~Guardo solo te~
by Ayako
Capitolo 11: a cuor leggero
"Ehm…sono in ritardo?". È questo che disse. -Che diavolo ci fa qui a quest’ora?- si chiese Ryota, perplesso. Ad ogni modo, Hiroko uscì col resto della squadra. –sembra molto dispiaciuta per essere arrivata tardi…probabilmente, anzi, di sicuro questa storia ha qualcosa a che fare con Kogure!- . Una volta fuori, si fermò davanti alla ringhiera, dove stava ancorato la Vespa [si, mi pare che abbia si lo scooter! Ho un’immagine dove ci sono lui e Ayako in sella ad una Vespa rossa con scritto RYOTA, penso sia sua, no? N.D. Ay], ed iniziò trafficare con il lucchetto. Quando però si sentì qualcuno dietro, di fermò e guardò dietro di se. "Aya! Che fai…mi aspetti, per caso?" chiese speranzoso. "Bè…a dire il vero volevo parlarti…" rispose lei, abbassando lo sguardo.
-Diavolo! Diavolaccio! Hanno già finito! Che tragedia! E cosa racconto domani a Kogure? No, non devo preoccuparmi, probabilmente gli avrà detto tutto Mitsui…- pensò Hiroko. Si era fermata, appoggiata al muro della palestra, e lì sfogò la sua disperazione. –Kogure mi aveva chiesto un favore e io ho tradito la sua fiducia! Che stupida che sono! Adesso non si fiderà più di me!- [miiiii quante stooooorie! C’era traffico, ti stavano per fregare il mezzo di locomozione, e tu stai lì a darti la colpa? N.D. Ay] Ma quando guardò l’orologio, si sentì rizzare I capelli in testa per tutta la loro venerabile lunghezza [che frase cretiiiiina… N.D. Ay]: erano le sette! Doveva andare a casa! –dove ho messo la borsa della spesa? Ah, che scema…ce l’ ho in mano. Beeestia che giornata!- pensò mestamente, e si avviò oltre il cancello. Ma quando sentì delle voci, che riconobbe per quelle di Ryota ed Ayako, si fermò prima di uscire (non voleva rovinare quest’occasione a Ryota), e si nascose dietro alla siepe che stava addosso alla ringhiera [curiosona! Non si fa! N.D. Ay]. Frugò con le dita nella siepe, per crearsi un piccolo carco e "spiare" attraverso I buchi della ringhiera. [non sto spiando! Sto solo allargando i miei orizzonti! N.D. Hiroko - se, se! Raccontala, Hiro-chan! N.D. Ay] E li vide.
"Mi vuoi dire qualcosa, Aya?" "Si… ecco, innanzitutto volevo ringraziarti ancora per avermi difeso quel giorno della rissa… ti sei anche cacciato nei guai…" "Non è vero! E poi, l’ ho fatto volentieri! Quel verme non doveva nemmeno toccarti!" Ayako sorrise con una faccia commossa:"Grazie…proprio per questo sono qui per parlarti… tu sei sempre al mio fianco, pronto a proteggermi… " "Si lo so, sono un po’ troppo insistente, ma che vuoi farci: per me sei tutto!" "Ryota…" "Finché non mi cacci di brutto, io ti starò sempre accanto!". Senza nemmeno accorgersene, Ayako si ritrovò che abbracciava stretta Ryota. Lui sulle prime rimase sconvolto, ma poi la strinse a sua volta. Esitante, mormorò:"C’è qualcosa di particolare che mi devi dire?". Ayako alzò il viso, e guardò Ryota negli occhi, e lui fece altrettanto. Ayako mormorò:"Hai presente una ragazza molto stupida, che per due anni ha ignorato la corte del migliore ragazzo che potesse desiderare?…" "…si…?" "Questa ragazza ha capito di aver sbagliato, e vorrebbe…un’altra opportunità. Questo ragazzo gliela vuole concedere?" –ma di chi sta parlando?- si chiese Ryota ma di te, pezzo d’imbecille! gli disse una vocina.
Ayako intanto lo guardava dolcemente. Ryota mormorò a sua volta: "Non serve nemmeno che lo chieda. Questo ragazzo per lei ci sarà sempre…" "…Ryota!" Ayako andò avanti e lo baciò. Ryota, sempre più convinto di essere stato miracolato, la strinse a se, sempre baciandola. Dopo il tempo che sembrò un’eternità, si staccarono, e si guardarono negli occhi. "Mi dispiace…" mormorò Ayako. "E di che?" "Di non essermi accorta prima dei miei sentimenti" "Io ero sempre lì per te. Ci sarò per sempre, anche quando non mi amerai più" "Ah, questo non credo succederà" ridacchiò Ayako prima di baciarlo nuovamente. "perché?" chiese Ryota (stavano naso contro naso, praticamente si parlavano in faccia [una conversazione faccia a faccia! BWAHAHAHAHAHA! N.D. Ay – ma perché abbiamo un’autrice così cretina? N.D. lettore]) "Perché…-un altro bacio- il vero amore è per sempre. L’unico che può cambiare idea qui sei tu" "Ah, questo mai!- la baciò nuovamente- Stanne certa." "lo spero tanto" ennesimo bacio, ma stavolta sembravano non avere la minima intenzione di staccarsi.
Hiroko intanto era entrata nel panico -oh, dio! Sta a vedere che mi tengono bloccata qui tutta la notte! Devo andare a casa, io! Se esco adesso, capiranno che ho visto tutto! Ci sono, andrò dietro e cercherò di scavalcare la ringhiera!- Afferrò la borsa della spesa e si diresse in punta di piedi dietro la palestra. Arrivata, vide che era impossibile scavalcare la ringhiera dato che era rivestita da una selva selvaggia (siepi) e tornò davanti al cancello. Niente da fare, decise che sarebbe uscita da lì, cercando di non farsi notare.
Guardò i due piccioncini: stavano sul lato destro (visto da dentro) del cancello, quindi Hiroko doveva uscire attaccata alla parte sinistra. Si incollò praticamente alla siepe, e strisciò di lato fino ad essere fuori. Ryota ed Ayako intanto si facevano ancora "i fatti loro". Continuò a strisciare, fino a che girò l’angolo ed uscì dalla loro portata. Una volta qui fece un sospiro di sollievo, recuperò la bici (che per fortuna aveva messo dietro l’angolo [ma guarda un po’ i casi della vita! N.D. Ay]) e partì.
Mentre correva come una matta verso casa, era strafelice per Ryota. –complimenti, Ryochan! Dopo tante peripezie, ce l’ hai fatta a conquistare la tua adorata Ayako! Immagino come sarai felice, e domani a scuola sarai felice come un bambino e…chissà se Ryota ed Ayako diranno la faccenda alla classe o no? Ryota sono certa che metterebbe i cartelloni per strada, ma Ayako mi sembra più riservata! Uhm…staremo a vedere!- e si fermò davanti a casa sua.
Finito di cenare, si chiese se era il caso di raccontare la cosa a Nakano. Decise di si, dopotutto era la sua migliore amica e da sempre condividevano segreti…e pettegolezzi! [oh, oh! che cattive! N.D. Ay]
"Pronto?" rispose la voce familiare della signora Kokoyama.
"Signora Kokoyama? Sono Hiroko, c’è Nakano?"
"Si, te la passo subito"
Silenzio.
"Hiroko? Ciao!"
"Ciao Nakano! Tutto bene?"
"Si, ma…"
"Volevi dirmi qualcosa?"
"Ecco, appunto. Sapessi cos’ ho visto oggi!"
"Uh? Dimmi, dimmi!"
"Bè, non sono andata a trovare Kogure, sono andata in missione per lui a vedere glia allenamenti!"
"Ed insomma…?"
"Insomma, sono arrivata in ritardo mostruoso, perché c’era traffico e due al parcheggio del supermercato hanno tentato di fregarmi la bici…"
"No! E tu?"
"Mi ha soccorso Mitsui, che stava andando a trovare Kogure. Se non ci fosse stato lui…"
"Che fortuna…insomma, è questo che volevi dirmi?"
"No! E pazienta santo cielo!"
"Scusa"
"Dunque…sono arrivata tardi, mentre gli altri uscivano dalla palestra. Mi sono trattenuta un attimo a frignare e ad autocompatirmirmi…"
"Come tuo solito…"
"E quando uscivo, ho sentito che davanti alla scuola c’erano due persone che parlavano."
"E chi erano?"
"Ayako e Miyagi! Mi pareva infatti di conoscerle quelle voci!"
"Ti pareva? E cristo, le conosci da due anni!"
"Eh…Ma non vuoi sapere cosa dicevano?"
"Dimmi!"
"Bè… Ayako si è dichiarata! Gira e gira, hanno passato mezzo secolo a baciarsi, ed io non avevo il coraggio di uscire per paura che mi vedessero…"
"Ah, ah, ah! Mi farai morire…Le tue solite situazioni, eh?"
"Oh, che posso dirti! Alla fine però sono riuscita a sgattaiolare via!"
"Bene. Tutto a posto anche per loro insomma! Come ti senti?"
"Felice! Felice per Ryota!"
CONTINUA…
Capitolo 12: Felice conclusione
La mattina dopo, Nakano sprizzava curiosità da tutti i pori. Appena vide Hiroko, le zompò addosso e le sussurrò, tutta eccitata:"Bè? Dove sono i piccioncini? Voglio proprio vedere le loro facce!" "Nakano! Sei la solita ficcanaso!" "Senti chi parla! Quella che origlia!" Hiroko sorrise ed arrossì. "Fregata!" rise Nakano, poi aggiunse."Ah! Eccoli!" e fece cenno con la testa verso l’entrata del cortile della scuola. Sembravano i soliti Ayako e Ryota, lei che camminava tranquilla, e lui che le trotterellava dietro sparando battute e facendola ridacchiare.
"Sono bravi attori, eh?" disse ironicamente Nakano. "Credono che nessuno lo noti. Lei di solito non è così confidenziale!" aggiunse Hiroko. "vedremo in classe. Magari ora si stanno preparando il discorso, no?" concluse Nakano. [che pettegole ^_^’’ io non sono da meno! N.D. Ay]
In classe, Ryota era tutto arzillo, ed un suo amico, Masami Katayana, gli chiese:"Ehi, Miyagi! Come mai così felice stamattina?" Ryota lo guardò, indeciso sul da farsi, poi (probabilmente perché aveva promesso ad Ayako di stare zitto) disse:"Oh,oh! Così!" Katayana non sembrava molto convinto, ma fece spallucce e tornò alle sue chiacchiere inutili con Miyagi.
-Accidenti! Ma Ryota non sa contenersi?- si chiese Ayako, alzando un sopracciglio. Non si era accorta di aver passato gli ultimi cinque minuti a guardarlo, e venne braccata da una sua amica, Asuka. "Uah, uah! Ho capito cosa succede!" e sussurrò "Ti sei messa con Miyagi! Hai fatto felice quel povero cristo, finalmente!" Ayako, messa al muro, arrossì e fece:"Oh…bè…ma…io…" "Non serve che ti giustifichi! Tutta la classe si chiedeva solamente quando ti saresti decisa a dirglielo!" "Come?" sibilò Ayako "Come lo sapevate se non lo sapevo nemmeno io?" "Ah, si capiva. Probabilmente anche Miyagi l’aveva capito." "Eh?" "Guarda che non è mica scemo! E poi i tuoi sguardi tradiscono le tue emozioni! Ma- abbassò ancora di più la voce- ti sei davvero innamorata!" "Eh… sai com’è…" sorrise Ayako, arrossendo. Asuka si rimise a sedere, e sorrise compiaciuta. Non si erano accorte però che un altro compagno, Kuwabara, era rimasto rintanato dietro di loro per tutto il tempo, e per loro sfiga era la "spia" della classe [l’origlione, insomma! N.D. Ay]. All’improvviso balzò in piedi, e sghignazzando disse:"Ah, ah! Io lo so cos’ ha Miyagi stamattina! Si è messo con Ayako!". Silenzio pietrificato della classe. Miyagi era rosso. Ayako era blu. Il resto della classe stava a bocca spalancata. "Ma…è così?" chiesero in coro tutti i compagni ai due interessati. "Bè…ecco…" farfugliò Ayako. Ryota era (stranamente, molto stranamente) zitto, ma sorrideva gongolando, ed abbassò la testa. "Uaaaah!" la classe esplose in un boato di complimenti, ed applausi. Pacche sulle spalle, e tutto il resto. Ryota ed Ayako erano in balia degli elementi. "Bè, per una volta che Miyagi tratteneva le proprie emozioni, loro gli rovinano tutto!" mormorò Nakano ad Hiroko.
Una settimana dopo, a Kogure furono levate le bende, e un paio di giorni dopo fu finalmente dimesso. Hiroko naturalmente ne era al corrente, e lo aspettò all’uscita dell’ospedale. Kogure uscì con i suoi genitori, che quando notarono la presenza di Hiroko, dissero:"Ok, Kiminobu. Noi portiamo a casa le valigie. Puoi tornare a casa a piedi?" "Si, non vi preoccupate!" Fu la risposta di Kogure. Una volta che i suoi sparirono all’orizzonte con la macchina, Kogure andò da Hiroko, sorridente.
"Ciao, Kogure!" disse lei. "Hiroko! Come sono felice di vederti! Nel vero senso della parola!" "Come ti senti? Gli occhi come stanno? Non sono un po’…atrofizzati?" "Si, in effetti sono un po’ fuori allenamento. Ma vedo lo stesso…" -ok, Kiminobu. È giunto il momento-. "Vedi cosa?" chiese Hiroko. "…vedo lo stesso quanto sei bella. Ancora di più di prima." "Ah, grazie" Hiroko arrossì e sorrise. "Hiroko…?" "Si?" Kogure nemmeno ci pensò: si sporse in avanti, la prese tra le braccia e la baciò. Hiroko si sentì perdere, cullare tra le braccia del ragazzo dei suoi sogni, che non parevano più tanto irrealizzabili. Ma poi lui si staccò, arrossì e farfugliò:"Scusami…perdonami ti prego…non so cosa mi è preso…è che…avrai capito che sono…innamorato di te. Ma sono sicuro che non mi contraccambi…ti prego, restiamo amici come prima!" –cosa? Ma perché dici così?- Hiroko si sentì precipitare. Lo abbracciò forte, e disse:"Io non voglio essere tua amica!" "…no…?" "No! Voglio essere la tua ragazza!Sempre che tu lo voglia!" "Ma certo…". E si baciarono nuovamente, un bacio lungo e dolcissimo, dopo tanti dubbi e tante frustrazioni. [congratulazioni!!! Clapclapclapclap!N.D. Ay]
Il giorno dopo, a scuola, Hiroko camminava ad un metro da terra, inseguita dall’inseparabile Nakano. "Mi dici che succede?" ripeté Nakano, esasperata. "Che vuoi che succeda, Naka-chan? Sono felicissima!"" l’avevo capito anche io, questo! Ma perché sei felice?" "Bè…ieri…Kogure è stato dimesso…e…così, qualche discorso, e ci siamo messi insieme!" "Ah!- Nakano ebbe gli occhi lucidi, e tirò su col naso- come sono felice! Il primo bacio della mia amica!" "Eh…" "E oggi non c’è a scuola?" "No, torna tra un paio di giorni, deve ancora rimettersi bene, deve allenare gli occhi, che sono ancora un po’ immattoniti. Sai, sono due settimane che non vede niente…" "Comprensibile. Ma vieni, qui, fatti abbracciare!" esclamò Nakano, quasi piangendo per la commozione [fa tanto la dura, ma in realtà si commuove con nulla! N.D. Ay]. Si abbracciarono e risero. Ma all’improvviso suonò la campanella, e furono costrette a rientrare in classe.
"...e così avevamo ragione, allora! Eh, ne ero sicuro!" disse Mitsui, in palestra quel pomeriggio. Hiroko era andata ad assistere agli allenamenti, poiché Kogure quel giorno aveva parenti in casa per trovarlo eccetera, eccetera, quindi non era il caso di andare a casa sua. Prima di iniziare, tutti notarono la sua felicità, e Hanamichi sparò una domandona:"Ti sei messa con Kogure, deduco!". Eh, eh, l’avevano già capito. Nakano (presente anche lei), si lasciò trasportare dall’emozione e confermò tutto, raccontando la storia a grandi linee (meglio non trascendere, pensava).
Haruko abbracciò Hiroko, ridendo:"Oh, come sono felice per te! Tante piaghe d’amore sono state chiuse!" riferendosi anche a Ryota ed Ayako, che in quel momento stavano abbracciati, ad ascoltare i discorsi. Akagi disse:"Complimenti, Hiroko. Se la prima che riesce a far innamorare Kogure!" "Si, davvero?" chiese Hiroko incredula. "Eh, si. È sempre stato diffidente nei confronti dell’amore, lui!" concluse Mitsui, sogghignando. "E tu, Rukawa? Non dici niente?" disse Hanamichi, appioppando una gomitata nelle costole ad un Rukawa mezzo addormentato in piedi accanto a lui. "Uh…ehr…Congratulazioni!" disse una volta svegliato. "Grazie" disse Hiroko.
FINE!!!
Bè, che ve ne è parso della mia storia? Spero vi sia piaciuta, perché ci ho messo tutta me stessa a scriverla. È la prima fanfic che concludo, e sono molto soddisfatta!
Aya