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Tanto per essere chiari: Sconsigliamo vivamente la visione di questo sito a: Frikkettoni, Diessini, Hippie, arci, preti, arcipreti, politicanti, al punk for fun, ai mini blink 182 e a coloro che non hanno più niente da dire e per favore: Fuori dalle palle i disobbedienti! 

 

INTERVISTA AI DOS DE PICOS

L=Lorenzo, Mario (chitarra e voce) & Luca (basso)

L: Allora ragazzi la prima domanda è d'obbligo, potete fare un piccolo riassunto della vostra storia per coloro che ancora non vi conoscono?

Mario: ci chiamiamo Dos De Picos, siamo di Milano e suoniamo ska-core da quattro anni. Io sono uno dei fondatori; gli altri se ne sono andati nel corso del tempo. Luca, invece, è l'altro elemento più vecchio, se così si può dire, essendoci da tre anni. La formazione attuale è composta da quattro elementi; Mauro (chitarra solista) e Francesco (batteria), sono entrati a far parte dei DDP da circa un anno, forse anche meno, ma sono stati capaci di integrarsi al meglio. Nel corso della nostra storia abbiamo registrato quattro demo, uno dei quali interamente live, ed ora è pronto l'album che uscirà a breve per l'etichetta indipendente Vacation House Records/Soul Craft Recordings. Ora non voglio star qui a dilungarmi con il rischio di annoiare i lettori, quindi per informazioni più dettagliate rimando al nostro sito: http://www.dosdepicos.cjb.net. Qui si può trovare di tutto, dalle prossime date alle foto agli anedotti più disparati, con una buona dose di impegno sociale... fondamentale per noi!

L: Da cosa deriva la scelta del genere che vi caratterizza ovvero lo ska-core?

Mario: è stata una scelta spontanea, un incontro fra le varie menti all'interno del gruppo. Chiaramente l'idea iniziale era quella di suonare ska con influenze punk e reggae; ognuno di noi si è adattato a questo e vi ha messo del suo. Ecco quindi i Dos De Picos e la loro musica; che poi a volte sia più core, altre più ska o reggae, altre più rock, non sta a noi deciderlo. Non amiamo molto le classificazioni, ma è anche ovvio che se dobbiamo catalogare la nostra musica non possiamo far altro che parlare di ska-core.

L: Cosa ne pensate della scena punk/ska italiana?

Mario: mi piace molto la nostra scena punk/ska attuale. E'composta da molti gruppi che sanno il fatto loro e suonano decisamente bene. Nonostante si continui a parlare di cloni americani, ritengo che comunque qui in Italia stia crescendo un'originalità di fondo. Spero vivamente che sia gli addetti ai lavori che non si accorgano di tutto questo.

Luca: è una buona scena, ci sono parecchi gruppi e al di là del fatto che possano piacere o meno ultimamente mi sembra di vedere più collaborazione, e questo è molto importante anche perchè calpestandosi i piedi non si arriva da nessuna parte.

L: Quali sono state le principali difficoltà che avete incontrato nell'inserirvi nella scena punk/ska italiana già molto folta?

Mario: di difficoltà ne abbiamo incontrate molte e tuttora non sono ancora finite. In Italia, purtroppo, bisogno scontrarsi contro una mentalità difficile ed antitetica a quelle che sono le esigenze dei gruppi emergenti. I locali difficilmente sono disposti a concederti una data live senza cercare di sfruttarti, domandandoti di portare un certo numero di persone come garanzia alla tua esibizione. Non è facile andare avanti, ma ce la mettiamo tutta come abbiamo sempre fatto.

Luca: direi le difficoltà che incontrano un pò tutti i gruppi: il fatto di suonare dal vivo che è sempre un casino; dietro ad un gruppo ci sono sempre mille sbattimenti che partono dall'impegno in sala prove fino all'organizzazione delle date che molto spesso devi fare da solo.

L: Cosa provate quando suonate su un palco davanti a un pubblico? Il vostro miglior concerto?

Luca: suonare davanti a della gente è la cosa che mi da di più; la passione che metto nel gruppo è rivolta quasi ed esclusivamente a quello. La cosa che sinceramente apprezzo di più è vedere la gente che balla e che si diverte ai nostri concerti... questo crea una grande carica anche sul palco, tutto si miscela e il risultato è indescrivibile a parole. Miglior concerto direi l'ultimo al Rolling Stone dove abbiamo suonato davanti a circa 2800 persone, almeno così han detto gli organizzatori...

Mario: suonare dal vivo è sicuramente l'emozione più grande che un musicista possa provare. L'esibizione live è il sunto di tutto quello che il gruppo vuole esprimere musicalmente e non. La situazione chiaramente migliora nel momento in cui sotto il palco si accalca una considerevole massa di persone pronte a scatenarsi. I concerti sono quindi per me un punto d'arrivo ed un punto di partenza nel medesimo tempo. Non potrei rinunciare a loro. Per quanto riguarda il concerto migliore, concordo con Luca; quello di novembre al Rolling Stone è stato strepitoso. Ve ne sarebbero anche altri da nominare, ma si rischierebbe di non finire più questa intervista.

L: I dischi che preferite in modo particolare?

Luca: ultimamente mi sto dando all'emo-core; direi l'ultimo dei bad astronaut, un capolavoro, ma ascolto volentieri anche ska-p, shandon, less than jake e moltissimi altri...

Marco: io ascolto principalmente ska-core, punk e tutto quello che gira attorno al mondo alternative. Ultimamente anche io, come luca, sono rimasto folgorato dal secondo album dei Bad Astronaut. Lo consiglio caldamente. Le mie preferenze si orientano verso: Less Than Jake, Bad Religion, Derozer, Banda Bassotti, Senza Sicura, Shandon e tanti altri. Con questo amo molto anche i cantautori italiani, vedi Guccini, De Andrè, De Gregori.

L: A vostro parere c'è una canzone che è meglio riuscita rispetto agli altri vostri lavori? Se si quale?

Luca: di questo album non riesco a sceglierne una, mi piace praticamente tutto, forse do un significato particolare a "torna con me" avendola scritta in un momento particolare della mia vita.

Mario: sinceramente mi piace molto l'album che uscirà a breve. Chiaramente, alcune cose le cambierei, ma questo credo che faccia giustamente parte dell'evolversi di un gruppo. Si cerca sempre di migliorarsi. Tra le canzoni che preferisco, vi sono chiaramente quelle scritte da me perchè rispieccano ciò che sono e penso, ma su tutte direi: Non Ci Sarò, Pensaci Sopra, 11 Settembre, Senza Respiro e Torna Con Me

L: Cosa consigliereste ai kids italiani che volessero cominciare a suonare?

Luca: di farlo assolutamente e con passione....

Mario: credeteci fino in fondo, sempre e comunque. E non mollate mai, ve ne pentireste!

L: Cosa ne pensate dei numerosi e gravi eventi di attualità come ad esempio l'imminente guerra in iraq, la situazione palestinese, la situazione sud americana?

Mario: I nostri testi parlano anche di questo, quindi parte del nostro pensiero lo divulghiamo tramite la musica. Personalmente ritengo che la situazione mondiale attuale si stia incanalando in una spirale autodistruttrice. Da una parte abbiamo gli Stati Uniti che da sempre si professano come l'emblema della democrazia, continuando però a seminare dittature e totalitarismi nel Sud America e non solo; basti pensare al modo in cui hanno elimintao Allende, per dare spazio al dittatore Pinochet e a quel famoso e tragico 11 Settembre del '73. Per non parlare poi dell'embargo cubano. Gli esempi chiaramente non finiscono qui, se ne potrebbero fare di infiniti. Gli U.S.A. vivono di interessi economici e per questi sono disposti a tutto; esempio lampante è l'imminente guerra che sta per scoppiare in Iraq. Dall'altra parte, poi, vi è un'Europa troppo debole e, in essa, un'Italia che ritengo stia vivendo uno dei peggiori periodi della sua storia. L'attuale nostro governo è il chiaro sunto di incompetenza, ipocrisia e discriminazione. Ci siamo liberati della dittatura fascista a gran fatica, mi auguro che questo sia ben chiaro al popolo italiano, altrimenti rischieremmo di ripetere i catastrofici errori del passato. La pace è un diritto di ogni singolo essere vivente e parlarne non è solo una questione politica ma anche umana. Noi Dos De Picos continueremo a lottare fino all'ultimo respiro, affinchè questa e tutte le altre guerre possano o non iniziare o trovare al più presto una fine. Vorrei concludere il discorso ricordando quelle che sono le vittime palestinesi. La questione irachena sembra aver distolto le menti da ciò che sta accadendo in Palestina... e la dimenticanza, purtroppo, è uno dei difetti del nostro tempo.

Luca: io sono totalmente contro la guerra e contro ogni forma di violenza in generale, quindi nel caso dell'attuale situazione mondiale sono abbastanza preoccupato x i risvolti ke potrebbe dare un imminente guerra; non riesco ancora a capire xkè l'umanità dopo oltre 2000 anni di guerre non abbia capito ke tutto questo genera solo odio e distruzione. Un popolo come l'america ke si professa sempre salvatore del mondo è il primo che mangia su queste cose e agisce sempre e solo secondo i propri interessi. E noi grazie al nostro presidente del consiglio li appoggiamo; in questi momenti mi vergogno quasi di essere italiano.

L: Ok esponeteci i vostri progetti futuri, dischi, concerti ecc...

Luca: di progetti ce ne sono molti in ballo, diciamo che ora uscirà verso metà marzo il nostro primo cd sotto vacation house records/soul craft recordings con distribuzione venus, quindi nei prossimi mesi ci dedicheremo esclusivamente alla promozione live di questo disco, poi faremo un video e vedremo quello ke verrà fuori...

Mario: credo che Luca sia stato già abbastanza chiaro. Non aggiungo altro se non l'invito a tutti di visitare il nostro sito e di iscriversi alla nostra mailing list per rimanere sempre aggiornati sulle nostre novità: http://www.dosdepicos.cjb.net

Grazie per la vostra disponibilità

Mario: grazie a te... complimenti per il sito

Luca: grazie a voi