DEEP PURPLE

=ieri=                                                                                                                                                         =oggi=

   

 

 

=Biografia=

 

=Ritchie Blackmore's Rainbow=

Ritchie Blackmore nasce il 14 aprile 1944 a Weston-Super-Mare, Avon, in Inghilterra. E' l'allievo preferito del grande session-man "Big" Jim Sullivan (lo stesso insegnante di Jimmi Page), del quale è vicino di casa. La sua prima apparizione risale al 1960 con la 2 I’s Junior Skiffle Band nel popolare, omonimo, club di rock’n’roll a Soho (Londra). Successivamente suona nei Dominators, seguito da Nero And The Gladiators, ottenendo successi minori con i brani "March of The Gladiators" e "In The Hall Of The Mountain King" (adattamento del Peer Gynt di Grieg) nel 1961. Sciolti i Gladiators Blackmore si unisce ai Mike Dee And The Jaywalkers (chiamati anche The Condors) sino al 1962. In quello stesso anno entra negli Outlaws: il gruppo accompagnava Mike Berry, Jerry Lee Lewis, Gene Vincent ed altre celebrità dell’epoca, e si prestava a delle session organizzate dal produttore Joe Meek. Seguono prestazioni con i Wild Boys di Heinz, i Savages di Screaming Lord Sutch e i Crusaders di Neil Christian; quest’ultima formazione ha stazionato per lungo tempo ad Amburgo, dove Blackmore conquista grande notorietà. Tra le varie esperienza fatte in Germania forma un suo gruppo chiamato Three Musketeeers, con il quale suona session per la Polydor.Tornato in patria nel 1967 accoglie l'invito di formare i Roundabout, che ribattezzerà Deep Purple, guidando il supergruppo sino al maggio del 1975, anno in cui torna all'attività solista.

L’incontro fra il chitarrista e il primo nucleo dei Ritchie Blackmore’s Rainbow risale al 1972, quando i Deep Purple, durante un tour americano, hanno modo di conoscere gli ELF di Ronald Padovano (in arte Ronnie James Dio). Roger Glover e Ian Paice si offrono di assistere il gruppo agli esordi e, nel 1972, i due Purple producono il primo album della band. Gli ELF vanno quindi in tour con Blackmore e soci, firmano per la Purple Records e pubblicano "Carolina Country Ball" in Gran Bretagna e "Trying to Burn the Sun" in America. Alla fine del 1974 Blackmore e gli ELF sono in studio per le registrazioni di "Blacksheep of the Family", un vecchio brano dei Quatermass che gli altri Purple non avevano mai voluto in repertorio. Quelle sedute pongono le basi per l’allontanamento di Blackmore dal resto del gruppo. I Rainbow nascono nel 1975; al fianco di Blackmore sono il contante Ronnie Dio, il tastierista Mickey Lee Soule, il batterista Gary Driscol e il bassista Craig Gruber, dei disciolti ELF. La band si trasferisce ai Musicland Studios di Monaco e registra "Ritchie Blackmore’s Rainbow", inizialmente edito soltanto in Germania. All’uscita del disco Blackmore ha già allontanato tutti i componenti tranne Dio, in loro sostituzione recluta il bassista Jimmy Bain, il tastierista Tony Carey e il poderoso batterista Cozy Powell (già con Jeff Beck, Bedlam, Strange Brew). Agli inizi del 1976, il gruppo è in tour in America, Europa ed Estremo Oriente e poi di nuovo in studio per registrare "Rising". Da alcuni concerti tenuti in Germania e Giappone nel 1976 viene tratto il monumentale live "On Stage". Blackmore continua a cercare musicisti che gli si adattino; sostituisce Bain con il bassista Marck Clarke (prima nei Colosseum e poi negli Uriah Heep) che cede subito il posto a Bob Dasley (Widowmaker), mentre Davis Stone (Symphonic Slam) rimpiazza Carey alle tastiere. Dopo altre incessanti esibizioni, i Rainbow sono a Parigi per le sedute di "Long Live Rock&Roll" ; alle fine del 1978 Blackmore attua un’altra epurazione e, col solo Powell, allestisce un’ennesima versione del gruppo. Ronnie Dio si trasferisce nei Black Sabbath e al suo posto arriva Graham Bonnet (Marbles) mentre Don Airey (Colosseum II) è il nuovo tastierista e Roger Glover in persona veste i panni di bassista e produttore. Il nuovo album "Down to Earth" , del 1979, frutta un buon hit, con "Since You’ve Been Gone" di Russ Ballard. I Rainbow godono di un buon successo commerciale ma, da classico gruppo di havy rock britannico, la band si trasforma in linea con l’hard music tipico da hits per il mercato americano, ricco soprattutto di effetti spettacolari. Nel 1980 si registrano gravi disordini durante un concerto a Wembley quando il chitarrista, invocato a gran voce dalla folla, si rifiuta di tornare sul palco; in agosto, però, la sua enorme popolarità è confermata dal ruolo di attrazione principale al primo festival "Monsters of Rock" di Castle Domington. Subito dopo Cozy Powell abbandona il gruppo per unirsi a Michael Schenker e viene sostituito da Bobby Rondinelli. Quando i Rainbow si apprestano a registrare il Svezia il nuovo album, l’alchimia del quintetto viene definitivamente compromessa dalle dimissioni di Graham Bonnet; Blackmore lo rimpiazza con l’americano Joe Lyn Turner (ex Fandango). La nuova formazione esordisce con l’album "Difficult to cure", 1981, e mantiene gli obiettivi dichiarati dalla precedente line-up. Durante il successivo tour mondiale Don Airey lascia il posto a David Rosenthal, tastierista con un notevole retaggio classico. Il successo dei Rainbow in tournée è legato anche all’imponente apparato scenico che costringe il gruppo a stressanti programmi concertistici prima e dopo l’incisione di "Straight Between the Eyes", nella primavera del 1982. Blackmore non si limita a grandiose coreografie e, durante l’esecuzione di "Eyes On Fire", si fa accompagnare da un’orchestra di ventidue elementi. Bob Rondinelli non resiste la pressante attività e abbandona, viene rilevato da Chuck Burgi con cui registrano "Bent Out of Shape", altro eccellente esempio di hard melodico di stampo americano. Una serie di show inglesi costituiranno l’epilogo del gruppo, disciolto in favore della riunione dei Deep Purple. Nonostante le ben note preferenze di Blackmore per un suono più heavy, come quello immortalato nel capolavoro "Rising", i Rainbow hanno scritto memorabili pagine di forza melodica, soprattutto durante il terzo ciclo. Nel 1993, dopo dieci anni di ritrovata MkII, Blackmore lascia definitivamente i Deep Purple e rifonda, ancora per una volta, i Rainbow : l’album pubblicato nel 1995 si intitola "Stranger in Us All" e pone le basi per la sua prossima impresa. Accanto a lui in sala di registazione e in tournée, Paul Morris alle tastiere, John O’Reilly alle percussioni e Greg Smith al basso più le voci di Doogie White e Candice Night, la bionda cantante con la quale si unirà nella successiva esperienza: Blackmore’s Night

 

=David Coverdale & Whitesnake=

 

David Coverdale nasce a Saltburn, nello Yorkshire, il 22 settembre 1951. Prima del suo inserimento nei Deep Purple Coverdale non aveva mai militato in band professioniste, e ottenne l'ingaggio di Blackmore & soci dopo aver risposto ad un annuncio sul Melody Maker. Il giovane David, fino ad allora commesso di un negozio, non avrebbe mai immaginato che quel nastro consegnato alla segretaria di uno studio di produzione, registrato alla bene e meglio, in cui cantava brani dei Beatles e altri vecchi hit, sarebbe stato il "pass" per diventare il cantante della rock-band più popolare al mondo.

Dopo lo scioglimento dei Deep Purple, nel luglio 1976, David Coverdale non accetta l’invito di unirsi al trio Paice Ashton & Lord e decide di intraprendere la carriera solista. Registra così due album: "David Coverdale’s Whitesnake" nel 1977, dove il serpente bianco è già presente nel titolo e in copertina, e "Northwinds" nel 1978, incisi entrambi per la Purple Records. I musicisti che si alternano sono molti: Ron Aspery (sax), Helen Chappelle (coro), Roger Glover (tas/bas), Delisle Harper (bas); Tim Hinkley (tas), Micky Moody (ch); Simon Phillips (bat), Liza Strike (coro) ed altri ancora. La sigla ufficiale della formazione esordirà nel giugno del 1978, quando viene pubblicato l’EP "Snakebite" cui farà seguito l’album "Trouble". Coverdale è affiancato nella sua nuova impresa da una band stabile: i chitarristi Micky Moody (Juicy Lucy) e Bernie Marsden (Ufo, Babe Ruth) il bassista Nei Murray (Coosseum)e il batterista David Dowle (Gillan Band). La band suona un classico stile hard inglese, con felici inserzioni R&B. Con il primo tour entra in formazione Jon Lord e per le registrazioni di "Love Hunter", 1979, fa capolino anche Ian Paice. Dal vivo, lo stage act del gruppo è interamente affidato al suo leader. La fame di eredi dei Deep Purple consente a Coverdale di conquistare una grande popolarità soprattutto in Gran Bretagna e Giappone, mentre i tempi non sembrano ancora maturi per affermarsi negli Stati Uniti dove si esibiscono in un tour con i Jethro Tull. Nel 1980 la formazione scala le classifiche inglesi con il singolo "Fool For Your Loving", originariamente scritto da B.B.King, uno degli idoli di Coverdale. "Ready and Willing" e il celebrativo "Live in the Heart of City" confermano il momento magico del gruppo che peraltro vive fra tensioni polemiche e interne. Dopo l’uscita di "Come and Get It", Jon Lord e Bernie Marsden sono impegnati in progetti individuali e ritardano al 1982 la pubblicazione di "Saints & Sinners". Coverdale riorganizza la formazione coinvolgendo il batterista Cozy Powell, il chitarrista Mel Galley (ex Trapeze) e il bassista Colin Hodgkinson (Back Door). Il nuovo organico si presenta al Festival di Castle Domington trionfando; ritornerà nel 1983 come attrazione principale, confermando i Whitesnake come il più grande fenomeno live del rock duro britannico. Con l’inserimento del giovane astro della chitarra heavy John Sykes (Tygers Of Pan Tang, Thin Lizzy) realizzano l’album "Slide It In", nel 1984, conquistando anche il mercato USA. Nonostante il successo il gruppo attraversa una nuova crisi, Jon Lord abbandona i Whitesnake per riunire i Deep Purple MkII e Cozy Powell accoglie l’invito di Keith Emerson e Greg Lake di formare gli Emerson Lake & Powell. Coverdale coglie l’occasione per un rinnovamento radicale e, dopo un’ultima esibizione al Festival Rock di Rio, nel gennaio 1985, firma un contratto per la Geffen e decide di tenere in formazione il solo Sykes, come chitarrista e compositore. Dopo un ritardo causato da una operazione che Coverdale deve subire alla corde vocali, esce l’album "1987" che vola subito ai top delle classifiche USA e in pochi mesi consacra i Whitesnake a mito assoluto. Il disco viene pubblicato in tutto il mondo con titoli spesso diversi e, sino ad oggi, ha venduto circa trenta milioni di copie nella sola America. La formazione con cui era stato registrato comprendeva oltre a Sykes, Don Airey alle tastiere, Mark Andes al basso, Denny Carmassi alla batteria e Bill Cuomo alle tastiere. Tuttavia, nonostante il grandioso successo, Sykes abbandona i Whitesnake e per il nuovo album "Slil of the Tongue", 1989, Coverdale stravolge ancora una volta l’organico. Il nuovo quintetto di stelle comprende il chitarrista olandese Adrian Vandenberg, il bassista Rudy Sarzo (Quiet Riot, Ozzy), il batterista Tommy Aldridge (Pat Travers, Ozzy) e il pluridecorato Steve Vai (Frank Zappa, Dave Lee Roth). Ma è ormai l’epilogo del serpente bianco. Dopo una lunga pausa David Coverdale tornerà in sala di incisione con Jimmi Page per registrare, nel 1993, "Coverdale/Page", con Denny Carmassi alla batteria e Jorge Casas al basso, cui faranno seguito alcune esibizioni live. Ancora una prolungata assenza, dovuta soprattutto a problemi personali e, nel 1997, Coverdale pubblica per la EMI quello che viene anticipatamente definito "l’ultimo prodotto" dei Whitesnake, "Restless Heart" (con lui ancora Denny Carmassi e Vandernberg, più Guy Pratt al basso e Brett Tuggle alle tastiere), un album dai testi raffinati, con poco heavy e molto più blues, al quale succede un "regalo" che il grande Cantante ci ha fatto: "Starkers in Tokyo" registrato dal vivo in uno studio, di fronte a poche persone, dove soltanto la chitarra acustica di Vandenberg accompagna la straordinaria voce di Coverdale, tra vecchie e nuovi canzoni, e sempre grandi emozioni.

=COVERDALE & WHITESNAKE USA AWARDS=

SLIDE IT IN 4/5/86 Gold
SLIDE IT IN 11/10/87 Platinum
SLIDE IT IN 7/24/92 Multi Platinum 2.00
SLIP OF THE TOUNGE 1/17/90 Gold
SLIP OF THE TOUNGE 1/17/90 Platinum
WHITESNAKE 6/2/87 Gold
WHITESNAKE 7/1/87 Platinum
WHITESNAKE 8/19/87 Multi Platinum 2.00
WHITESNAKE 9/15/87 Multi Platinum 3.00
WHITESNAKE 12/2/87 Multi Platinum 4.00
WHITESNAKE 1/7/88 Multi Platinum 5.00
WHITESNAKE 7/24/92 Multi Platinum 6.00
WHITESNAKE 2/10/95 Multi Platinum 8.00
GREATEST HITS 11/7/95 Gold
FOURPLAY 8/12/88 Gold
TRILOGY 1/29/88 Gold
TRILOGY 1/29/88 Platinum
COVERDALE/PAGE 6/8/93 Gold
COVERDALE/PAGE 4/7/95 Platinum


 

=IAN GILLAN=

Ian Gillan nasce il 19 agosto 1945 a Hounslow, un sobborgo di Londra. Frequenta la Acton County Grammar School insieme ai futuri Who: Pete Townsend, Roger Daltrey e John Entwhistle. Nel 1962 forma la sua prima band chiamata "The Moonshiners" che due anni più tardi cambierà nome in "The Javelins". Nel 1965 inizia l'avventura degli Episode Six ai quali si unirà anche Roger Glover. La fama acquisita in questa band gli consentirà di essere scelto dai Deep Purple per rimpiazzare Rod Evans e di trascinare nella nuova impresa l'amico bassista. In quello stesso periodo il suo nome si lega anche alla realizzazione di Jesus Christ Superstar, superba interpretazione nel ruolo principale dell noto Musical che nel mercato discografico è affiancato dalla colonna sonora dell'omonimo film.

Abbandonati i Deep Purple nel 1973 decide di organizzare una propria band con la quale tornerà in sala di registrazione due anni più tardi, nel settembre del 1975, quando incide "Child in time". La band comprende Mark Nauseef alle percussioni (già nei Velvet Underground e gli ELF), Ray Fenwich alla chitarra (Spencer Davis Group), John Gustafson al basso (Merseybeats, Big Three, Episode Six, Quatermass), Mike Moran alle tastiere e l'amico Glover in veste di produttore. Moran viene sostituito da Mickey Lee Soule (ELF e Rainbow) che seguirà Gillan durante una tournée in Francia e poi lascerà il posto a Colin Towns. Il rinnovato complesso prende il nome di Ian Gillan Band e, con gli album "Clear Air Turbulence" e "Scarabus", usciti entrambi nel 1977, comincia a raccogliere i primi trionfi in tutto il mondo, specie in Giappone dove registrano "Live at Budokan". Tuttavia la band non soddisfa completamente Gillan che nell'estate del 1978 impone uno stop alla formazione per rifondarla mantenendo, del vecchio organico, soltanto Towns. In un primo rimpasto coinvolge tre ex Zzebra e il batterista Pete Barnacle ma già per la registrazione di "Gillan", quello stesso anno, rinnova il gruppo: in sala di registrazione, oltre a Towns e Barnacle, ci sono Steve Byrd alla chitarra e John McCoy al basso ma, subito dopo, batterista e chitarrista vengono sostituiti con Mick Underwood e Bernie Tormé. C'è molta ostinazione nel grande istrione, che fa e disfa, e in quello stesso periodo rifiuta l'allettante proposta di Blackmore di sostituire Ronnie Dio nei Raimbow. Gli anni ottanta gli daranno ragione premiando al sua band come una delle formazioni-leader del rock duro inglese. Dopo il considerevole successo di "Mr Universe" viene scritturato dalla casa discografica Virgin, che è alla ricerca di un nome di spicco per sondare il mercato dell'hard rock. L'attuale quintetto è il migliore fra quelli provati fino ad allora e, con l'album "Glory Road" del 1980, la Virgin rilancia definitivamente Gillan nell'olimpo dei "grandi", nello stesso anno in che vede l'esplosione della cosiddetta New Wave Of British Heavy Metal. Gillan allora intraprende una intensa attività concertistica, coronata dalle trionfali apparizioni al Festival di Reading, sia nel 1980 che nel 1981. Dopo la realizzazione di "Future Shock", Tormé decide di lasciare il gruppo e viene sostituito con Janick Gers (già con i White Spirit). La rinnovata formazione si presenta con "Double Trouble", per metà registrato dal vivo a Reading nel 1981, dove spicca un'intensa canzone anti-nucleare, Mutually Assured Destruction. "Magic" del 1982, chiude il ciclo più proficuo della Gillan Band, mentre il cantante si ritira dalle scene sino alla fine di quell'anno, lamentando la perdita della voce. Una fugace apparizione nei Black Sabbath disorienta pubblico e critica: viene registrato l'album "Born Again" ed eseguito un breve tour. Ma i contatti avuti con Jon Lord e, in gran segreto, anche con Blackmore lasciavano presagire qualcosa di "grosso". Due anni più tardi la notizia ufficiale: i Deep Purple MkII di nuovo insieme! Nel corso di questi anni Gillan ha affiancato l'attività insieme i Purple con numerose collaborazioni e apparizioni da solista, e inciso due album di cui è titolare: il primo con Roger Glover: "Accidentally Purpose" nel 1988; mentre in tempi più recenti, nel 1997, ha pubblicato "Dreamcatcher"

 

=TOMMY BOLIN=

Tommy Bolin nasce a Sioux City , Iowa, il primo agosto 1951. Conosciuto soprattutto per aver sostituito Ritchie Blackmore nella formazion MkIV dei Deep Purple, Bolin si creò una considerevole reputazione come strumentista virtuoso prima della morte per "overdose" di eroina; la sua produzione comprende due album solisti, un considerevole contributo al disco "Come Taste The Band" dei Purple, due album con la James Gang ed altre prestigiose collaborazioni. Dopo la scomparsa sono stati prodotti altri album postumi, ottenuti da registrazioni live.

Bolin abbandonò la scuola superiore a sedici anni e si trasferì a Denver, dove formò una band chiamata The Zephyrs nel 1968; dopo aver registrato due album con questo gruppo ("Zephyr" e "Going Back To Colorado"), si unì al bluesman Albert King per un anno.

Stabilitosi a New York nel 1973, formò un gruppo jazz-rock chiamato Energy, ma non riuscì a ottenere un contratto discografico; fu anche chiamato a suonare nell’influente album "Spectrum" di Billy Cobham e più tardi, lo stesso anno, fu invitato a unirsi alla James Gang su raccomandazione del chitarrista Joe Walsh: restò con loro per un anno e apparve in due loro dischi, "Bang" e "Miami".

Quando la James Gang si sciolse, nel 1974, Bolin iniziò a lavorare al suo primo album solista "Teaser", che uscì l’anno seguente; verso la metà del 1975 fece una audizione per i Deep Purple che lo preferirono a Dave Clempson, ex chitarrista di Humble Pie e Colosseum. Bolin rimase coi Purple fino al loro scioglimento nel marzo 1976, contribuendo in sette brani al loro album "Come Taste The Band" e prendendo parte a un tour mondiale che comprese Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Indonesia e Stati Uniti.

La Tommy Bolin Band, formata immediatamente dopo la dissoluzione dei Purple, pubblicò un album, "Private Eyes", prima della morte di Bolin in una stanza d’albergo di Miami (Florida), dove si trovava in tour con Jeff Beck.

 

=IAN PAICE=

Noto soprattutto per il suo lavoro con i Deep Purple, Ian Paice si è dimostrato un percussionista di primara importanza. Come John Bonham, Ian Paice non ha mai usato una doppia cassa, e nell’heavy rock ha rappresentato il classico esempio dell’efficienza del percussionista che sa, quando si presenta il momento giusto, abbandonare il campo.

Paice è nato a Nottingham England, il 29 giugno 1948, ed ha lavorato come impiegato statale suonando intanto con band semi-professionali come i George and the Rave Ons, finché non si è orientato verso le band professionali con gli M15, che fecero lunghe tournée in Europa. In origine, il primo vocalista dei Deep Purple, Rod Evans, entrò nella band che cambiò nome assumendo quello di Maze, ma si sfasciò quando Paice e Evans si unirono, nel marzo del 1968 ai Purple. In questo periodo Paice incise dei pezzi con una misteriosa band chiamata Green Bullfrog, con al sorprendente formazione di Paice, Ritchie Blackmore, Roger Glover, Albert Lee, Big Jim Sullivan e Jon Lord.

I Deep Purple, naturalmente, conquistarono notorietà di massa, fortuna e gloria in tutto il mondo, condotti da uno dei batteristi più spettacolari del rock, per anni fedele alla Ludwig, poi passato alla giapponese Pearl.

L’apoteosi dei Purple si interruppe nei primi mesi del 1976. Jon Lord e Ian Paice, insieme al cantante e tastierista Tony Ashton, delinearono i piani per quello che cercava di presentarsi come un supergruppo chiamato Paice Ashton & Lord che durò solo un album in studio e circa dodici mesi, nel 1977.

Prima della riunificazione dei Deep Purple, Paice ha suonato nei Whitesnake di David Coverdale e nella band di Gary Moore.
 

 

=DISCOGRAFIA=
 

2000 - Fireball
1999 - Total Abandon: Australia '99 1998 - Abandon
1997 - Live At The Olympia `96
1996 - Purpendicular
1996 - California Jamming - Live 1974
1996 - In Concert (Live In California 1976)
1995 - On The Wings Of A Russian Foxbat - Live In California 1976
1994 - Come Hell Or High Water
1993 - Gemini Suite Live At The Royal Festival Hall
1993 - Live In Japan
1993 - The Battle Rages On
1990 - Slaves And Masters
1988 - Scandinavian Nights (Live In Stockholm 1970)
1988 - Nobody's Perfect
1987 - The House Of The Blue Light
1984 - Perfect Strangers
1982 - Live In London (1974)
1980 - Deep Purple In Concert (1970-72)
1978 - Power House
1977 - Last Concert In Japan
1976 - Made In Europe
1975 - Come Taste The Band
1974 - Burn
1974 - Stormbringer
1973 - Who Do We Think We Are?
1972 - Machine Head
1972 - Made In Japan
1971 - Fireball
1970 - In Rock
1970 - Concerto For Group And Orchestra With The Royal Philarmonic Orchestra
1969 - Deep Purple
1969 - Book Of Taliesyn 1968 - Shades Of Deep Purple