Longiano, ore 4,30 del 31 Maggio 2005
UNA PREZIOSA
AMICIZIA
Ieri sera ero ad un Concerto, che si prospettava tanto
bello.
C’era qualcuno, non tanta gente ma, fra quella poca, ho fatto una
preziosa amicizia! È una fanciulla forse anche non tanto bella ma, dentro la
scorgevo esser ricca di qualcosa di grande. Ma non comprendevo!
Il suo fare
è, si, un po’ variabile: ora a volte simpatica ed ora a volte quasi scostante;
ora sorridente ed ora a volte piangente, ora invitante, ora respingente, ora
triste, ora allegra, ora austera, ora minuta come un moscerino; ora garbata, ora
quasi repellente, ora col senso di onnipotenza, ora col fare di chi sembra non
servire a niente. Capelli lunghi, occhi belli, volto però triste, melanconico,
in una natura che a volta quasi fa paura. Ma chissà perché, stranamente, sempre
piacente!
D’un tratto, parlando, m’ha preso per mano.
Oh, - mi son detto
-, che stupido, sembra quasi volermi portare lontano!
E, quando d’un tratto
si è giunti insieme all’uscita della Grande Sala, ella fa per salutarmi.
Ed
io, esterrefatto e quasi preso di sorpresa, proprio quando mi stava lasciando ed
una gioia però nel cuor pur s’accendea, le ho detto: “Amica, amica, mi lasci, ma
il tuo nome non ancora mi hai detto!
E lei, sorridendo, sussurrandomelo, mi
ha lasciato la mano ed è sparita!
Quando d’un tratto, ecco, ho scorto
all’uscita una Nuova Entrata! E che meraviglia: uscivo dalla Sala del Concerto
del Mondo ed entravo nella Sala della Vita, nella Vita Eterna!
Ed allora, e
solo allora, ho capito il significato di quel nome, quello di una preziosa amica
di Una Sera: SOFFERENZA!