La Buonanotte

 
La sento farsi vicina
per portar seco me.
Come di donna che
a consolazione segue
l’amore più che fu pria
a rispetto del rilassato
corpo d’Esso assopito.
Quando, levandosi dal fiato,
dona
come madre al bimbo
coltre al naso.
Strattono anche se l’ora è tarda
non voglio lasciar ancor il dì trascorso
forse a paura, del nuovo,
ch’annuncia con il canto il gallo,
che spinge me, dentro, al dover,
perch’io lo devo.
Per soddisfar le bocche che tan’tamo.
E,allor, lor sogno.

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