~Guardo solo te~

by Ayako

 

Capitolo 5: Bacio alla pizza

"…ed ecco tutto." "Bè? Tutto qui?" chiese Nakano, sconcertata. Stava parlando al telefono con Hiroko, che le raccontò del pomeriggio del giorno prima, durante la favolosa nevicata. "Si! Cosa ti aspettavi?" "Uhm…però, se ho ben capito, non sei più tanto interessata a Ryota…" "Eh…già…" "Eh, il buon Kiminobu ha fatto centro! Devo fargli i complimenti per averti fatto dimenticare Ryota!" "Noo! Non farlo! Lui non sa niente e non voglio che lo sappia!" "Ma non fare la scema! Quando l’ hai preso per mano, lui è rimasto fermo lì, anzi l’ ha stretta ulteriormente!" "Eh, bella roba! Comunque lascia stare! Ci penso io!" "Ehe! Mi fido di te, ok? "Si! Ciao." e riattaccò. "Uff!" e si lasciò cadere si schiena sul letto.

Pensò: - Kogure… come hai fatto a farmi completamente dimenticare Ryota, non lo so, ma…l’ hai fatto molto bene! Mi hai fulminata! Stregata! Resa inerme sotto al tua volontà! Bè, non esageriamo…Ma sei fantastico…- ed abbracciò forte forte il cuscino, girandosi di fianco sul letto.

Un giorno dopo…"Hanamichi! Hanamichi! HANAMICHI! Smettila ti scongiuro! Basta parlare del brivido che hai provato, delle tue ginocchia di ricotta, dello sbaffo di pomodoro e del suo tocco leggero sulla tua vita! È LA MILLESIMA VOLTA ACCIDENTACCIO!" strillò Ryota, esasperato. E poi si mise a bere la sua cioccolata. "Ah, ma come faccio, Ryo-chan? Lei era così bella! Tutto in questo bar mi ricorda lei! Le tazze, i bicchieri, ed in particolar modo le salviette…" "AAAAARGH! BASTA HANAMICHI O TI FACCIO INGOIARE LA ZUCCHERIERA!" e tutto il bar si voltò verso un esasperato Ryota, che arrossì e disse:"Pardon!" Hanamichi fece un sorriso a sessantaquattro denti e disse:"Haruko è la mia ragazzaaaa!" "Ma va? Non l’avevo capito! Ma come è successo?" disse ironicamente Ryota, mescolando la cioccolata. "Te lo spiego: eravamo in pizzeria…" "La mia era una domanda sarcastica, pezzo d’imbecille!" "Ah, guarda!" esclamò Hanamichi. "Non mostrarmi un portaombrelli che ti ricorda Haruko o ti mangio vivo!" "Noo! Girati, stupido! Guarda chi c’è!" Ryota si voltò, poi disse:"Bè?" "Non vedi! C’è Kogure con una delle tue compagne di classe!" "Ah! È la Kanzaki! Ma che ci fa con Kogure?" "Ci esce insieme, no? Kogure con le ragazze…chi l’avrebbe detto…" "Non credere di essere meglio di lui! Anzi, tra te e lui io andrei da lui di corsa!" "Oh, no! Ryochan, mi stai diventando gay?" in tutta risposta Ryota gli sfondò la zuccheriera in testa. "Non ci vedono. Sono molto impegnati, a quanto pare…" mormorò Ryota, pensoso "Ma tu vuoi che tutti ti vedano sempre? E datti pace!" esclamò Hanamichi, e si guadagnò un’occhiata sbieca di Ryota, che sbottò:"Senti da che pulpito…"

"Oh, guarda lì chi c’è, Hiroko!" disse Kogure, versandosi un cucchiaino di zucchero nel caffè. "Chi?" Hiroko si voltò, guardandosi in giro per cercare qualcuno di sua conoscenza. Vide subito una specie di faro dai capelli rossi alto quasi due metri, e vicino a lui Ryota. "Uh! Sono Miyagi e Sakuragi!" "Loro. Chissà se ci hanno visto…bah, chi se ne importa" e bevve un sorso del suo caffè. "Guarda Sakuragi…sembra davvero contento. Chissà cosa gli è successo" "Sakuragi è sempre contento! È convinto di essere il miglior rimbalzista della prefettura…" "Non è vero?" "Si, ma non bisognerebbe ostentare la propria bravura" Hiroko lo guardò sorpresa:"Se fosti un campione non ci terresti a farlo sapere in giro?" Kogure alzò lo sguardo dalla sua tazza, e disse sorridendo:"Se fossi un campione non credi che sarebbero gli altri i primi ad accorgersene? Noi lo sapevamo dall’inizio, che era dotato, ma non certamente un campione già da subito! Lui invece dal primo giorno diceva di essere il migliore…-rise- avresti dovuto vedere che buffo!" Hiroko sorrise:"me lo immagino! Mi sembra un tipo molto… vistoso… ed esibizionista! Ed effervescente!" Kogure alzò il pollice e fece occhiolino: "Centro!"

Intanto, Haruko raccontava per telefono alla sua amica Matsui della volta con Hanamichi.

"Haruko, non ci posso credere! E Rukawa?"

"Ma che si spari, anche Rukawa! Mi sono finalmente accorta di essere innamorata di Hanamichi e queste sono le tue congratulazioni?"

"Hai ragione, scusa. Sono molto felice per te!"

"Così va meglio" rise Haruko.

"Ce n’è voluto di tempo, però…"

"Cosa?"

"Bè, prima di quel bacio, tutta la scuola tranne te sapeva che Hanamichi ti moriva dietro. E tu? Da quando hai scoperto i tuoi sentimenti?"

"Gli piacevo già?! E nessuno mi dice niente?"

"Eh…ma rispondi alla mia domanda!"

"Quando ho sentito sentimenti per Hanamichi, intendi? Bè, quando ha avvicinato così il suo viso al mio, ho sentito una scarica elettrica…

"Scarica elettrica?"

"Si fa per dire, scema! …una scarica che mi ha attraversata tutta. Ho sentito Hanamichi vicino a me, l’odore, il respiro, e mi sono accorta che provavo una fortissima attrazione. E così, d’impulso l’ ho baciato."

"Snif… Haruko, sono così felice che tu abbia trovato l’amore che cercavi…"

"Dai Matsui, non scherzare!"

"Hai sentito di Sakuragi e Haruko?" chiese Kogure il giorno dopo, mentre lui ed Hiroko passeggiavano per il centro. "Haruko? La sorella di Akagi, vero? La moretta del primo anno?" "Si, lei. Da aspettarselo? Boh. Lui ne era innamorato da tempo, ma lei se ne è accorta solo dopo. Prima era cotta di Rukawa" "Rukawa…quello carino, sempre mezzo addormentato…" "…e molto bravo. Si lui! Vedo che ti ricordi facilmente i nomi!" Hiroko sorrise dolcemente:"Beh, anche io sono brava in qualcosa!" "Non dire così! Sei eccellente!" ma quando Hiroko arrossì, si rese conto di aver parlato troppo, arrossì e disse:"Bè…intendevo…" meno male che Hiroko arrivò in soccorso:"Ho capito! Grazie!" e sorrise. –meno male…- pensò Kogure –devo stare attento prima di parlare, accidenti a me! Se sapesse quello che provo non mi vorrà più vedere…-

CONTINUA…

 

Capitolo 6: Cattive abitudini

Mentre Kogure ed Hiroko passeggiavano il centro come loro solito, Hanamichi e Ryota stavano bighellonando in una zona indefinita del centro della città, tutti imbacuccati di cappotti e berretti, perché ormai era periodo natalizio, le strade erano luminosamente addobbate con luci e festoni, e nei negozi c’erano le offerte e quindi un casino incredibile. "UUUUH! Ryota! È il 1 dicembre, [vi pare strano che il primo dicembre sia già tutto addobbato? Succede ovunque…N.D. Ay] Periodo natalizio! Tu cosa chiederai?" "uhm…come vorrei che Babbo natale mi portasse Aya… ma non si può, quindi opterò per… un canestro nuovo da mettere sulla porta del garage! Il mio è tutto scassato!" "E per forza! Hai la mania di appenderti a quel povero oggetto dopo un canestro!" "Ma è l’euforia del momento!" tentò di giustificarsi Ryota. "Bè, devo fare le compere natalizie! Mi accompagni" "Certo! Devo farle anche io! Andiamo in quel nuovo ipermercato della prima strada?" "Oh! Dove io ed Haruko ci siamo messi insieme! Ok, per me sarà come un museo!" "Urgh… comunque, dobbiamo scarpinare un bel po’ dato che è piuttosto lontano da qui…" "Ed invece no, Ryochan! Dimentichi che il tuo amico qui presente sia un genio…" "Oh, si…che sbadato!" esclamò ironicamente Ryota. Hanamichi continuò imperterrito:"…e conosce una via breve! Un vicoletto che taglia metà strada! È qui vicino, seguimi!" e trotterellò via. Ryota lo seguì trotterellando [ma perché? Se non lo so io che lo scrivo…^_^’… N.D. Ay]. Si fermarono davanti ad uno stretto vicolo semibuio, zeppo di bidoni e spazzatura varia. "Dei, è questa la via!" disse Hanamichi, facendo segno di seguirlo. "Cheeeee? Qui? Ma pensavo fosse una strada frequentata!" "ti avevo detto che era un vicoletto! E poi è frequentato da chi butta la spazzatura nei bidoni!" "Bah. Ok, ti seguo, fa strada!" si arrese Ryota, e fece per seguire Hanamichi. "è nessuno resiste al genio! Dai, vieni!" e si addentrarono nel vicolo.

"Hanamichi! È da un pezzo che camminiamo! Ma quando finisce questa cosiddetta via breve?" "Su, siamo appena dopo la metà!" "Eh? Ma pezzo di imbecille! A questo punto potevamo prendere la via normale!" "Quante storie…" borbottò Hanamichi, ma si fermò quando sentì un rumore davanti a sé. "C’è qualcuno?" chiese Hanamichi. "Uh? Hai sentito qualcosa?" chiese Ryota spuntando alle sue spalle. "Chi siete voi due?" chiese una voce poco gentile da qualche metro più avanti. Ryota si fece avanti:"Ah, nessuno di particolare! Passavamo per tagliare la strada…" e camminò fino alla fonte della frase di prima. Era un ragazzo molto alto e robusto, con una sigaretta in bocca e l’aria da teppista. Dietro di lui altri 3 dello stesso genere. "Ehm…permesso?" Ryota cercò di essere educato. Quello che sembrava essere il capo del gruppo lo guardò come si guarda una cimice, poi disse:"Ma chi diavolo sei?" "ma che ti…uff… mi chiamo Miyagi." "Miyagi?" chiese sorpreso il ragazzo, pur mantenendo lo sguardo di superiorità. "…Ryota Miyagi. Ora possiamo passare?" "E quel tizio coi capelli rossi?" "Hanamichi Sakuragi. E ora, per piacere, possiamo passare? Saremo di fretta." Disse Hanamichi, che iniziava ad irritarsi. Il ragazzo li guardò per altri secondi, poi fece no col dito, e disse:"No, no . questo è il nostro territorio e voi due non passate. Avete una faccia che non mi piace!" Ryota cercò di mantenersi calmo, e disse però a voce piuttosto alta:"Il vostro territorio? Ma che ci avete pisciato intorno? Chi saresti tu?" "Kurada. E ora levatevi dai piedi." I tizi dietro a Kurada dissero:"Si, fuori dalle palle!" "Ehi! Noi non vogliamo rognare con nessuno! Vogliamo solamente passare! È questione di qualche secondo, poi siamo spariti!" disse Hanamichi, innervosito. Ma questa insistenza non piacque a Kurada, che gridò:"Ma va via, pagliaccio! Se no le prendi!" ma Hanamichi non si spaventò, e disse agitando i pugni:"Sono qui!" "Aspetta…" Ryota lo fermò. "Ascolta il tuo amico, Sakuragi. Non ti conviene. Lui ha capito che rischiate." "Ma sta zitto tu!" gridò Ryota, facendo incazzare ancora di più Kurada. "Ascolta, Hanamichi. Sai vero che se facciamo a botte la nostra squadra viene eliminata dal campionato e noi espulsi per sempre? Ti ricordo che siamo già ammoniti." aggiunse, ricordando la rissa in palestra provocata da Mitsui-teppista. "Accidenti, è vero…" ammise amaramente il rosso. " Kurada ghignò:"Significa che vi arrendete in partenza?" "Significa che non perdiamo tempo con voi dementi!" esclamò Ryota, facendo per girare i tacchi. "Ma noi prendiamo questa strada, accidentaccio!" gridò Hanamichi, e camminò deciso verso i 4 teppisti, intenzionato a passare oltre. "Hanamichi…" disse Ryota, ci pensò un attimo, ma poi lo seguì. –speriamo che non inizino ad attaccar briga. Io, come Hanamichi, è difficile che resista alle provocazioni…cattiva abitudine…-. Ed in effetti aveva ragione. Hanamichi, passando accanto ad uno dei 4, si beccò un pugno nell’orecchio. "Cosa cerchi, bamboccio? Rogne, vero?" lo provocò questo. "Cerco di andare per i cavoli miei. Levati dai piedi!" disse Hanamichi freddamente. In tutta risposta si beccò un pugno sul naso. "Ah" esclamò, tenendosi il naso che sanguinava. "Hanamichi! Kurada, smettetela!" disse Ryota, veramente incazzato. Kurada disse:"Mi spiace. Anzi, no che non mi dispiace. Ci avete provocato, e questo è il risultato." E gli dette un calcio sullo stomaco, facendolo accasciare a terra. Ryota, tenendosi il punto colpito, si rimise in piedi, e lo guardò freddamente, dicendo:"Cresci." Girò i tacchi e si incamminò verso Hanamichi. Kurada sputava fumo dalle orecchie, furibondo per il fatto che quel bamboccio lo aveva respinto a parole, e anche in modo molto doloroso. "Bastardo!" urlò, e si scagliò verso Ryota, che si accorse che un tizio gli stava piovendo praticamente addosso, afferrò il coperchio di un bidone e se lo mise davanti, proprio un secondo prima che Kurada ci andasse addosso. Kurada muggiva, furioso, e disse ai compagni:"Menateli!" e gli altri tre si fondarono verso di loro. Hanamichi e Ryota, consapevoli del fatto che tra qualche minuto sarebbe sfuggito loro il controllo delle mani, corsero via, gridando:"Ma sparatevi!". La banda di teppisti li inseguì, ma i due ragazzi erano più veloci (e ci credo! Dopo tutte le corse selvagge che fa fare loro Akagi!) e sparirono presto dalla loro vista. Kurada ansimò, e mi mise una mano sul naso colpito dal coperchio del bidone, e disse:"Non è finita qui!"

"Anf! Anf! Wuuuuuh... li abbiamo seminati..." ansimò Hanamichi, fermandosi. Ryota lo imitò pochi secondi dopo, appoggiandosi ad un muro, e dicendo:"Accidenti, quel colpo di bidone potevo risparmiarmelo…ma se non lo facevo di riduceva in pezzi…" "Su, Ryochan, non ti crucciare [sembra la favola del cigno, manca solo che dica "la notte porta consiglio" ^_^ N.D. Ay], hai fatto la cosa giusta, secondo me. E ora andiamo in questo maledetto ipermercato!" lo consolò Hanamichi, indicando il –finalmente- ipermercato, che stava dall’altra parte della strada. "Ah, finalmente…ricordami di non seguire più i tuoi consigli!" rimbeccò Ryota, scherzoso. "Sicuramente!" rincarò Hanamichi ridendo, ed entrarono nell’ ipermercato.

CONTINUA