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SALUTE: 5% BIMBI HA DISTURBI APPRENDIMENTO, MANCA ASSISTENZA

 
(ANSA) - ROMA, 18 gen - Il 5-8% dei bambini italiani soffre di qualche disturbo dell'apprendimento, dalla dislessia al ritardo mentale, ma l'assistenza mirata per questi piccoli 'latita' tanto che, ad esempio, i tempi di attesa presso le asl per un trattamento di logopedia possono anche arrivare a due anni . A denunciarlo sono i neurologi, che sottolineano come l'area dei disturbi dell'apprendimento sia spesso 'dimenticata' in termini di risorse finanziarie. Ma a tale carenza di investimenti, affermano, corrisponde invece una domanda in crescita da parte delle famiglie, spesso lasciate sole a far fronte a situazioni anche gravi. Per confrontarsi sui problemi di un settore oggettivamente in difficolta', quello dell'assistenza neuropsicologica nell'eta' evolutiva, neurologi e neuropsicologi si sono dati appuntamento a Bressanone dal 19 al 22 gennaio per un convegno nazionale al quale parteciperanno oltre 150 esperti. ''Si tratta di un fenomeno non in crescita ma comunque preoccupante; - ha affermato il neurologo Stefano Vicari, del Reparto di neurologia e riabilitazione dell'Ospedale Bambino Gesu' di Roma - Il numero di bambini che in Italia soffre di questo tipo di disturbi e' infatti considerevole e per avere un'idea della dimensione del fenomeno, basta pensare che in media in ogni classe scolastica vi sono da 1 a 2 bambini con difficolta' di questo genere''. Tra i disturbi piu' diffusi, ha sottolineato Vicari, vi e' la dislessia (che provoca difficolta' nella lettura in bambini che non presentano, pero', ulteriori problemi cognitivi). Piu' grave e difficile da trattare e' invece il ritardo mentale o la sindrome di Down (che colpisce in Italia circa 55.000 piccoli). L'incidenza di tali disturbi e' stabile, ha comunque precisato l'esperto, ''anche se oggi il fenomeno e' piu' evidente poiche' meno sottovalutato rispetto al passato''. Si tratta pero' di disturbi che e' possibile curare se si interviene precocemente e con mirati interventi riabilitativi. Ma e' proprio questo il problema: ''Le asl - ha detto Vicari - sono sommerse dalle richieste di terapie e assistenza da parte delle famiglie, ma non sono in grado di far fronte a questa domanda poiche' gli specialisti disponibili sono pochi e ancora piu' scarse le risorse economiche. Si tratta - ha denunciato il neurologo - di un problema sociale enorme, che ha tra l'altro costi altissimi per la societa' che potrebbero essere evitati se solo si agisse precocemente''.
Un dato su tutti: le liste di attesa per ottenere un trattamento di logopedia, ha affermato Vicari, possono arrivare anche a due anni: ''Una simile attesa per un bambino piccolo con questo tipo di difficolta' - ha spiegato l'esperto - significa, purtroppo, ridurre considerevolmente le sue possibilita' di recupero e sviluppo''. Cosi', chi puo' si rivolge al privato, ma un trattamento del genere richiede tempi lunghi e puo' arrivare a costare anche 50 euro l'ora: ''Questo significa - ha detto Vicari - che solo una minoranza delle famiglie puo' permettersi di curare per tempo i propri figli''.
Dagli esperti giunge dunque una proposta operativa: pensare alla creazione di equipe specializzate (con psichiatra e psicologo) che possano agire nelle scuole per trattare i bambini con difficolta' sin dall'esordio dei disturbi. Ed un appello al ministro della Salute Francesco Storace: ''Occorre una maggiore attenzione per una politica per l'infanzia anche in campo sanitario, ed il problema delle liste di attesa dei piu' piccoli non va dimenticato o sottovalutato''.(ANSA).

 


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