Introversi 


Si parlano dentro,
tra echi e pensieri,
eremiti dell’anima
hanno crepe nel cuore.
 
Li vedi anche assenti,
che ti sfiorano e passano,
parlano poco,
un sorriso accennato,
forse è compiacenza.
 
Il loro mondo è lontano.,
distante dal tuo,
vivono ore complesse,
che trascorrono lente,
in guerra e silenzi.
 
Si sentono soli,
a volte è paura,
di uno scenario segreto,
che tormenta l’inconscio,
e non trovano pace.
 
Nelle feste in disparte,
aspettano inviti,
con timore a riceverli,
poi qualcuno è aggressivo,
i più sono timidi.
 
Attenti custodi dei sogni in cassetto,
attendono sempre il loro momento,
rivalsa di un credo,
speranza che il mondo,
non sia più vento contrario.
 
Profondi amanti dei suoni,
musicalmente attenti alle voci,
si interessano d’arte,
disegnano graffiti di protesta,
nella mente e nei vicoli del cuore.
 
Quando donano confidenze,
vuole dire amicizia,
è una grande fiducia,
che illumina gli occhi,
e chi la riceve è grande fortuna.
 
Qualcuno un po’ pigro,
che guarda nel vuoto,
non pensa a nessuno,
vive intensi contraddittori spazi,
nei suoi mosaici di luce.
 
Non amano la notte dei ricordi,
odiano rimpiangere,
ciò che poteva essere,
perché non è stato,
e si sentono tristi.
 
Ma è il loro paesaggio,
compiacenti sorridono,
soffrono dentro,
imbarazzano il cuore,
e nessuno può aiutarli...

 
GF


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