Informazione sul campo in erba sintetica

 

Si sa ben poco sui campi in erba sintetica, ogni due anni la fiera di Bologna ospita nei suoi padiglioni "Europolis" mostra dell'arredo urbano e non solo.Qui sono compresi anche i campi sintetici in erba, questi campi potrebbero essere la soluzione  di parecchi problemi sia per i grandi club sia per le piccole società di periferia.

 

La prima esperienza approvata dall ' UEFA, è quella piccola striscia esterna che va dalla linea dell' out alle panchine sul campo del Tardini di Parma, la ditta AK GREEN, l' ha messa per poter permettere agli atleti di avere una buona zona per il riscaldamento prima di entrare in partita.

 

Piove? Nevica?

Al nord, in inverno spesso i terreni sono fangosi e ghiacciano con una certa facilità: il manto sintetico non ha questi problemi.

Il fango non si sa cosa sia, l'acqua infatti viene assorbita e defluisce praticamente subito, mentre il ghiaccio non si può formare, quindi si limitano di molto gli infortuni, nessuna partita di campionato corre il rischio di essere rinviata per impraticabilità del campo.

 

Dati Tecnici:

 

-       Come si posa.

  Il fondo va preparato adeguatamente, come si trattasse di un campo in erba naturale; naturalmente non si semina e dopo aver livellato l'ultimo strato si appoggia l'erba sintetica.

Il tappeto è alto cinquantadue millimetri, con uno speciale brevetto il manto si stabilizza al suolo mantenendo il drenaggio, particolare importanza sono l'utilizzo di granuli in gomma, nello strato finale per dare elasticità uniforme ed eliminare ogni forma di abrasione. L'altezza dell'erba utile in superficie è di quindici millimetri.

 

  -       Tempi di attesa.

  Dalla ricezione dell'ordine in un paio di settimane si possono realizzare 6.000 metri quadrati che devono essere posati, vengono prodotti rotoli fino a 70 metri e della larghezza di 4. Gli stessi vengono uniti fra di loro con una apposita banda di unione per assicurare una perfetta stabilità del manto, Insomma in tre settimane realizziamo il campo.

 

-       Manutenzione.

  Settimanalmente le società devono spazzolare e pettinare il manto, far si che l'intasamento, termine usato per definire la miscela utilizzare per ancorare il tappeto al suolo e conferire elasticità al campo, mantenga la sua caratteristica. Con interventi scadenziali, invece è necessario rimuovere foglie semi e polvere, con un apposita macchinetta che viene messa a disposizione del fornitore previo compera. Annualmente invece ci deve essere il controllo di tutte le zone del campo soprattutto quella dell'area di porta e della fascia centrale del centrocampo maggiormente calpestate durante gli incontri.

 

-       Durata.

  Su un fondo in erba sintetica ci si può giocare anche 10 ore in un giorno, per tutta l'annata sportiva. Se una zona è da sostituire lo si fa con velocità e minimo inconveniente.

 

-       I costi.

  E' il momento di parlare di costi. Tra le varie aziende produttrici non c'è divergenza: per un campo di 6-7000 metri quadrati. Quindi un terreno di gioco con misure regolari, la spesa si aggira sui 350 milioni di vecchie lire circa 180.759 €.

La spesa iniziale è superiore a quella di un campo in erba che verrebbe a costare quasi la metà, ma alla fine facendo un indagine si viene a risparmiare. Primo i costi di manutenzioni sono minimi, non si taglia e semina l'erba, non si irriga, non servono giardinieri, non si deve lasciare fermo il campo per i mesi luglio/agosto post campionato, non c'è bisogno di usarlo con parsimonia per paura di rovinare il manto, si possono effettuare tutti gli allenamenti possibili non si obbliga cioè la società a trovare degli impianti sostitutivi per gli stessi, insomma in pratica in quattro anni si può ammortizzare il tutto!

 

-       Produttori.

  Vi rimando ai siti di due aziende produttrici:

  www.italgreen.it

    www.akgreen.it