< Che persone insulse.
Non c’è nessuno di interessante qui. Mi annoierò a morte.>
Niaky non prestava la
minima attenzione alla spiegazione del professore che l’aveva appena
presentata alla classe. I suoi pensieri erano rivolti ai nuovi compagni. Gente
noiosa. O ottusa. Mentre li scrutava uno ad uno, il suo sguardo cadde su un
ragazzo dai capelli scuri che era tranquillamente addormentato sul banco.
< Ma che fa, dorme?
Che stupido! > lo fissava con disprezzo.
Come se l’avesse
sentita, il ragazzo alzò il capo e aprì lentamente gli occhi, rivolgendo lo
sguardo nella direzione di Niaky.
- E tu chi sei ? Cos’hai
da fissarmi? - chiese il ragazzo ancora non del tutto sveglio.
- Per tua informazione il
prof mi ha già presentata, rimbambito. E comunque ti guardo solo perché non ho
mai visto nessuno dormire durante una lezione. – ribattè lei offesa.
- Rukawa! Hishi!
Smettetela immediatamente di fare conversazione! Sto facendo lezione e pretendo
la vostra completa attenzione!!!! Intesi?- tuonò il professore.
Niaky annuì abbassando
il capo, ma fece in tempo a lanciare un ultimo sguardo carico di rabbia verso il
ragazzo che l’aveva messa in ridicolo davanti alla classe, durante il suo
primo giorno in quella classe. Rukawa se ne accorse e ricambiò lo sguardo.
< Ma chi cavolo è
quella? … boh, pazienza, io torno a dormire> e così facendo accoccolò
nuovamente la testa sul banco.
Ahia, che male!!!!- si
lamentò Niaky. Stava camminando tranquillamente per il corridoio, quando
qualcuno, con molta fretta, l’aveva urtata facendola cadere.
Scusa, non ti avevo
vista. – una voce maschile si scusò.
La ragazza prese la mano
che le era stata porta dal ragazzo e si rimise in piedi. Stava cercando le
parole giuste per insultare "quel maleducato che non guarda dove va"
quando sentì un nodo alla gola. Era rimasta incantata. Il ragazzo che l’aveva
travolta era straordinariamente bello ( eh già N.d.J e A): carnagione scura,
non troppo alto, con una strana pettinatura e due profondi occhi scuri.
Mi spiace di averti
fatto male. Non guardavo dove andavo e… - ma Niaky non riusciva a sentire
le sue parole. Era completamente rapita da quel ragazzo. – Ehm… mi
senti? Sei su questo pianeta? (che delicatezza!!! NdJ)
Oh, sì ti sto
ascoltando…- aveva finalmente riacquistato il dono della parola.
Beh, allora, dato che
stai bene, io vado.
Oh, sì, sì, vai pure…io
sto bene
Ci vediamo – e si
allontanò.
Ciao - < Spero di
rivederti davvero…Ma, allora, il colpo di fulmine esiste davvero…>
Mentre era ancora immersa
nei suoi sogni ad occhi aperti, una mano le si posò su una spalla. Una voce
richiamò la sua attenzione.
- Scusa, ehm, quel
ragazzo ti ha fatto male? – una ragazza dai capelli ricci sembrava piuttosto
mortificata.
< Cosa vuole questa
qui??> - No. Non mi ha fatto niente. – disse con fare sgarbato.
Per fortuna!! Sai,
quel ragazzo è sempre in ritardo per gli allenamenti… Deve non averti
vista. Mi scuso da parte sua.
E perché? SEI LA SUA
RAGAZZA? – la voce cambiò tono mentre pronunciava quest’ultima frase.
Cosa? No!!! Non
pensarlo nemmeno!!
< Ma ti fa così
schifo, oca? A me sembra un tipo niente male…>
Io sono la manager
della squadra di basket, mi chiamo Ayako. – le porse la mano, ma la
ritrasse quasi subito, notando l’espressione riluttante sul viso di Niaky.
– Dato che è un giocatore mi scuso io al suo posto. Non credo che Miyagi
sia molto bravo con le scuse…
Come hai detto che si
chiama?
Ryota Miyagi –
scandì lettera per lettera.
Ryota Miyagi –
ripetè Niaky come incantata.
Chapter – 2—
Ehy, Haruko, la
conosci quella? – Akagi era piuttosto curioso.
Chi? Quella seduta
tutta in disparte?
Sì, quella.
Mmh… ah, sì,
certo!! È la nuova compagna di classe, quella che è arrivata ieri. Te ne
ho parlato, vero ?
Veramente no, ma non
importa. Volevo solo sapere se è una fan di Rukawa… sai è piuttosto
tranquilla…
Non credo la sia. Ieri
in classe ha litigato con lui e stamattina in classe non gli ha rivolto la
parola - < Meglio così, una rivale in meno…>
Capisco… Allora può
restare. Avevo paura che fosse una di quelle tipe che sembrano
tranquillissime e che quando vedono Rukawa iniziano a starnazzare come delle
oche…Va be’- si diresse verso il campo e iniziò a impartire ordini ai
giocatori – Muovetevi!!! Non siamo qui per un pic-nic !!! Avanti, iniziate
con il riscaldamento!!!!
Intanto Haruko si diresse
verso Ayako che stava scribacchiando qualcosa su un’agenda.
Ciao Ayako, tutto
bene?? – esordì.
Ciao Haruko, sì tutto
alla grande.
Tra loro si era creato
uno strano e insolito silenzio, perciò Haruko decise di parlare della nuova
arrivata.
Ehy Ayako, hai già
conosciuto quella ragazza? – chiese indicando Niaky ( non si indicano le
persone!!! N. d. JJ) – sai, è una mia compagna di classe.
Sì, l’ho conosciuta…
Non mi è sembrata il massimo della simpatia – commentò senza alzare gli
occhi dall’agenda.
Infatti non è molto
loquace… Le uniche parole che le ho sentito pronunciare sono state il
rimprovero a Rukawa e un "Salve a tutti, mi chiamo Niaky Hishi e arrivo
dal liceo Ryonan". Appena Hanamichi ha sentito la parola
"Ryonan" ha iniziato a sbraitare che Sendoh era una nullità in
suo confronto e che aveva mandato una spia per capire il segreto del
"genio del basket". Dovevi vederlo, era davvero buffo… Peccato
che il professore non fosse della mia stessa opinione… Ma tu come fai a
conoscerla?
Mi sono scusata con
lei a nome di Miyagi, che l’aveva travolta.
Miyagi non si era
scusato?? – chiese Haruko sorpresa.
Non lo so, ma se anche
l’avesse fatto, sicuramente non sarebbe stato gentile, allora, per non far
fare brute figure alla squadra…
Capisco. Ma hai notato
come fissa Ryota?
No, perché? – alzò
gli occhi in direzione della ragazza e notò una strana aria sognante sul
suo volto, mentre sospirava osservando il playmaker.
Sembra piuttosto
rapita dal gioco del tuo corteggiatore…- intravedendo un’espressione
piuttosto cupa sul viso di Ayako, cercò di rimediare alle sue precedenti
parole. – Ma sicuramente non avrà possibilità con lui, dato che Ryota ha
occhi solo per te.
Ayako non sembrava molto
convinta.
Niaky lanciò un’ultima
rapida occhiata al suo Swatch (pubblicità occulta NdA) e sbuffò spazientita.
< Ma quanto tempo ci mettono a cambiarsi? Gli allenamenti sono già finiti da
più di mezz’ora!!>
Mentre sbuffava e
calciava delicatamente dei sassolini sull’asfalto, un rumore di passi attirò
la sua attenzione. Si stava sistemando i capelli quando si accorse che non era
chi stava aspettando ma bensì Haruko, Rukawa, Hanamichi e Ayako.
< Oh no. Ci mancavano
anche l’ochetta, il pazzo scatenato che odia Sendoh, il maleducato che dorme
sempre e la tipa di ieri mattina…>
Ciao Niaky!! - la
salutò Haruko con entusiasmo.
Lei rispose con un verso
molto simile ad un grugnito ( decisamente poco femminile NdA), che però non
scoraggiò Haruko.
Aspetti qualcuno?
Magari Miyagi?-
intervenne Ayako.
Io? No, io - < E
ora che faccio con questi ficcanaso? Non posso mica dire che aspetto Ryota…
Devo trovare una scusa…- All’improvviso si ricordò di un ragazzo, in
palestra, che la fissava insistentemente. <Posso usare lui…
già, ma come si chiama???> - No, io sto aspettando qualcun altro… ehm…
Scommetto che hai
appuntamento con Sendoh, per rivelargli il mio segreto!! Ma io non sono uno
così fesso!! Il mio segreto è troppo profondo perché tu possa capirlo…ah
ah ah!!! – finì il suo discorso in tono molto soddisfatto, ma prima di
sentire una qualsiasi risposta da parte si Niaky, iniziò a litigare con
Rukawa, che aveva "osato" chiamarlo "idiota".
Se non sei qui per
Miyagi, allora chi aspetti? – chiese Haruko incuriosita.
Ehm… quel ragazzo
alto, con i capelli corti…- la descrizione poteva ricordare molti
giocatori ed evidentemente Niaky se ne accorse, dato che si affrettò ad
aggiungere qualche particolare - …ha fatto molti canestri da tre punti,
credo… penso sia il numero 14.
Mitsui???? –
esclamarono in coro Ayako, Haruko e Sakuragi, che nonostante stesse facendo
a botte con Rukawa, aveva teso l’orecchio per ascoltare gli sviluppi della
vicenda.
Sì, credo si chiami
così. – sentenziò la ragazza esibendo un forzatissimo sorriso.
Sakuragi, che si era
liberato della presa di Rukawa, si avvicinò alla nuova arrivata e, cingendole
le spalle con un braccio, sospirò:- Mi dispiace per te, ma ti conviene lasciar
perdere Mitchi. Per carità, è un giocatore mediocre, ma è un vero teppista…
Chi sarebbe un
teppista? – una voce dietro di lui lo interruppe.
Ehy, Mitchi!! – gli
si avvicinò e gli battè una mano sulla spalla – Stavo parlando di te a
questa bella signorina…
Me ne sono accorto. Si
può sapere perché?
Vedi, vorrebbe
conoscerti.
Mitsui la guardò per un
attimo, poi le porse la mano sorridendo:- Piacere, Hisashi Mitsui.
Anche Niaky sorrise
mentre gli stringeva la mano e si presentava, ma non perché fosse felice di
conoscerlo, bensì perché aveva visto che dietro di lui c’era Ryota che
fischiettava. Subito, però, il suo sorriso si affievolì. Infatti aveva visto
Ryota dirigersi verso Ayako. La stava coprendo di complimenti. < Ma che sta
facendo? Non gli piacerà mica quella lì, eh? Oh no! >
I suoi pensieri vennero
interrotti da Mitsui, che le chiedeva dove abitava. Alla risposta di lei, il
ragazzo si illuminò e propose di fare la strada insieme.
Che ne dici di fare la
strada con me e Miyagi? Forse non lo conosci, vedi, è quel matto lì.
Sembra strano ma è un bravo ragazzo. A proposito io non sono un teppista.
Sakuragi non sa mai quello che dice. – riprese fiato. Aveva pronunciato
tutto il discorso a una velocità pazzesca, che non si addiceva a un tipo
come lui.
Mi pareva di aver
capito che Sakuragi non fosse molto a posto. Non capisco cos’abbia contro
Sendoh. È un tipo così simpatico… Comunque, accetto la proposta. Non mi
dispiacerebbe conoscervi un po’ meglio. - < Soprattutto Ryota.>
Per tutto il tragitto
Niaky non aveva prestato la minima attenzione alle parole di Mitsui. Era troppo
impegnata a sfiorare casualmente la mano di Miyagi, a guardarlo con occhi
sognanti e a sospirare a ogni sorriso che le rivolgeva. Mitsui si accorse che
qualcosa non andava. < Niaky voleva conoscere me e adesso arriva questo qui e
tenta di soffiarmela. Che ci provi con Ayako! Niaky non fa per lui,
decisamente.>
Oh, accipicchia, sono
già arrivata. Mi sarebbe piaciuto stare con voi un altro po’! Vi va se
domani andiamo ancora a casa insieme? – propose Niaky con gli occhi che
brillavano.
< Dite di sì, dite di
sì > implorò mentalmente.
Sicuro, sarà un
piacere! – rispose Mitsui.
È uguale per me. –
sbadigliò Miyagi.
Allora a domani! –
li salutò ed entrò in casa. Dalla finestra li guardò allontanarsi. <
è così simpatico! Se non ci fosse Ayako! Come posso fare? Spero solo che
lei non lo ricambi!> e, sbadigliando, si mise sotto le coperte.
Intanto, Mitsui, quando
fu sicuro di essere abbastanza lontano dall’abitazione di Niaky, decise il da
farsi. Si fermò di botto e si girò verso Miyagi, guardandolo negli occhi.
Che intenzioni hai ?
Non ti basta provarci con Ayako, vero? Adesso anche Niaky!
Miyagi sembrava non
capire. Lo fissò di traverso, con espressione interrogativa.
Non fare quella
faccia! Ho visto come le sorridevi! Le piaccio io, perciò girale al largo!
Ma che stai dicendo?
Io le ho sorriso normalmente. E poi dovresti saperlo che a me interessa solo
Ayako!
Mitsui non sembrava
convinto, ma si stava calmando.
Sei sicuro? Non ti
interessa Niaky?
Non mi interessa !
Ayako è infinite volte meglio! – mentre pronunciava quest’ultima frase
un sorrisetto e uno sguardo assorto riuscirono a convincere Mitsui.
E va bene, ti credo. Ma
smettila di sognare Ayako ad occhi aperti. Andiamo a casa.
Chapter -3-
Ciao Niaky!
La ragazza si voltò di
scatto. < Ryota?> era stato il suo primo pensiero. Era rimasta delusa,
invece, nel trovarsi davanti Mitsui. Lo salutò con un gesto della mano e,
voltandosi, riprese a camminare verso scuola. Quando si accorse che il ragazzo
la stava raggiungendo, si fermò e aspettò che le arrivasse vicino.
Che vuoi? – Mitsui
rimase stupito da quel tono così poco cordiale.
Beh, volevo solo
chiederti di fare la strada insieme.
< Ancora?? Che
palle!>
Sicuro. Andiamo. –
si sforzò di sorride. Si stava dimenticando che aveva fatto credere a tutti
di essere attratta da lui e non da Ryota. A proposito. Perché non era con
lui? – Hisashi, sai perché non c’è il tuo amico? Come si chiama…Miyasi
o quel-che- è ?
Vuoi dire Miyagi?
Sì, sì, proprio lui!
- < Ma davvero pensa che io non sappia come si chiama?>
Stamattina voleva
passare a prendere Ayako. Sono ormai due anni che ci prova con lei e non ha
ottenuto il più piccolo risultato. Al massimo una ventagliata in testa.
Allora pensi che Ayako
non lo ricambi? – Niaky cercava di essere la più inespressiva possibile.
Non lo penso, è cosa
risaputa ormai.
Bene. – bisbigliò a
bassa voce.
Come?
Niente, niente. Oh,
corriamo, siamo in ritardo.
Ayakuccia…….
Ayakuccia, dai, aspettami! Ti prego! – la implorò Miyagi.
Sono in ritardo! E
tutto per colpa tua! Ma ti sembrava il momento di presentarti a casa mia?
Pensavo di farti un
piacere, passandoti a prendere…- due grossi lacrimoni gli spuntarono agli
occhi.
Ayako, notandolo, si
intenerì, e sorridendo, rallentò il passo, permettendo a Ryota di
raggiungerla.
Non fare il bambino!
Non è un grosso problema se arrivo tardi per una volta…
Davvero ? – gli
occhi avevano preso a luccicare come due stelle.
Sì, ma questo non è
un buon motivo per rallentare ancora di più.
Iniziò a correre
velocemente, per poi bloccarsi all’improvviso.
Che hai, Ayakuccia?-
Ryota era curioso.
Niente. – E riprese
a camminare- Ryota…
Sì?????
Cosa ne pensi di
quella nuova ragazza, Niaky?
Quale??
Quella laggiù –
Ryota seguì la direzione del dito di Ayako e, vedendo la ragazza per la
quale ieri aveva avuto una discussione con Mitsui, rispose semplicemente che
non ci trovava niente di speciale. – è simpatica, ma niente di più.
Perché me lo chiedi?
< Non lo so. >
avrebbe voluto dirgli. Infatti non capiva perché gliel’avesse chiesto, ma si
limitò a rispondere che era semplice curiosità.
La giornata trascorse
veloce e giunse il momento degli allenamenti. Niaky aveva preso posto accanto
alla porta degli spogliatoi e osservava ogni singolo movimento di Miyagi. Una
serie di pensieri del tipo < Com’è bello>, < è un angelo>, <
Vorrei essere la sua maglietta>, attraversavano la sua mente ogni volta che
lo vedeva toccare la palla.
Ayako, invece, non
prestava grande attenzione agli allenamenti. Infatti, era piuttosto presa dall’osservare
i sospiri sognanti di Niaky. Non riusciva a spiegarsi perché le dava così
fastidio la sua presenza. < Poi a Miyagi non piace, perché dovrei
preoccuparmi?>
< E se a lui fosse
piaciuta? Ti saresti preoccupata?> una vocina bisbigliò nella sua testa.
< Certo che no! >
si rispose. < Perché dovrei???>
< Perché ti piace…>
azzardò la vocina.
< Ma per piacere!!
Quante cavolate!>. Fine della discussione.
Alla fine degli
allenamenti Mitsui raccolse tutto il suo coraggio e, avviandosi verso Niaky,
inspirò ed espirò a pieni polmoni.
Senti Niaky… -
esordì incerto.
Oh, ciao, Hisashi! –
lo abbracciò forte e, sorridendo, mollò la presa, tornando al suo posto.
< Non ci posso
credere!!!!!> fu il primo pensiero del giocatore, mentre quello di Niaky fu
< Che schifo!!!>
Cosa volevi dirmi??-
chiese con aria innocente.
Io, volevo sapere se
sabato …
Sabato? Sì , sono
libera! Ti va di andare al luna park? – la ragazza sembrava piuttosto
felice e Mitsui, a quella proposta, avrebbe toccato il cielo con un dito, se
ne avesse avuta la possibilità.
Certo! A che ora? –
non riusciva a crederci.
Mmm… che ne dici
delle tre? Va bene?
Va benissimo!!-
esclamò lui.
Ehm, senti, che ne
dici se con noi vengono anche… non saprei… la mia amica Ayako e
Miyasi o quel-che- è ?
Perché?- la felicità
di Mitsui era momentaneamente stata coperta da un velo di sospetto.
Ma per aiutarli! Sai,
mi hai detto che sono due anni che lui ci prova e non ha mai ottenuto
neanche un appuntamento! Li facciamo venire senza che l’una sappia della
presenza dell’altro e poi, al momento di entrare… DADAN!!!!
Mi sembra una buona
idea. Così passeranno un po’ di tempo insieme. – Mitsui si era
risollevato.
< Così IO passerò un
po’ di tempo con lui> Niaky sorrise tra sé.
La mattina dopo il piano
venne messo in atto. Mitsui aveva convinto facilmente il suo compagno di
squadra, promettendogli divertimento assicurato. Ma per Niaky l’impresa era
stata un tantino più ardua.
Salve senpai Ayako!
La manager della squadra
di basket del liceo Shohoku alzò lo sguardo dal suo libro e squadrò la ragazza
per qualche secondo prima di chiederle, con tutta la gentilezza che riusciva a
simulare, che cosa desiderava.
Sei libera sabato?
Beh, penso di sì –
Ayako sembrava piuttosto sorpresa.
Grandioso! Che ne dici
di venire al luna park? Ci divertiremo!!!
< Ma è scema? >
Non saprei…
Non farti pregare!!!
– le stava saltellando intorno con aria felice.
Non mi piace il luna
park- mentì la ragazza più grande.
Ma come no?
Lo trovo… ehm,
troppo chiassoso
Un’idea geniale le
balenò nella mente.
Ti scongiuro… ho
bisogno del tuo aiuto!
E perché? – Ayako
non era molto convinta dagli occhi imploranti della ragazza.
Sai, dovrebbe venire
anche Mitsui e per me è il primo appuntamento e ho paura di sbagliare
qualcosa…
Ma io… non saprei…
- non sapeva cosa dirle. Non le piaceva negare il suo aiuto a qualcuno, ma
Niaky non le ispirava molta simpatia e dover passare un pomeriggio intero
con lei sarebbe stato un suicidio. Nonostante tutto fece la scelta più
dolorosa. – D’accordo, vengo.
Mitico! Grazie
senpai!!!!!
Quel sabato non tardò a
venire. Alle tre erano tutti presenti, tranne Miyagi.
Scusate, voi due…-
aveva iniziato scocciata Ayako – ma chi stiamo aspettando?
Ma nessuno! – Mitsui
non avrebbe convinto neanche una capra.
Noi volevamo solo…-
Niaky era giunta in suo aiuto.
Ehilà Miyagi! –
Mitsui lo stava salutando con la mano.
Scusate il ritardo, il
treno non è mai… Ayakuccia? Che ci fai qui?- il viso di Miyagi si era
fatto più felice.
Io? Piuttosto tu! –
Ayako fingeva di essere irritata, ma sotto sotto sapeva di non essere
disturbata dalla sua presenza.
Mi hanno invitato lor…-
ma non riuscì a terminare la frase. Niaky lo aveva preso per un braccio e
lo stava trascinando dentro il luna park.
Dai, non ha
importanza. Ci divertiremo tutti assieme! Mitsui! Ayako! Dai!!!
Muovetevi!!!!!!!
Le prime ore trascorsero
veloci tra un’attrazione e l’altra. Mitsui cercava di stare sempre vicino a
Niaky, che cercava di stare vicino a Miyagi, che cercava di stare molto vicino
ad Ayako, che, tutto sommato, si stava divertendo.
Ragazzi, non vi è
venuta fame?- la risposta alla domanda di Ayako suonò quasi ovvia.
Sì…
Allora andiamo a quel
bar! – Niaky era come sempre la più entusiasta.
Quando furono serviti,
Ayako e Mitsui si alzarono per andare al bagno, lasciando Miyagi e Niaky da
soli. La ragazza, subito, ne approfittò.
Ryotaaaa…
Sì?
Ti piace così tanto
Ayako?
Beh…sì.
Lei sorrise. Aveva in
mente qualcosa.
Sicuro?
Ma certo! Che domande
sono?- sembrava piuttosto scocciato.
Scommettiamo che ti
faccio cambiare idea?
Ma che stai dic… -
non riusciva a parlare. Niaky lo aveva sorpreso con un bacio. Per reazione o
per qualche altro motivo lui aveva risposto.
< Ma che sto facendo?
Perché la sto baciando? Non voglio. Non voglio. Non voglio.> nonostante
questi pensieri Era come se fosse stato incatenato a quelle labbra.
Ma Ayako non poteva
sapere cosa stesse pensando Ryota in quel momento. L’unica cosa che vedeva era
lui che baciava Niaky. Per una frazione di secondo desiderò essere ancora in
bagno per non vedere quella scena che, nonostante non sapesse perché, le faceva
male. Molto male.
Non riuscì a muoversi
per qualche attimo, ma superata questa fase e ripreso il controllo di sé, fece
dietro front e scappò via.
< Voglio andare a casa
mia. >
< Perché?>
< Perché non voglio
vederli… Perché non voglio che vedano che sto piangendo.>
Quando Mitsui vide Ayako
scappare via, un presentimento terribile attraversò la sua mente. Si precipitò
al tavolino dove erano seduti poco prima e nel vederli così vicini, non seppe
proprio controllarsi. Si diresse a passo veloce verso Miyagi, gli mise una mano
sulla spalla. Aspettò che fosse girato per mollargli un pugno in pieno viso. Il
ragazzo perse l’equilibrio e cadde a terra, tenendosi il viso tra le mani. Non
riuscì a realizzare ciò che stava accadendo, fino a quando lo sguardo gli
cadde sul volto spaventato di Niaky.
Mitsui, ascoltami…-
non gli andava di fare a botte. Doveva spiegargli ciò che era successo.
No, ascoltami tu,
brutto pigmeo che non sei altro. Ti avevo detto di starle lontano. Non ti va
bene con Ayako e ci provi con Niaky. Mi dai il voltastomaco, moscerino.
Ci provo con Niaky?
Ripetilo se hai il coraggio. – ringhiò Miyagi, nero di rabbia.
Mitsui commise il grosso
errore di ripeterlo. Un calcio nello stinco gli arrivò come una fulminata.
Mentre ancora si massaggiava la parte dolorante, avvertì una fitta allo
stomaco. Un pugno, o forse un calcio. Miyagi aveva davvero intenzione di fare a
botte. E Mitsui non era da meno. In un attimo diede una testata al ragazzo più
basso, facendogli perdere l’equilibrio. Ma Miyagi, in seguito, riuscì a
reagire, riempiendolo di pugni. (picchia forte Ryota!! Siamo tutti con te!
N.d.J) La cosa stava degenerando.
Il barista arrivò
correndo e, minacciando i due ragazzi di chiamare la polizia, sedò la rissa.
Quando furono accompagnati fuori dal luna park da alcuni addetti alla
manutenzione delle giostre (sentite, sia io che Aya-chan non sapevamo da chi
farli buttare fuori, perciò accontentatevi degli addetti alla manutenzione
N.d.J), non riuscirono a guardarsi negli occhi o ad aprire bocca per un buon
quarto d’ora (che palle!! N.d. tutti). Ma il silenzio fu interrotto dai
singhiozzi di Niaky, che si sfregava gli occhi con rabbia.
Ma cosa ti è saltato
in mente, eh, Mitsui? Dovevi proprio dargli un pugno e iniziare a
picchiarlo?- era furiosa.
Io…ero geloso
perché…- strinse i pugni.
Perché ci siamo
baciati?
Cosa? Noi non ci siamo
baciati! Sei tu che hai cominciato! – intervenne Ryota rosso come un
pomodoro.
Come no! Chi ha
risposto al bacio? Tuo nonno? Io non credo proprio. – ribattè sarcastica.
È stato solo per
reazione, capito?
Ah, okay… se ti
avesse baciato quell’imbecille che dorme sempre ( per i pochi che non l’hanno
capito si sta parlando di Rukawa N.d. J.) avresti risposto, sai, per
reazione. Giusto? – lo stava provocando.
Questo non è vero! Ma
come puoi dire una cosa del gener…
Ragazzi! – la voce
di Mitsui sovrastò quelle degli altri due.
Lo guardarono allibiti.
Si erano dimenticati di lui.
Dopo un attimo di
silenzio, tutti ripresero a parlare contemporaneamente. Quando se ne accorsero
tacquero, per scoppiare subito dopo in una fragorosa risata.
Sì, non ho voglia di
pensare che a Niaky piaci tu, Miyagi. Non ho voglia di pensare al casino che
ho combinato. Voglio che questa giornata non sia mai arrivata. Facciamo
finta di niente. Non siamo andati al luna-park, non vi siete baciati, non ci
siamo menati e tutto il resto, okay?
I due, non troppo
convinti dalla strampalata proposta di Mitsui, annuirono con il capo.
Bene. – sorrise
Mitsui. Fece per andare a casa, ma prima di incamminarsi si rivolse a Niaky
– Senti, Niaky, forse è meglio se non usciamo più insieme, okay?
Dopotutto mi hai solo usato, giusto?
Mitsui… - mentre lo
guardava allontanarsi, sentì una fitta al cuore.
Chapter –4-
Ayako aveva la testa
inclinata leggermente verso sinistra, nascosta tra le braccia appoggiate al
copriletto. Le lacrime scorrevano sul suo volto da ormai … non era in grado di
dirlo. Aveva perso la cognizione del tempo. Continuava a rivivere quel momento.
Ogni volta che chiudeva gli occhi.
< è un bugiardo. Dice
di amarmi e poi bacia un’altra. Stupido. Non ha mai capito che (lo amo?) gli
voglio bene. Ma perché lo ha fatto? Io… se fosse colpa mia? Sono io che per 2
anni l’ho ignorato...
è logico…si è stufato
di aspettare e se n’è trovata un’altra… Ma proprio Niaky? Perché lei?
Stupido, stupido, stupido…Io gli voglio bene…davvero.>
Driiin Driiin Driiin. Il
telefono. Asciugandosi le lacrime tese una mani verso il comodino e si portò la
cornetta all’orecchio.
Pronto? – bisbigliò
flebile.
Ayakuccia, sei tu? -
< Ryota? >
Sì. – non riuscì a
dire altro.
Ayakuccia, senti… ma
dov’eri finita? Quando siamo andati via dal bar e mi sono accorto che non
c’eri mi sono preoccupato ( ci sembrava strano che non si fosse ancora
accorto della sua assenza N.d.A. e J)! Pensavo che fossi rimasta
intrappolata nel bagno, o che ti avessero rapita, o che…
Che scemenze! Io sono
forte! Non mi faccio rapire da nessuno! E poi cos’è ‘sta storia del
bagno? Mi credi scema? – stava tornando di buon umore.
No, assolutamente! Sei
troppo intelligente, Aya-chan…(grazie! N.d.A.)… poi sei bella e allegra
e …
Basta, basta!! –
ormai stava meglio. Era riuscito a consolarla senza nemmeno saperlo.
Sì, come vuoi, ma sei
troppo splendida e dolc… - Ayako aveva riattaccato ridacchiando.
Ben ti sta! – e,
sorridendo, si era messa sotto le coperte.
Il giorno dopo, Ayako
incontrò Niaky nel corridoio. Inizialmente fece finta di non vederla, ma poi,
costretta dal suo carattere gentile, si fermò "a fare due
chiacchiere".
Ma dov’eri finita?
Ti abbiamo cercata dappertutto! – esclamò Niaky.
Non mi sono sentita
bene… - preferiva restare sul vago. < Brutta strega…che ti frega?>
Davvero? E come mai?
Non saprei…- < è
fusa…>
Non sarà per qualcosa
che abbiamo detto …- < Adesso le faccio un bello scherzetto…>- o
fatto? – marcò la voce su queste due ultime parole. Sorrideva.
< Ci provi così tanto
gusto a farmi star male, eh strega? Ringrazia il cielo che sono una persona
civile ed educata!>
No, non ti preoccupare
– forzò un sorriso.
Per fortuna! – tirò
un finto sospiro di sollievo.
Senti, Niaky, adesso
devo andare in classe…- Ayako non ce la faceva più. Se non se ne fosse
andata, l’avrebbe strangolata.
Oh, certo, vai pure…non
ti trattengo. – Mentre la ragazza faceva per allontanarsi, aggiunse – Un’ultima
cosa. Non ti dà fastidio che Ryota mi abbia baciato, vero?
Ayako era sbalordita.
Come poteva dire una cosa simile? Evidentemente quell’espressione sgomenta
piacque a Niaky, che sorrise di nuovo – Lo sapevo che non ti dispiaceva. Bye
bye. - E si allontanò.
Per tutta la lezione non
era riuscita a prestare la minima attenzione a ciò che veniva spiegato dal
professore e per questo venne richiamata numerose volte. Ciò sorprese molto i
compagni, i quali molto raramente avevano visto Ayako disattenta. Il più
sorpreso di tutti era Miyagi. Aveva cercato più volte di richiamare la sua
attenzione, ma aveva sempre fallito miseramente.
Alla fine della lezione
le si avvicinò chiedendole se stesse bene. Un cenno affermativo della testa non
servì a calmarlo.
Ma, Ayakuccia, sei
sicura?
< Adesso fa il
gentile, ma ha baciato un’altra. Fa anche finta di niente. Stupido. >
Senza rispondere, si
precipitò fuori dall’aula, seguita da Ryota. Percorse il lungo corridoio
senza mai voltarsi e salì la lunga rampa di scale che portava al tetto. Una
volta arrivata, corse in un angolo, sotto la ringhiera. Miyagi arrivò poco dopo
e vedendola così raggomitolata, con il viso nascosto tra le braccia, gli si
strinse il cuore. Le si avvicinò lentamente, cercando di non farsi sentire, ma
Ayako alzò il viso rigato di lacrime e lo guardò. Ryota rimase di sasso. Non l’aveva
mai vista piangere. Non poteva credere che stesse piangendo. Non una ragazza
così solare e iperattiva come lei.
Aya, ma che succede…-
si inginocchiò accanto a lei.
N-niente
E da quando in qua una
ragazza forte e allegra come te si mette a piangere per niente?- era serio,
ma non severo.
Tu, al luna park…-
la voce rotta dai singhiozzi era bassa ed esitante. Non sapeva come andare
avanti.
… - < No, non
dirmi che ha visto… Oh no >
Ho visto che baciavi
Niaky e io ,,, - < Cosa gli dico?> - ci sono rimasta male.
Notando che la guardava
con aria interrogativa, continuò: - Dici sempre che vedi solo me, che da quando
mi hai vista e c’è stato quello che tu chiami "colpo di fulmine",
non pensi che a me… Come pensi che mia sia sentita vedendoti baciare un’altra?
Davvero? Cioè, eri
triste per questo?- lei fece segno affermativo con il capo – Vuol dire che
mi vuoi bene? – arrossirono entrambi. Lei si guardò le scarpe. – Allora
sai che ti dico? Che quello non era un vero bacio…
Ah no? Allora cos’er…-
non potè continuare. Ryota aveva appoggiato le labbra sulle sue.
< Mi sta baciando…
Oh, no, non posso permetterglielo! Dov’è il mio ventaglio? …Oh, al diavolo!
> gli mise le braccia attorno al collo e nemmeno la campanella riuscì a
staccarla da quella posizione.
Non trovi che questo
bacio sia meglio?- chiese Ryota sorridendo.
Mmh…non saprei.
Dovrei riprovare…
E venne subito
accontentata.
FINE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
EPILOGO
Niaky era furibonda. Una sua amica le aveva appena riferito di aver visto Miyagi
e Ayako del 2° anno pomiciare sul tetto della scuola.
< Brutta b ******
a!!!! (Ehy, ma come ti permetti s *****a vagabonda!! N.d.A.) Vuole portarmi via
Miyagi, ma si sbaglia! Ha fatto i conti senza il cameriere … o era l’oste?
Chissenefrega! Devo pensare a un modo per…>
Mitsui! Che ci fai
davanti a casa mia? – era sorpresa, d’altronde lui non la voleva più
vedere. Almeno le era sembrato di capire così, l’ultima volta.
Volevo sentire come
stavi, dato che a scuola si è sparsa la voce che Ryota e Ayako si sono
messi insieme. – era triste.
< Com’è stato dolce…
Ci vorrebbero un sacco di ragazzi come lui… Ma che sto pensando? A me piace
Miyagi!!! Però, anche Mitsui non è niente male. Poi è simpatico e so che non
gli sono indifferente, perciò…Perciò cosa? Dove voglio arrivare?>
Non ti preoccupare,
sto benone. Miyagi era solo una cotta. Un colpo di fulmine leggero, molto
leggero. - < Che cosa? Davvero? Ma che cavolate dico?>
D-davvero?- Mitsui era
sorpreso almeno la metà di quello che era Niaky.
Davvero… Senti,
stasera i miei non sono a casa e non mi piace mangiare da sola. Che ne dici
se andiamo in pizzeria? – incrociò le dita
Mmh, fammici pensare…
e va bene! – la sua tristezza era totalmente scomparsa.
Grandioso! – e si
incamminarono mano nella mano verso il centro della città.
Aya-chan: lo sappiamo…è
penosa… Ma siate clementi era la prima!!!
JJ: Già. Siamo ancora
acerbe come scrittrici, dobbiamo maturare.
Aya-chan: Non
ascoltatela, è pazza.
JJ: La pazza sei tu!
Aya-chan: A me non
sembra!
JJ: Ma davvero?
Aya-chan: Sì, davvero!
(Ci si guarda in
cagnesco)
Ryota: Adesso basta! È
tardi! Domani c’è gente che lavora! Fate i ringraziamenti e poi tutti a letto
!
Aya-chan e JJ: con te??
Ryota: (rosso cambia
argomento) Datevi una mossa e ringraziate quelli che dovete ringraziare, così
si torna a casa.
JJ e Aya-chan: (occhi a
forma di cuore) Ogni tuo desiderio è un ordine…
Rukawa: Mi spiegate cosa
c’entro io all’inizio di questa fanfic?
JJ: Non lo so, ma non ti
interessa. Non parli mai: perché inizi proprio adesso?
(Si guardano in cagnesco)
Ryota: Muovetevi che ho
sonno!! I ringraziamenti!
Aya-chan: Okay, okay.
Allora. Io ringrazio Ryo-chan perché è un grandissimo amico e mi ha sostenuta
in tutti i momenti difficili, Boa perché mi sopporta dalla mattina alla sera,
JJ perché ha inventato questa storia, Inoue perché ha creato dei personaggi
meravigliosi, Ryoko perché ha accettato di mettere "Un colpo di
Fulmine" on-line, Fagi perché sa come trattare la sua coscienza, Nico
perché mi deve un disegno, la mia mamma che ha creato questo piccolo genio
chiamato Aya-chan…Grazie a tutti!
JJ: Ora tocca a me.
Partiamo dal fatto che la storia è una mia idea, voglio ringraziare me stessa
perché è molto creativa, intelligente, simpatica, carina…
Rukawa: Dacci un taglio!
(Si picchiano)
Aya-chan: Dai qua ‘sta
lista! Allora. Lei ringrazia: me (incredibile), Bino, Cicca, Laky e l’ultimo
nome non lo capisco… Che c’è scritto qua?
JJ: "Quel grand’uomo
di Ryota Miyagi". Analfabeta!
Aya-chan: Ma come ti
permetti! Sono io quella che ha scritto ogni singola parola…
JJ: ma la storia chi l’ha
inventata? IO!!!
Ryota: Io me ne vado…
Aya-chan e JJ:
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!