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Clamidiosi
La
Clamidiosi felina e' sostenuta da Clamidia Psittaci sottogruppo B, si
trasmette da un gatto all' altro per contatto con secrezioni infette.
Il contagio dal gatto all' uomo e' considerata evento raro se non
eccezionale.
Possono venire infettati gatti di tutte le eta' anche se risultano
particolarmente esposti i gattini di uno-due mesi. Negli allevamenti o
comunita' la malattia si diffonde rapidamente; la mortalita' e' bassa negli
adulti ma puo' raggiungere il 50% nei cuccioli.
Il quadro sintomatologico non e' dissimile da quello evidenziato nel corso
di altre affezioni respiratorie. Inizialmente si ha congiuntivite, di norma
monolaterale poi viene coinvolto anche l' altro occhio, che puo' risultare
l' unico sintomo, quindi rinite, laringotracheite, febbre, bronchiti e
broncopolmoniti se subentrano infezioni opportuniste. La congiuntivite puo'
persistere per un mese ed oltre. Sembra che dopo la guarigione l' infezione
resti comunque latente ed in caso di stress, come parto, allattamento altre
malattie ecc., si riacutizzi. Esiste una profilassi vaccinale che purtroppo
non appare efficacissima in quanto i soggetti possono comunque manifestare
sintomi clinici sebbene di ridotta entita'. Il vaccino deve essere sempre
somministrato a soggetti clinicamente sani.
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