Rabindranath Tagore

 

 

Scrittore, Poeta, Drammaturgo e Filosofo Indiano.

 

Nasce a Calcutta il 6 maggio del 1861, nella residenza fastosa ma ormai decaduta di una famiglia

dell'alta aristocrazia ed di illustri tradizioni religiose e culturali.
Tagore é stato poeta, drammaturgo, musicista, pittore e filosofo indiano,

 vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1913.
Muore a Santiniketan il 7 agosto 1941

 

 

Non Andartene Amore

Non andartene, amore, senza avvertirmi.
Ho vegliato tutta la notte e ora i miei occhi
sono pesanti di sonno.
Ho paura di perderti mentre dormo.
Non andartene, amore, senza avvertirmi.

Mi sveglio e stendo le mani per toccarti. Ti sento e
mi domando: "E' un sogno?"
Oh, potessi stringere i tuoi piedi col mio cuore
e tenerli stretti al mio petto!
Non andartene, amore, senza avvertirmi.

 

Tu Sei la Nuvola della Sera
che vaga nel cielo dei miei sogni.

Io ti dipingo e ti modello
con i miei desideri d'amore.

Tu sei mia, solo mia,
l'abitatrice dei miei sogni infiniti!

I tuoi piedi sono rosso-rosati
per la vampa del mio desiderio,
spigolatrice dei miei canti al tramonto!

Le tue labbra sono dolci-amare
del sapore del mio vino di dolore.

Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei sogni solitari!

Ho oscurato i tuoi occhi
con l'ombra della mia passione,
frequentatrice della profondità del mio sguardo!

T'ho presa e ti stringo, amore mio,
nella rete della mia musica.

Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei sogni immortali! -

- da Il Giardiniere -

Vita della Mia Vita...

sempre cercherò di conservare
puro il mio corpo,
sapendo che la tua carezza vivente
mi sfiora tutte le membra.

Sempre cercherò di allontanare
ogni falsità dai miei pensieri,
sapendo che tu sei la verità
che nella mente
mi ha acceso la luce della ragione.

Sempre cercherò di scacciare
ogni malvagità dal mio cuore,
e di farvi fiorire l'amore,
sapendo che hai la tua dimora
nel più profondo del cuore.

E sempre cercherò nelle mie azioni
di rivelare te,
sapendo che è il tuo potere
che mi dà la forza di agire.

Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.
Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline
attraverso esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.
Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.
Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c'è spazio da riempire.

Non celare il segreto del tuo cuore...
amico mio.
Dillo a me, solo a me, in segreto.
Tu che sorridi tanto gentilmente,
sussurralo sommessamente,
il mio cuore l'udrà,
non le mie orecchie.

La notte è fonda,
la casa è silenziosa,
i nidi degli uccelli
son coperti di sonno.

Dimmi tra lacrime esitanti,
tra sorrisi titubanti,
tra dolore e dolce vergogna,
il segreto del tuo cuore!

Cogli Questo Piccolo Fiore...

Cogli questo piccolo fiore
e prendilo. Non indugiare!
Temo che esso appassisca
e cada nella polvere.

Non so se potrà trovare
posto nella tua ghirlanda,
ma onoralo con la carezza pietosa
della tua mano - e coglilo.

Temo che il giorno finisca
prima del mio risveglio
e passi l'ora dell'offerta.

Anche se il colore è pallido
e tenue è il suo profumo
serviti di questo fiore
finché c'è tempo - e coglilo.

Dimmi Se Questo è Vero, Amore Mio...

Dimmi se questo è vero, amore mio,
dimmi se questo è tutto vero.
Quando questi occhi scagliano i loro lampi
le oscure nubi nel tuo petto
danno risposte tempestose.
E' vero che le mie labbra son dolci
come il boccio del primo amore?
Che le memorie di mesi svaniti
di maggio indugiano nelle mie membra?
Che la terra, come un'arpa, vibra
di canzoni al tocco dei miei piedi?
E' poi vero che gocce di rugiada
cadono dagli occhi della notte
al mio apparire e la luce del giorno
è felice quando avvolge il mio corpo?
E' vero, è vero che il tuo amore viaggiò
per ere e mondi in cerca di me?
Che quando finalmente mi trovasti
il tuo secolare desiderio
trovò una pace perfetta
nel mio gentile parlare
nei miei occhi e nelle mie labbra
e nei miei capelli fluenti?
E dimmi infine se è proprio vero
che il mistero dell'infinito
è scritto sulla mia piccola fronte.
Dimmi, amor mio, se tutto questo è vero.

 

Afferro le sue mani...
e la stringo al mio petto.
Tento di riempire le mie braccia
della sua bellezza,
di depredare con i baci
il suo dolce sorriso,
di bere i suoi bruni sguardi
con i miei occhi.
Ma dov'è?
Chi può spremere l'azzurro dal cielo?

Cerco di afferrare la bellezza;
essa mi elude
lasciando soltanto il corpo
nelle mie mani.
Stanco e frustrato mi ritraggo.
Come può il corpo toccare
il fiore che soltanto
lo spirito riesce a sfiorare?



 

Nella Mia Vita

ho amato, cuore e anima,
luci ed ombre della terra.
Questo amore senza fine
ha fatto udire
la voce della speranza
nell'azzurro del cielo.
E rimarrà nella felicità
e nel dolore più profondo,
rimarrà in ogni gemma
e in ogni fiore,
nelle notti primaverili ed estive.
Ha messo l'anello di nozze
alla mano del futuro.




Non abbandonarti...
tieniti stretto,e vincerai.
Vedo che la notte se ne va:
coraggio, non aver paura.
Guarda, sul fronte dell'oriente
di tra l'intrico della foresta
si è levata la stella del mattino.
Coraggio, non aver paura.

Son figli della notte, che del buio battono le strade
la disperazione, la pigrizia, il dubbio:
sono fuori d'ogni certezza, non son figli
dell'aurora.
Corri, vieni fuori;
guarda, leva lo sguardo in alto,
il cielo s'è fatto chiaro.
Coraggio, non aver più paura.



 

Dove

DOVE la mente non conosce paura
e la testa è tenuta ben alta;
DOVE il sapere è libero;
DOVE il mondo non è stato frammentato
entro anguste mura domestiche;
DOVE le parole sgorgano
dal profondo della verità;
DOVE lo sforzo incessante tende le braccia
verso la perfezione;
DOVE il limpido fiume della ragione
non ha smarrito la via
nell'arida sabbia del deserto
delle morte abitudini;
DOVE Tu guidi innanzi la ragione
verso pensieri e azioni sempre più ampi;
in quel cielo di libertà, PADRE,
fa che il mio paese si desti.

Ma è il Mio Cuore Amore Mio

tuoi occhi m'interrogano tristi.
Vorrebbero sapere i miei pensieri
come la luna che scandaglia il mare.
Dal principio alla fine ho denudato
la mia vita davanti ai tuoi occhi,
senza nulla celarti o trattenere.
Ed è per questo che non mi conosci.
Se fosse soltanto una gemma,
la romperei in cento pezzi
e con essi farei una catena
da mettere attorno al tuo collo.
Se fosse soltanto un fiore,
rotondo e piccolo e dolce,
lo coglierei dallo stelo
per metterlo nei tuoi capelli.

Ma è il mio cuore, mia diletta
Dove sono le sue spiagge e il suo fondo ?
Di questo regno tu ignori i confini
e tuttavia sei la sua regina.
Se fosse solo un momento di gioia
fiorirebbe in un facile sorriso,
lo potresti capire in un momento.
Se fosse soltanto un dolore
si scioglierebbe in limpide lacrime,
rivelando il suo più intimo segreto
senza dire una sola parola.
Ma è il mio cuore, amore mio.
Le sue gioie e i suoi dolori
sono sconfinati, e infiniti
i suoi desideri e le sue ricchezze.
Ti è vicino come la tua stessa vita,
ma non puoi conoscerlo interamente



 

Donna, Non Sei Soltanto l'Opera di Dio

 

ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.

I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immoralità.

Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d' estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.

Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.

 

Dammi il supremo coraggio dell'Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore,
e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore,
che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare
sempre
e ad ogni costo.


Pace in Terris

Non so come tu canti, mio Signore!
Sempre Ti ascolto in silenzioso stupore.
La luce della Tua musica illumina il mondo.
Il soffio della Tua musica corre da cielo a cielo.
L'onda sacra della Tua musica irrompe tra gli
ostacoli pietrosi e scorre impetuosa in avanti.
Il cuore anela di unirsi al Tuo canto,
ma invano cerco una voce.
Vorrei parlare, ma le mie parole
non si fondono in canti e impotente grido.
Hai fatto prigioniero il mio cuore
nelle infinite reti della Tua musica.

Se il giorno è finito
se gli uccelli non cantano più
se il vento ormai stanco è cessato
stendi su di me
il velo dell'oscurità più fitta
come hai avvolto la terra
nella coltre del sonno
e al tramonto teneramente hai chiuso i petali
dei fiori appassiti del loto.

Prima che il suo viaggio finisca
libera dalla vergogna e dalla povertà
il viandante che ha la bisaccia vuota,
le vesti lacere e polverose
e ogni energia esaurita.

Rinnova la sua vita come un fiore
sotto il mantello della tua dolce notte.

Talvolta la mia gioia
ti spaventa amore mio
nasce dal nulla e si nutre di poco
di larve invisibili
che il vento trasporta
di frammenti di paura
che si fondono in tepore
di briciole di serenità
cadute dalla mensa dei poveri
di un raggio di sole che risveglia lucciole
addormentate in gocce di rugiada
se mi ami amore mio
perdona la mia gioia.

0

Il giorno in cui fiorì il loto,
ahimè, la mia mente era persa
e io non me ne accorsi.
Il mio cestino rimase vuoto
e il fiore inosservato.

Ogni tanto però
una tristezza mi prendeva
mi svegliavo dal mio sogno
e sentivo nel vento del sud
la presenza dolce di una strana fragranza.

Quella vaga dolcezza
come desiderio tormentava il mio cuore
sembrava l'alito ardente dell'estate
in cerca di soddisfazione.

Non sapevo allora
che era così vicina
che era già mia
che questa dolcezza perfetta
era fiorita
nel profondo del mio cuore.

 

Se tu non parli

Se tu non parli
riempirò il mio cuore del tuo silenzio
e lo sopporterò.
Resterò qui fermo ad aspettare come la notte
nella sua veglia stellata
con il capo chino a terra
paziente.

Ma arriverà il mattino
le ombre della notte svaniranno
e la tua voce
in rivoli dorati inonderà il cielo.
Allora le tue parole
nel canto
prenderanno ali
da tutti i miei nidi di uccelli
e le tue melodie
spunteranno come fiori
su tutti gli alberi della mia foresta.


Perché il dono dell'amore è timido,
non dice mai il suo nome,
attraversa rapido l'ombra,
diffondendo un fremito di gioia attraverso la polvere.
Coglilo al volo o perdilo per sempre.
- Poesie d'amore-

Al Chiaro Di Luna

Calma, calma questo cuore agitato,
tu, notte tranquilla di luna piena.
Troppe gravi preoccupazioni,
più e più volte
gravano sul mio cuore.
Versa tenere lacrime
Sopra brucianti pene.
Con i tuoi raggi argentati,
portatori di sogno e di magia,
morbidi come petali di loto,
o notte, vieni, accarezza
tutto il mio essere
e fammi dimenticare
tutte le mie pene.

Ogni Alba

Ogni Alba porta un nuovo giorno,
lavando con la luce della speranza
le macchie e la polvere dello spirito
vuoto di ogni giorno passato.
Vuoi celare te stesso!
Il cuore non ubbidisce,
diffonde luce dagli occhi.
Nella vita non c’è speranza
di evitare il dolore:
che tu possa trovare nell’animo
la forza per sopportarlo.
Cieco, non sai che l’andare e il venire
camminano sulla stessa strada?
Se sbarri la strada all’andata
perdi la speranza del ritorno…


Nella tua eterna veglia,
tu ascolti i miei passi che s'avvicinano,
mentre la tua letizia si raccoglie
nei primi albori del mattino
ed erompe nell'esplosione di luce.
Più mi accosto a te, più profondo diventa
il fervore nella danza del mare.
Il tuo mondo è uno spruzzo di luce
che si diffonde, colmandoti le mani,
ma il tuo cielo è nel mio cuore segreto;
esso schiude lentamente
le sue gemme in timido amore.
 


Non curarti del suo cuore, mio cuore: lascialo nell'oscurità.
Che importa se la sua bellezza è solo del corpo
e il suo sorriso è soltanto del volto?
Lasciami prender senza problemi il semplice senso dei suoi sguardi
ed essere felice.

Non mi curo se è una rete di illusione che le sue braccia mi cingono,
perchè la rete stessa è preziosa e rara,
e dell'inganno si può sorridere e scordare.

Non curarti del suo cuore, mio cuore:
accontentati se la musica è vera;
anche se alle parole non bisogna prestare fede;
godi della grazia che danza sull'increspata, illusoria superficie,
qualunque cosa ci sia sotto.
 

Il mio cuore, come il cielo di sera,
ha un'infinita passione per il colore,
e perciò io muto i miei veli,
che hanno ora il verde dell'erba fresca,
e ora quello del riso invernale.

Oggi la mia veste è tinta dell'azzurro
del cielo orlato di pioggia.
Essa dona al mio corpo il colore dell'infinito
di colli oltremare;
e nelle pieghe porta la gioia di nubi estive che volan nel vento.


Vieni, primavera, imprudente amante della terra
fa' anelare ad esprimersi il cuore della foresta!
Vieni in raffiche irrequiete dove i fiori sbocciano improvvisi e fa spuntare nuove foglie!
Scoppia, come una rivolta di luce, attraverso la veglia della notte,
attraverso il buio silenzio del lago, attraverso la prigione sotto la polvere,
proclama la libertà per i semi tenuti in catene!
Come la risata del fulmine, come il grido d'una tempesta, irrompi nella città rumorosa;
libera parole soffocate da' vigore alla nostra fiacca battaglia e conquista la morte!


Nella tua eterna veglia,
tu ascolti i miei passi che s'avvicinano,
mentre la tua letizia si raccoglie
nei primi albori del mattino
ed erompe nell'esplosione di luce.
Più mi accosto a te, più profondo diventa
il fervore nella danza del mare.
Il tuo mondo è uno spruzzo di luce
che si diffonde, colmandoti le mani,
ma il tuo cielo è nel mio cuore segreto;
esso schiude lentamente
le sue gemme in timido amore.
 


Il mio cuore, come il cielo di sera,
ha un'infinita passione per il colore,
e perciò io muto i miei veli,
che hanno ora il verde dell'erba fresca,
e ora quello del riso invernale.

Oggi la mia veste è tinta dell'azzurro
del cielo orlato di pioggia.
Essa dona al mio corpo il colore dell'infinito
di colli oltremare;
e nelle pieghe porta la gioia di nubi estive che volan nel vento.
 

Sono come la notte per te, piccolo fiore...
Quando al mattino schiuderai gli occhi
ti lascerò a un mondo
tutto pieno d'api ronzanti, di canti d'uccelli.
Il mio ultimo dono per te
sarà una lacrima versata nel colmo della tua giovinezza:
renderà più dolce il tuo sorriso,
e velerà il tuo sguardo sulla gioia spietata del giorno.
 


Si dice che nella foresta,
dove il fiume s'incontra col lago,
vivon certe fate travestite
e si capisce che sono delle fate
solo dopo che sono sparite.
Un principe andò in questa foresta,
e quando giunse sul luogo dove il fiume s'incontra col lago,
vide una fanciulla di villaggio
seduta sulla riva a far increspare l'acqua
per fare danzare i gigli.
Il principe le chiese sussurrando:
"Dimmi, quale fata sei tu?"
La fanciulla rise alla domanda
e i colli le fecero eco.
 

Oggi la mia veste è tinta dell'azzurro del cielo
orlato di pioggia.
Essa dona al mio corpo il colore dell'infinito,
di colli oltremare;
e nelle pieghe porta la gioia
di nubi estive che volan nel vento.
 

Qualche volta la vedo, e mi vive dinanzi
definita, immutabile, come un ricordo.
Io non ho mai potuto afferrarla: la sua realtà
ogni volta mi sfugge e mi porta lontano.
Se sei bella, non so. Tra le donne è ben giovane:
mi sorprende, a pensarla, un ricordo remoto
dell'infanzia vissuta tra questa colline,
tanto è giovane. E' come il mattino. Mi accenna negli occhi
tutti i cieli lontani di quei mattini remoti.
E ha negli occhi un proposito fermo: la luce più netta
che abbia avuto mai l'alba su queste colline.
 


Ci sono d'estate pomeriggi che fino le piazze son vuote,
distese sotto il sole che sta per calare,
e quest'uomo, che giunge per un viale d'inutili piante, si ferma.
Val la pena esser solo, per essere sempre più solo?
Solamente girarle, le piazze e le strade son vuote.
Bisogna fermare una donna e parlarle, e deciderla a vivere insieme.
Altrimenti, uno parla da solo. E' per questo che a volte
c'è lo sbronzo notturno che attacca discorsi e racconta i progetti di tutta la vita.

Non è certo attendendo nella piazza deserta che s'incontra qualcuno,
ma chi gira le strade si sofferma ogni tanto.
Se fossero in due, anche andando per strada, la casa sarebbe dove c'è quella donna,
e varrebbe la pena.

Nella notte la piazza ritorna deserta
e quest'uomo, che passa, non vede le case tra le inutili luci, non leva più gli occhi:
sente solo il selciato, che han fatto altri uomini dalle mani indurite, come sono le sue.
Non è giusto restare sulla piazza deserta.
Ci sarà certamente quella donna per strada che, pregata, vorrebbe dar mano alla casa.

La Luce

Sì, lo so, non è nient'altro che il tuo amore
questa luce dorata che danza sulle foglie,
queste pigre nubi che veleggiano nel cielo,
questa brezza che passa lasciando
la sua freschezza sulla mia fronte.
la luce del mattino m'ha inondato gli occhi:
è questo il tuo messaggio al mio cuore.
chini il viso, i tuoi occhi fissano i miei occhi,
e il mio cuore ha toccato i tuoi piedi.

Volafarfalla

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