Insetti "fai da te"
Quando si coltivano delle piante carnivore in appartamento o
in terrario, ci si pone a volte il problema della penuria di
insetti.Ci sono naturalmente alcuni insetti , ma mai abbastanza
per calmare l' appetito di una coltura significativa. Le nostre
piante devono già adattarsi ad un ambiente spesso molto diversa
( nonostante i nostri sforzi!) di quella di origine e l'aspetto
dell' alimentazione non dovrebbe essere trascurato.Questo
problema può essere risolto facendo ricorso per esempio ad un
allevamento artificiale di prede. Uno degli insetti (perché non
è il caso di allevare topi) che possono riprodursi in modo
relativamente facile è la mosca della frutta: la drosofila (Drosophila
melanogaster).
Queste mosche sono frequentemente utilizzate in laboratorio
come cavie per studi genetici. Si cerca in questo caso di
conservare le specie pure con caratteristiche morfologiche
particolari, e non di creare un buona riproduttività, che per
noi invece è l' obiettivo principale. La drosofila è un insetto
di piccola dimensione, con un buon valore nutritivo ed inoltre
piuttosto prolifico.
Quello che ci interessa inizialmente è avere individui
disponibili secondo i nostri bisogni e con un minimo di problemi
e perdite di tempo.Vi è una varietà senza ali di queste mosche
(cosa che potrebbe risolvere molti problemi) se non fosse che non
sono prolifiche (che peccato!). Per iniziare abbiamo bisogno
innanzitutto di mosche selvatiche che sono in libertà un po
dappertutto (anche in appartamento).
Si tratta semplicementedi schiacciare determinati frutti dalla polpa a strati (banane, pere, pesche, o altri frutti col nocciolo).Per offrire un ambiente favorevole per le larve, si lascia fermentare questo miscuglio per tre - quattro giorni mentre lo si può aiutare aggiungendo in briciolo di lievito diluito in acqua.
Applicare alcuni centimetri di questa miscela nella parte inferiore d'una bottiglia (l' ideale è un contenitore da 1.5 L) ma in particolare, è importante sceglierlo trasparente per seguire facilmente lo sviluppo dell' allevamento. Non serve sterilizzare i contenitori. Si posiziona sopra una sfera di carta accartocciata che sarà usata come supporto per la trasformazione delle larve negli adulti .Rimane allora da attrarre i riproduttori lasciando il contenitore aperto. È inevitabile che i drosophilli attratti dall' odore si introducano nel nostro composto. Non appena le prime larve compaiono, chiudere la bottiglia con un coperchio (o meglio,usare una calza velata da donna tenuta da un grande elastico che lascerà respirare la coltura ). La temperatura ideale di allevamento è fra 20°C e 25°C ma le larve saranno a loro agio anchecon le temperature dei nostri appartamenti.
Una volta che il composto odora di ammoniaca, è marcio o le larve non non vi si rifugiano più, significa che tale miscuglio è da sostituire.Niente panico, non dobbiamo ricominciare tutto da capo.Basta semplicemente rifare un nuovo composto di frutta, e "fecondarlo" con le larve ottenute dal primo composto all'interno di un nuovo contenitore.Inserire all'interno del nuovo vaso il nuovo composto e aggiungere un tappo di plastica da bottiglia riempito con la vecchia mistura contenente le larve.Una volta che vedremo i primi esemplari di mosca volare qua e la, aspetteremo qualche giorno, poi toglieremo il tappo di plastica.
Il prelievo delle mosche non richiede di essere esperti
nell'uso di rete per farfalle.Prendiamo un'altro contenitore di
simile diametro a quello dell'allevamento e una lastra di cartone.Dobbiamo
inoltre utilizzare una luce artificiale, andrà benissimo una
torcia tascabile.Illuminiamo il fondo del vaso di allevamento per
attirarvi le mosche e allontanarle dall'uscita.Dopo aver tolto la
calza velata, applichiamo sul bordo del vaso il bordo dell'altro
vaso vuoto.Tra i due contenitori mettiamo la lastra di cartone.In
seguito sposteremo quest'ultima, creando una specie di passaggio
tra i due vasi.Dopodichè illumineremo il fondo del vaso vuoto, e
le mosche vi entreranno attratte dalla luce.In seguito basterà
risitemare il cartone in modo da chiudere il vaso "vuoto"
ormai pieno di mosche, mentre il primo rimarrà riempito
solamente dal nostro composto e diverse larve che a loro volta
daranno vita ad altre mosche.Ora siamo possessori di una discreta
quantità di vittime per le nostre piante carnivore.Per poter poi
manipolare facilmente le mosche basterà inserire nel nuovo vaso
pieno di mosche un dito di acqua, e dopo aver agitato bene, le
mosche avranno le ali bagnate e saranno impossibilitate nel volo.un
ottimo sistema per maneggiarle facilmente.Se qualche mosca
dovesse sfuggire, niente paura, non subiremo nessuna invasione.
allora buon allevamento.