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Quando qualcuno
(genitore o insegnante) sospetta di trovarsi di fronte ad un bambino dislessico
é importante che venga fatta, al più presto una valutazione diagnostica.
La diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti, mediante specifici test.
La diagnosi permette di capire finalmente che cosa sta succedendo ed evitare gli
errori più comuni come colpevolizzare il bambino ("non impara perché non si
impegna") e l'attribuire la causa a problemi psicologici, errori che determinano
sofferenze, frustrazioni e talora disastri irreparabili.
Quando la diagnosi è fatta si possono mettere in atto aiuti specifici, tecniche
di riabilitazione e di compenso, nonché alcuni semplici provvedimenti come la
concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento di compiti, l'uso della
calcolatrice o del computer. I dislessici hanno un diverso modo di imparare ma
comunque imparano.
Non sempre è facile trovare la persona in grado di identificare il problema; è
utile consultare le figure professionali che se ne occupano (neuropsichiatra
infantile, psicologo, logopedista).
Tratto dal
sito Aid (Associazione Italiana Dislessia)
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