voltafaccia
erano sogni bianchi a camminare soli, a chiamarli
oltre
quegli incroci scelte dubbi incertezze. Mi volto
un rito i loro passi in
bilico su impalcature, ehi voi
ad udire colpi di tamburo pareva strano. Mi
fermo
danzano di pancia e di testa a saltelli uniti, guardate
ostacoli in carcasse di giornali bagnati. Mi specchio
strano ora
vederli fermi immobili e in ascolto, chi siete se
cola inchiostro a
scarabocchi di volti umani? Mi annullo