Queste pagine oggi non sarebbero state stampate, anzi, secondo le normative di sicurezza sarebbero state fuorilegge.

I tre tipi di trasformatori, in base della potenza erogata, dall'RT1 all'RT3, sono forniti in tutte le loro parti. Fornire ricambi per un trasformatore/raddrizzatrore (da cui si suppone la prima siglatura "RT") significa quindi aprirlo ed intervenirvi. I ricambi comprendono anche la parte a tensione di rete, come il pacco lamellare del trasformatore vero e proprio.

La protezione sulla bassa tensione è data dal disgiuntore termico, in pratica una lamella avvolta da un filo, che percorso dalla  corrente di corto circuito si scaldava aprendo il contatto. Una finestrella sul coperchio del trasformatore faceva vedere l'incandescenza del filo.

Non vi sono protezioni (fusibili od altro) sulla parte a 220V, questo accadeva invero anche per le altre marche, essendo le norme elettriche riguardanti la protezione verso gli utenti all'epoca molto vaghe.

Le bobine di trasformazione sono offerte con il primario a 110V, a 160V e a 220V, segno di un adattamento alle reti di distribuzione domestica prima dell'unificazione ENEL.

Punto debole del trasformatore era la manetta per l'inversione di polarità (art. 101386) che si rompeva spesso sulla leva.