Albeggia! Che
bello: un nuovo giorno sorge all’orizzonte.
Una speranza si riaccende nel
cuore: che questo giorno sia migliore di quello di ieri. Ma già è una gioia
dentro, perché di nuovo vedo spuntare l’alba, il cielo riilluminarsi del
chiarore del sole, che è ancora nascosto all’orizzonte, gli uccellini cantano in
tanti cori anche loro festosi, allietando Dio, il Creatore, Che tanto male è
costretto a vedere su questa pur bella Terra, da Lui pensata, disegnata, creata,
Terra che, invece, a volte sembra che gli uomini -che insensati!- facciano di
tutto per renderla invivibile.
Albeggia!
Ed il chiarore si fa sempre, pur
lentamente, più forte. Ma il sole è lì, ancora sotto l’orizzonte e si fa
attendere, anche per farci gustare questo delicato anticipo, dolce anticipo del
suo spuntare, ancora una volta, per donare alla terra, i suoi raggi
preziosi.
E nel cielo, all’azzurro scuro di owest, si va, piano, al tenero
azzurro. E, poi, ad un color che sa di un tenue violaceo, che, lentamente,
lentamente cede il posto ad un lieve rosa e, proprio all’orizzonte, una lunga
linea rosso vivo, accesa , calda.
Da poco è sparita l’ultima stella che, nel
cielo, faceva compagnia alla luna: era Venere! Ed il suo nome, simbolo della
bellezza, cede il posto allo spuntar di una nuova anche se pur calda alba, ad
una nuova e variopinta bellezza.
Albeggia!
E nasce nel cuore, subito, la
speranza di un giorno migliore di quello di ieri, l’attesa di sentirti chiamare
da chi ti ha nel suo cuore, e, ad un sogno, non tanto bello, la visione e tali
speranze riaccendono il cuore e ti fan dimenticare ogni visione notturna, che a
volte brutta, ti hanno dato un risveglio disgustoso.
Albeggia, albeggia
sempre più forte e più forte nel cuore il pensiero che la tua persona amata
presto si farà sentire e forse è già desta e ti sta pensando, come te a lei già
pensi, dolcemente, leggiadramente, come dolce e leggiadro è questo
albeggiare.
Ormai il sole è quasi a far capolino!Fra poco lo vedo spuntare:
che gioia pensare che il Padre celeste mi ha donato, ancora una volta, di
potermi risvegliare, pensarLo ed ammirarLo attraverso il Suo
Operato!
Albeggia!
All’orizzonte, il rosa è misto ad un certo coloro
lievemente violaceo.
In alto, sul mio capo, c’è, ormai, l’azzurro del
cielo!
È come al teatro: sta per entrare in scena il primo personaggio,
quello che darà il “là” a tutta la scena, a tutta l’opera, quella di questa
nuova giornata, che, ancora una volta, ci chiederà di ringraziare il Creatore,
di Amare e perdonare le creature e lodare Iddio nell’ammirare la bellezza del
Creato.
Albeggia!
Ecco, finalmente, entra il personaggio in scena: il
sole. Rosso fuoco o, forse meglio, d’un chiaro arancione infuocato, si lascia
finalmente ammirare!
Un nuovo giorno, per Amore, è incominciato!
I tocchi
di campana di una chiesina si fanno sentire dalla vallata. Gli uccellini
continuano a stridere ma un po’ meno forte, perché già sono alla ricerca di una
pozza d’acqua dove lavarsi ed abbeverarsi! E poi, via , alla ricerca del cibo
che la Santa Divina Provvidenza già a ciascuno di loro ha preparato di far
trovare anche oggi.
Ora, a guardarlo in viso, il sole è diventato abbagliante
e quasi accecante, come quasi a farci ricordare che è lui il signore di questo
nuovo giorno.
E, davanti a lui, creatura del suo Creatore, lo sguardo, da
questo momento fino al nuovo tramonto, inevitabilmente bisogna
chinare!
Veramente Dio, sulla terra, ha dato, a ciascuna cosa creata, la sua
signoria, il suo pezzettino nel quale dire:”Io sono il signore di questo bel
mondo; io sono il signore di questo, di questo mio essere, pur restando semplice
creatura del Suo Creatore Iddio e Sommo Insuperabile Onnipotente Signore !
È
giorno! L’alba ha ceduto, ormai, il suo bel fiorire a questo nuovo
giorno.
Buon giorno, nuovo giorno!