Senza età vanno avanti stanchi i miei sogni.
Senza contarli inutile rito che non ha speranza. Senza sognarne
ancora tanto sarò sempre io a deviarne il cammino e perderli,
ritrovarli e riperderli. Sembrano una muta errante di lupi mannari
alla continua ricerca di greggi da divorare ma finiscono in una
radura a sbranarsi l'un l'altro. Sognarne di nuovi? A che scopo!
Tutti mi rotolano intorno rumorosamente e rovinosamente. Eppure
in un angolo del mio cuore giace una piccolo, tenero, indifeso
sogno. Cercherò di proteggerlo, di non fargli del male. Almeno lui
rimanga bambino innocente. E semmai un giorno dovessi uscire per
sempre dai lugubri luoghi che ancora, talvolta, frequento lo lascerò
libero di crescere in un mondo nuovo e senza fantasmi, i miei fantasmi,
quei fantasmi che mi hanno logorato a lungo
l'esistenza.