I ragazzi e le
ragazze di un tempo non aspettavano di ricevere le uova di Pasqua.
Andavano in giro a chiederle.
La gente di campagna era anche troppo contenta di dargliele.
Durante le lunghe settimane di Quaresima, la Chiesa proibiva di
mangiare le uova,
ma le galline continuavano ancora a farle!
E così si erano accumulate moltissime uova di Pasqua.
Anche prima dell’era cristiana in primavera si scambiavano doni di
uova.
I greci, i cinesi, i persiani si scambiavano doni di uova per
festeggiare
la natura che sorgeva a nuova vita.
Per i cristiani le uova diventarono il simbolo di Gesù che
risorgeva
a nuova vita dall’oscurità della sua tomba.
Nel medioevo i re davano doni di uova per Pasqua.
Nei conti del regno d’Inghilterra del 1290,
si trova un’entrata di 18 pence per 450 uova comperate dal re
Edoardo
per distribuirle ai membri della sua casa reale.
Ma prima le uova dovevano essere ricoperte da una lamina d’oro.
In molti paesi le uova si dipingevano di rosso,
alcuni dicono in memoria del sangue di Cristo.
Uova Dipinte e
Colorate
Fin dal
medioevo la gente usava ornare delle uova per far regali di
Pasqua.
Le uova venivano prima bollite fino a diventare sode, oppure
veniva tolto il
bianco e il tuono da1l’interno facendo un buchino al centro e
soffiandovi dentro.
Si usavano tinture vegetali e, tracciando prima delle figure con
della cera liquida,
era possibile, una volta tolta la cera, ottenere un disegno.
Si potevano anche dipingere dei disegni sulle uova stesse.
In tutti i villaggi polacchi alcune donne erano specializzate
nella decorazione
delle uova e ognuno aveva i suoi disegni geometrici.
Alcuni vi rappresentavano i simboli cristiani della croce e del
pesce.
In Ungheria le uova si decoravano spesso di rosso con fiori rossi
su uno sfondo bianco.
In Jugoslavia erano segnate con le lettere XV, che stavano per
Christos Vaskrese,
ovvero «Cristo è risorto».