione indecifrabile. "Ciao!" disse Natsuko, cercando di essere naturale. "Come stai? Ti sei fatta male dopo lo scontro? Hai fatto un bel volo…" si informò Hasegawa. –com’è gentile! Come lo adoro!- "Si, sto bene. Non mi sono fatta niente, non sono così fragile come sembro!" rispose la ragazza. "Bene. Ora devo andare, ciao ci vediamo, Natsuko!" disse il numero 6 dello Shoyo, andando fuori dalla palestra. –mi ha chiamato per nome! Che bello!- Natsuko stava volando dalla felicità.

 

Da quell’episodio, Natsuko ed Hasegawa quando capitava si facevano una chiacchierata, così di sfuggita, ma Natsuko desiderava ardentemente che lui le raccontasse qualcosa di lui. Quel momento arrivò [yeppa!!! ND Ay]!

Un pomeriggio, finita la scuola, come al solito ci fu qualche ritardatario [a volte i prof trattengono gli ignari studenti nelle aule…sob! ND Ay], tra cui Natsuko e Shizumi.

"Accidenti a te! Il club di fotografia fa sempre tardi! Ed io che sono costretta ad aspettarti!" abbaiò Natsuko, correndo verso l’uscita. Shizumi, che le correva accanto, rispose:"Nessuno ti costringe!" "Infatti TU mi costringi!" ribattè Natsuko. Arrivate all’uscita, le due ragazze si bloccarono: sotto la tettoia c’erano altri 5 o 6 studenti, che non osavano avventurarsi per il cortile e oltre. Infatti c’era una specie di secondo diluvio universale con tanto di grandine. "No! Non è possibile!" mugolò Natsuko. "Ora dobbiamo stare qui. Non possiamo uscire con questo tempo! E senza nemmeno uno straccio di ombrello! Come minimo finiamo bucherellate dalla grandine! Ma hai visto che chicchi? Sembrano prugne!" esclamò Shizumi, appoggiando a terra lo zaino e sedendosi sopra. "Salve Shizumi! E tu…devi essere Natsuko, dico bene?" -?- Natsuko alzò lo sguardo e vide Fujima, con Ito e Hasegawa –oh, mio angelo!- pensò la ragazza vedendo quest’ultimo. "Si, sono io, piacere!" disse Natsuko, stringendo la mano a Fujima. "Ciao Fujima!!!" Shizumi era al dodicesimo cielo per la felicità "Non avete allenamento oggi?" "Veramente si, dovrebbe, ma oggi mancano Hanagata, Nagano e Takano, perché sono in uscita con la loro classe. Sono tre giocatori e molto importanti, quindi oggi ferie!" "Che bello!" Shizumi anche se non voleva chiedere appuntamenti al suo bello aveva lo stesso il coraggio di coinvolgerlo in un’animata discussione. Ito andò a chiacchierare con un suo amico, così Natsuko rimase lì sola con Hasegawa. Questi si appoggiò al muro e disse:"Come mai in ritardo?" lei rispose:"Ero andata a prendere Shizumi al club di fotografia. Fanno tardi loro quindi faccio tardi anche io!". "Ah. Quindi la tua amica ha l’hobby della fotografia…" –noo! Non dirmi che gli piace Shizumi sennò la uccido in questo istante!- "Già!". Lui la guardò e disse:"E il tuo hobby? Qual è?" –che bello! Si sta informando su di me! Spero non sia solo per fare conversazione sennò mi uccido io!- "Adoro disegnare, vorrei diventare mangaka!" "Fai sport?" "Jogging la mattina prima di andare a scuola. Mi faccio trascinare dal cane!" e ridacchiò. "Hai un cane?" si informò lui. "Si. Un alano nero, di quattro anni!" "Come si chiama?" "Menchi" "Come quello di Excel Saga!" "Si! Mi piace moltissimo! Lo guardi anche tu?" "Si. Mi piacciono i cani." [ohohohoho! Che carina ‘sta trovata! ND Ay Come no! ND Tutti].

Andarono avanti a parlare del più e del meno, quando una ragazza esclamò:"Ah! Ha smesso di piovere!". Hasegawa guardò oltre la tettoia, e disse:"Allora posso andare." –noo! Non andartene ti prego!- "Ciao, Hasegawa!" Lui si voltò e le disse:"Mi ha fatto piacere parlare con te. Ah, puoi anche chiamarmi Kazushi! Ciao!" e se ne andò. "Aspettami!" lo chiamò Fujima, raggiungendolo. –Kazushi…- Natsuko era al settimo cielo.

Lei e Shizumi stavano tornando a casa insieme. "Come è andata con Fujima?" chiese la mora. "Abbiamo parlato. Ma sai –si avvicinò a Natsuko – penso che anche lui provi qualcosina per me!" "E allora buttati, no?" "No. Aspetterò l’evolversi degli eventi. E tu? Hasegawa ti ha detto qualcosa di immensamente interessante?" Shizumi sogghignò mentre lo diceva. "Si! Mi ha parlato di sé! Ha un cane di nome Bobo [scusate, ma non ho la minima idea di come si possa chiamare un cane giapponese ND Ay], ha i genitori divorziati e vive con il padre e la sorella! Gli piace la soba e oltre al basket gli piace pattinare! La sua materia preferita è ovviamente educazione fisica, ma va bene anche in scienze!" "Però! Mica male il tipetto!" commentò Shizumi, per poi aggiungere:"E come ti è sembrato? Cioè, infastidito, felice, indifferente…" "e chi lo sa! Hai visto anche tu che faccia ha, no?"

 

Un pomeriggio, durante una pausa pranzo, Natsuko stava andando ai bagni, quando vede Kazushi. Sulle prime pensa di andare a salutarlo, ma poi nota che è in compagnia. È una ragazza dai lunghi capelli biondi, che mentre parlava pendeva dalle sue labbra. Kazushi dal canto suo sorrideva. –Le sorride? Che sia la sua ragazza! No, non voglio!! Unf…a me non sorride mai!- Natsuko non si era mai sentita tanto triste in vita sua. Sentì le lacrime uscire dagli occhi, ed una rabbia infinita si stava mischiando alla depressione. Non voleva che nessuno la vedesse piangere, e tantomeno Kazushi. Si precipitò in bagno, e si lasciò cadere contro un termosifone [anche a scuola mia nei bagni c’è un termosifone! Ogni volta che si va a chiacchierare nei bagni c’è un ammasso di gente sul termosifone! È bello! ND Ay], piangendo a dirotto. Ad un certo punto qualcuno entrò in bagno, era una ragazza (ovvio, è un bagno femminile) che non aveva mai visto, con i capelli a caschetto castani e lo sguardo dolcissimo, doveva essere una matricola. "Cosa succede? Perché piangi?" chiese lei, preoccupata. Natsuko si soffiò il naso in un fazzoletto, e sorrise alla ragazza:"Non è niente, grazie." Ma non riusciva a trattenete il pianto "Per favore, lasciami sola!" e scoppiando nuovamente a piangere, si chiuse in un bagno [sapete dove ci sono le tre porte con dentro la turca (o latrina)? ND Ay]. La ragazza da fuori disse gentilmente:"Vuoi parlarne?". –che gentile. E dire che nemmeno mi conosce- "No, ti ringrazio lo stesso…" "Ok, ciao…" "Ciao…" silenzio per qualche secondo, poi la ragazza disse:"Non so quale sia il tuo problema, ma non preoccuparti. Tutto si riaggiusterà." "No, non si riaggiusterà. Lui non mi ama!" si lasciò sfuggire Natsuko. "Speriamo che tu non abbia ragione. Ti saluto, Mokichi." e la ragazza se ne andò. –mi conosce???- si chiese Natsuko, ma scartò subito il problema: era oltremodo disperata.

Dopo qualche minuto, una voce amica e rassicurante disse:"Natsuko? Sei qui, vero?" "Shizumi! Si, sono qui…"Shizumi bussò alla porta:"Sei nella turca? Morisaki mi ha detto che è meglio che ti tiri un po’ su di morale!" "Morisaki? Quella con i capelli a caschetto?" "Si lei. Dovresti ringraziarla, è stata davvero gentile! Ora esci, che mi spieghi tutto!"

Quando Natsuko finì di raccontare, Shizumi scoppiò a ridere. "Non devi essere così gelosa! Ti lamenti del fatto che non sorride mai, e quando sorride ti incazzi? Non ti capisco!" Natsuko si infuriò:"Prima di allora non era mai accaduto! E con tutte le persone che ci sono va a sorridere proprio a quella tizia!!!". Shizumi dice:"Non preoccuparti! Lui ti vuole bene ugualmente!" "Si, la fai tanto facile tu! Ti basta che quell’idiota di Fujima ti rivolga la parole, eh?" e se ne andò via dal bagno, spruzzando scintille. "Natsuko…"

-ecco dove vanno a finire gli amici! E io lì ad illudermi! Che rabbia! Che rabbia!-. è tutta presa dalla sua furia, e non si accorge di dove va. Cioè a sbattere contro un ignaro ragazzo che prendeva qualcosa al distributore di bibite. Ci fu un rumore di ferraglia, e un’ "Ehi!", provocato dalla povera vittima. "Scusa…" bofonchia Natsuko. Alzando lo sguardo scopre che il ragazzo, che si stava voltando, era proprio Hasegawa! "Ehi, ciao! Ci si trova spesso in situazioni così, eh? Allora, co…" ma non riesce a continuare vedendo lo sguardo lacerante che gli lanciò Natsuko prima di andare via. "Natsuko!" Kazushi afferra la ragazza per un braccio, e quando questa si volta verso di lui, dice:"Cosa succede? Sei arrabbiata con me?". Natsuko scuote rabbiosamente il braccio, per allontanare da sé la mano del ragazzo. –non osare toccarmi brutto verme schifoso!- "Non dovrei? Ti ho visto sai, che sorridevi come un galletto in pollaio a quella tizia!" non le importava di stare dicendo una stupidaggine dopo l’altra, era accecata dalla rabbia, il cervello ostruito dalla tristezza. Kazushi dal canto suo era sbigottito."Cosa?" esclama "Non posso sorridere alla gente?" "Tu non sorridi mai a nessuno!" "Ma Natsuko! Posso spiegare!" anche lui stava sparando gaffe in stile mitra. "Spiega! Sono tutta orecchie!" Hasegawa sospirò, poi cominciò:"Lei fa parte del comitato dei tifosi. Ed è una mia fan." "ECCO, LO VEDI?" strillò Natsuko, mettendosi le mani tra i capelli [^___^’’’ ND Ay] "Ma scusa, come potevo non sorridere con tutti i complimenti che mi facev…ops!" si accorse troppo tardi di aver detto una immensa stupidaggine. Lo schiaffone che gli stampò Natsuko sulla guancia glielo fecero capire in men che non si dica. "Ti odio!" disse la ragazza prima di andare via a passo veloce.

 

Passò qualche giorno dal litigio tra i due. Natsuko non aveva la minima intenzione di parlare con Hasegawa, e Hasegawa non trovava il coraggio di giustificarsi con Natsuko, anche se non capiva bene perché si fosse arrabbiata così tanto.

Un giorno Natsuko, che si era rifugiata sul tetto della scuola durante la pausa pranzo (con Shizumi era tutto a posto. Tutto si perdona ad una ragazza innamorata affranta!), sentì qualcuno che si avvicinò da dietro. "Natsuko" disse questi. Era un ragazzo. La ragazza si voltò, vedendo l’ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere in quel momento: Fujima. "Ciao, Fujima… che ci fai qui?" chiese Natsuko. "Volevo parlarti…" dice l’allenatore dello Shoyo, sedendosi accanto alla ragazza. Guarda davanti a sé, sul panorama di Kanagawa. Poi, senza staccare gli occhi da quello che stava guardando, Fujima dice:"In questi giorni Kazushi è davvero giù. Si vede che c’era qualcosa che non va. Gli ho detto che con me poteva confidarsi, e lui mi ha raccontato di come stanno le cose. Sono qui per dirti quello che lui non ha il coraggio di dire. Lui non intendeva farti soffrire!" si voltò verso Natsuko mentre disse queste parole "Voleva solo essere gentile con quella ragazza. Probabilmente non lo sai, ma la tifoseria qui fa davvero molto per noi della squadra! Ci incoraggia e ci sostiene in ogni momento, e quella ragazza è una delle nostre più grandi sostenitrici." Natsuko ormai è sull’orlo delle lacrime [questa storia sta degenerando sul drammatico! Vabbè…possono essere belle anche le strappalacrime (per la tristezza di avere autrici del genere in questo triste mondo malato) ND Ay] e dice:"Anche io. Voglio molto bene a Kazushi. Ma a me non sorride mai!", e tra i singhiozzi abbraccia piano Fujima, che le mette una mano sulla schiena. Il ragazzo dice:"Lo ami tanto, non è così?" Natsuko sente che di Fujima ci si può fidare [e…tanto la frittata è fatta! ND Ay] ed annuisce.

Dopo qualche secondo si sente un boato [poi c’è il rombo del tuono, che tremendo frastuono, ma in un attimo silenzio c’è! ^___^’ ND Ay]:"Maledetto bastardo!" e un pugno butta Fujima a terra, che fa in tempo a mollare Natsuko per non trascinarla a terra con sé. Natsuko alza la testa e vede un furibondo Hasegawa con i pugni serrati. "Kazushi!" esclama. Sente anche odore di guai! Hasegawa infatti non la bada nemmeno di striscio: solleva Fujima da terra afferrandolo per il collo della giacca, ringhiando:"Brutto stronzo! Non ti bastano tutte quelle che ai piedi! Adesso cerchi anche Natsuko? Sempre a fare il cascamorto, sicuro del tuo aspetto! E io che vado anche a fidarmi di te!" con forza lo butta a terra, per poi aggiungere:" Mi fai davvero schifo, Fujima!". Hasegawa si volta verso Natsuko, che si era alzata in piedi e fissava il numero 6 con occhi imploranti. "Non mi pare che tu ci stia male quanto ci sto male io. Grazie tante, Mokichi." E se ne va. Natsuko resta immobile, non sa proprio cosa dire. Fujima la sveglia dal suo torpore gridando:"Che fai! Seguilo!". Natsuko annuisce nervosamente, e corre nella direzione in cui è andato Hasegawa. "Kazushi! Kazushi!" chiama, sperando che a questo richiamo il ragazzo si fermi. Girò un angolo, e si trovò davanti proprio Hasegawa, che la guardava confaccia inespressiva. "Che vuoi." Sbottò. "Fujima mi ha detto quanto ci sei stato male! Io ero disperata! Volevo che tu rivolgessi anche a me sorrisi del genere, ero triste… Non serviva che lo aggredissi. Mi stava solo dicendo come stanno le cose. Cercava solo di sollevarmi un po’ il morale". Stavolta è Kazushi che non sa che dire. Si aspettava che Natsuko se ne andasse, ma lei rimase lì a guardarlo negli occhi. "Oh…Natsuko, scusami, ti prego! Sono stato un perfetto idiota! Potrai mai perdonarmi?" esclamò Hasegawa, abbracciandola forte. Lei sollevò lo sguardo, dicendo:"Non c’è problema!". Si sentiva esplodere dalla gioia di stare tra le braccia del suo amato Kazushi, era una sensazione magnifica. Hasegawa si staccò dalla ragazza, e le disse:"Ti va se ti accompagno a casa, Natsuko?" lei sorride radiosa:"Certo!" "Bene" dice lui. E sorride. Un sorriso sincero, che oscurava quello che aveva rivolto alla ragazza qualche giorno prima. –com’è bello quando sorride!- pensò Natsuko, sentendosi leggera come l’aria.

"Sono felice che tutto si sia sistemato. Non mi piace vederti arrabbiata o triste. Non ti avevo mai visto in quello stato!" disse Hasegawa lungo il tragitto. "Credimi, è meglio così." "Questo è ovvio!" sorrise il ragazzo a quel commento di Natsuko. "Stai sorridendo sempre più spesso! Sono contenta!" dice Natsuko, sorridendo smagliante. "Anche io. Ed è tutto merito tuo, Natsuko!".

Inizia a piovigginare. I due ragazzi si bloccano. "Hai un ombrello?" chiede Natsuko. "No, e nemmeno la tettoia della scuola!" disse Kazushi facendo ridacchiare la ragazza. "Vabbè, non fa nulla. Sono solo due gocce!" esclama Natsuko, allungando il passo. Hasegawa però resta fermo. "Che c’è?" chiede Natsuko guardandolo. Lui riprende a camminare a testa bassa, dicendo: "Natsuko…" "Si? Dimmi!" insiste lei. Lui alza il viso, mostrando uno sguardo dolcissimo che mai Natsuko aveva visto sul volto di qualcuno, e dice:"Ogni volta che stiamo così bene insieme piove. Che sia destino?" "Come de…" ma Natsuko non riesce a continuare: Hasegawa l’aveva attirata a sé, e la stava baciando. "uh…" mormorò la ragazza sulle labbra di lui, che si staccò immediatamente e disse:"Scusami! Non avrei dovuto farlo!" Natsuko invece lo guardò sognante, e disse:"Fa pure!" e questa volta fu lei che lo baciò, ma non il bacio leggero che le aveva dato Kazushi qualche secondo prima, ma un bacio lungo e appassionato, che sembrava non avesse in programma di finire.

 

"Sei arrivata!" esclamò Shizumi a Natsuko. Erano passate un paio di settimane da quando quest’ultima e Hasegawa si erano messi insieme. Quel giorno c’era la partita contro lo Shohoku, e Natsuko e l’amica erano tra la tifoseria. "Scusa il ritardo! Sono già entrati i ragazzi? Volevo salutare Kazushi ed augurargli buona fortuna prima della partita!" ansimò Natsuko, stremata per la corse folle fatta da casa sua alla palestra in meno di cinque minuti. "Fai bene! Lo Shohoku quest’anno è una bella rognetta! Forza corri, che sono negli spogliatoi da una decina di minuti!" sorrise Shizumi. In quei giorni stava uscendo con Fujima, ed era la creatura più felice del mondo. Natsuko sorrise e scese le scale degli spalti, fino a scendere agli spogliatoi. Camminò lungo il corridoio [scusate. Io ho la fissa dei corridoi, li adopero in tutte le mie ffc! ND Ay], cercando con lo sguardo Hasegawa. Ad un certo punto sentì la sua voce, proveniva dal bagno degli uomini, quindi non entrò, preferì aspettare fuori. Ad un certo punto Kazushi uscì, insieme a due compagni di squadra. "Ciao Nacchan! Sei venuta a fare il tifo per me?" esclamò felice Hasegawa vedendo la ragazza lì accanto. "Non fare il megalomane, Kacchan! Faccio il tifo per tutti!". Camminavano accanto, con davanti gli altri due compagni. "Eh, grazie, Mokichi! Anche a noi serve un po’ di sostegno!" fece con voce finto melodrammatica Nagano, il primo della fila. "Che scemo!" ridacchiò Natsuko, raggiungendolo e dandogli un buffetto sulla testa. "Occhio, che Hasegawa diventa geloso!" scherza Hanagata. Kazushi arrossì e guardò di lato, con la faccia da indifferente:"Non è vero!". Ridendo, i quattro ragazzi sparirono dietro l’angolo.

"Cosa ti succede Kazushi! Mi sembri un po’ teso…C’è qualcosa che non va? Vuoi delle vitamine?" chiese Natsuko tirando fuori un tubetto di pasticche dalla sua borsa [chiamiamo l’antidoping! ND Ay] "No, no! Sto solo pensando…" rispose il suo ragazzo, pensieroso. "Dimmi tutto!" sbottò Natsuko. Hasegawa sospirò e cedette:"Vedi, nello Shohoku c’è Mitsui…Ci ho già giocato contro alle medie, e al tempo nessuno poteva fermarlo, era una macchina da punti! Sembrava avesse una catapulta al posto delle braccia. Ma è stato assente dal gioco per molto tempo, non è più brillante come un tempo. Sono sicuro che non gli farò fare più di 5 punti [l’ ho adorato quando ha detto così nell’anime ^.^ ND Ay]!" Natsuko non capiva:"E di che ti preoccupi Ò_ò ?" Hasegawa sbuffò e fece un veloce sorrisino:"Non lo so." Natsuko sospirò, e disse:"Kazushi, non devi essere così cattivo! Tutti conoscono la sua storia, ha vissuto un’esperienza difficile!" Ma Hasegawa la interruppe:"Natsuko, non puoi capire! Alle medie mi ha umiliato! Al tempo giocavo poco meglio di una scarpa vecchia, e lui non faceva che sfottermi! Voglio fargli pagare tutto quello che ha fatto!" "Ma…" Hasegawa però continuava imperterrito:"Anni dopo l’ ho incontrato per strada. Aveva i capelli lunghi e stava con quei bastardelli dei suoi compari. Ho fatto per salutarlo ma lui è stato solo capace di insultarmi. E allora, Mitsui, sai che ti dico?" e dette un calcio alla parete. I compagni di squadra lo guardarono, distolti dai loro pensieri, e ghignarono dicendo:"Ehi, Kazu! Un valium no?". Kazushi li ignorò. "Non sapevo ci tenessi tanto all’educazione!" sorride sotto i baffi Natsuko. Hasegawa arrossisce:"Non è questo il punto!!!" "Ok, ok. Fa come credi sia giusto. Tu sei molto bravo e sono sicuro che gli darai filo da torcere. Ora vai e stendili!" Natsuko sorride e lo bacia. Hasegawa risponde al bacio, ed una volta finito, alza un po’ il pugno e dice:"Lo faccio alla flambé!"

"Sono grandi! Ora che è entrato in campo Fujima poi! Sono inarrestabili!!!" ululava Shizumi, con indosso la maglia verde dei tifosi Shoyo, con due bottiglie di plastica vuote in mano, che sbatteva da tutte le parti mentre urlava:"FATELI NERI!" Natsuko si sentiva davvero a suo agio lì in mezzo:"Adoro fare il tifo! Dovrei fare la cheerleader!" Shizumi la guardò orripilata, dicendo:"Non sia mai! Non vorrai diventare come quelle creature non definite lì?" dice puntando la bottiglia contro tre ragazze, sul lato dei tifosi Shohoku, vestite di rosa, con tanto di pon-pon e che urlavano:"Rukawa! Sfondalo! Facci godere!". Natsuko appena levò lo sguardo da loro disse:"Per carità! Ma quel Rukawa, mi fa ribrezzo!" Shizumi ghignò:"A chi lo dici! Ed ora basta chiacchierare come delle galline d’acqua! Siamo qui con indosso queste sacre maglie verdi per fare il tifo…" Natsuko completò esclamando:"E tifo faremo!". Le due amiche si unirono alla folla scatenata che urlava:" SHOYO! SHOYO!"

Purtroppo la partita non finì come i tifosi verdi speravano. Lo Shoyo perse di due punti. Se magari Fujima avesse giocato già dal primo tempo… [ora mi citeranno per diritti d’autore ^_^’ ND Ay]. "Non è stato un gran distacco però." Commentò Natsuko, cercando di sdrammatizzare. Per poco Shizumi non la strangolò:"Ma hanno perso! Lo Shoyo non andrà ai Trials di Kanagawa, quindi addio ai campionati nazionali! E per Fujima era l’ultimo anno, l’ultima possibilità. Se negli anni precedenti non ci fosse stato il Kainan…" "Ma non capisci Shizumi? I ragazzi sono stati favolosi! E questo distacco di un solo canestro dimostra quanto sono forti! Mi spiace solo per Kazushi che non è riuscito a prendersi la rivincita su Mitsui…"

Natsuko e Shizumi raggiunsero i ragazzi negli spogliatoi. Attesero fuori anche se sarebbero entrare più che volentieri [maniachette… ND Ay]. Quando la squadra uscì, con morale decisamente a terra e i volti rigati dalle lacrime, le due ragazze cercarono di tirarli su di morale come meglio potevano. "Siete stati grandi lo stesso! Tutti sanno quanto siete valorosi!" "Se quel babbuino con la parrucca [Hana. ND Ay] non ti avesse spaccato gli occhiali, Hanagata, avreste vinto!". Ma non servì a molto. Natsuko si avvicinò ad Hasegawa, che era accasciato sulla parete, con la pancia sul muro e la faccia voltata. Lo abbracciò piano, come se lui fosse talmente stremato che solo a sfiorarlo si sarebbe sgretolato come creta vecchia. "Kazushi…mi dispiace tantissimo…" mormorò. Lui si voltò e ricambiò l’abbraccio, dicendo:"Non deve dispiacerti. Sono io che ho giocato male. Mitsui è ancora più bravo di me." Natsuko lo guardò in viso:"Non è assolutamente vero! Eri solo stanco!" Lui appoggiò il viso sulla sua testa:"Ero letteralmente a pezzi! Solo i vestiti che avevo indosso mi tenevano insieme." Natsuko rise, dicendo:"Non essere triste. Vincerai i campionati universitari l’anno prossimo." Kazushi restò pensieroso un attimo, poi sorrise alla ragazza:"Hai ragione. Non ci avevo pensato! Sei sempre la cosa che riesce a consolarmi meglio!" aggiunse prima di baciarla.

"Eh, eh… A quanto pare Natsuko ha fatto svanire come nulla la malinconia di Hasegawa. Bella storia…" disse fra sé Shizumi [guardona! ND Ay]. All’improvviso i suoi pensieri vennero interrotti da un braccio che si avvolgeva intorno alle sue spalle. "Oh, Fujima! Sei triste anche tu?" dice Shizumi al ragazzo. "Come non esserlo. Guarda Hasegawa. Lui almeno ha qualcuno che lo consola…" aveva una faccia davvero sconsolata. –se vuoi ti consolo io! Starei a baciarti per giorni!- pensò Shizumi, ma si guardò bene dal dirlo. Fujima alzò lo sguardo deciso, aveva uno strano lampo battagliero in volto. "Shizumi?" "Siiiii?" "ceneresti con me stasera? Era da tanto che volevo parlarti, e penso sia giunto il momento…" e sempre tenendola sottobraccio, la conduce all’uscita della palestra.

Fine!

Aya: Bè? Che ve ne è parso? Sicuramente meglio di "Guardo solo te", no? Del resto, quella era la mia prima ffc "seria"…Questa è stata in un momento di ispirazione! L’ ho iniziata ieri sera. Oggi è venerdì 31 agosto, sono le 23.25 e ho appena finito la mia "Canestro al cuore", e sono stata piuttosto soddisfatta del mio lavoro. Nella mia precedente ffc avevo tergiversato un po’ troppo, questa è decisamente più pulita e lineare. Spero piaccia anche a voi! E spero non consideriate la mia Natsuko una piagnona! Sennò dovrei rivedere i miei metodi di descrivere i momenti tristi…

Bene, ora vi saluto, vi auguro una buonanotte anche se non so se quando avrete finito di leggere questa ffc sarà sera, e vi do appuntamento alla mia prossima creazione!

Ryota: hai finito di chiacchierare? Smettila, che tuo padre lì in cucina ti spella viva!

Aya: proteggimi tu *_*! Mio amore!

Ryota: te lo sogni! Ti saluto!

Aya: ma…ma…ma! Ouf… anche i personaggi di fumetti mi rifiutano…Ok, ascolto il mio tesoruccio, e vado a letto (anche perché mi sta venendo la sciatica a stare qui abbobbolata sulla tastiera!)

Facciamola finita!

Ciaooo!