Le maschere della tradizione carnevalesca in Sardegna sono nelle
strade
ma anche in un museo nuovo di zecca
A chi conosce la Sardegna soltanto in cartolina o la identifica
con le variopinte
spiagge della Costa Smeralda o delle più rinomate località
balneari, lanciamo l’invito
di attraversare il Mar Tirreno in occasione del prossimo
Carnevale.
Terra allo stesso tempo vicina e lontanissima dal Continente, la
Sardegna esprime nelle
sue antichissime tradizioni uno splendore, una forza e una
ricchezza invidiabili per qualunque
luogo del pianeta. Uno dei momenti in cui la festa e il rito si
esprimono con più rigoglio è
appunto il Carnevale - Carnem levare, ovvero dire addio alla carne
- periodo che prepara
la comunità festante all’arrivo delle riflessioni e delle
penitenze religiose della Quaresima. A
l Carnevale è legato uno dei riti più importanti della storia
dell’Europa: quello del mondo alla rovescia.
In un certo periodo dell’anno le principali convenzioni sociali e
religiose sono sospese o, meglio,
rivoltate, in una sorta di licenza collettiva in cui è lecito ciò
che non è permesso durante l’intero anno,
secondo l’antico motto latino "semel in anno licet insanire" - una
volta all’anno è lecito uscire da sé.
Numerosi in Sardegna gli appuntamenti dedicati al Carnevale. Fra
questi spiccano
per bellezza, importanza e notorietà le feste tradizionali di
Mamoiada e di Oristano.
Il Carnevale di Mamoiada, in provincia di Nuoro, culmina nella
festa del martedì grasso con la sfilata
della maschera Juvanne Martis Sero, che simboleggia il Carnevale
morente, pianto dagli uomini del
paese barbaricino. Durante il periodo carnevalesco si succedono
feste, balli, offerte e la sfilata
dei meravigliosi Mamuthones e Issohadores, sorta di capri
antropomorfi che corrono rumorosi e
inafferrabili per le vie. Proprio lo scorso 12 gennaio è stato
inaugurato a Mamoiada il Museo della
Maschera Mediterranea che, oltre ad essere un importante luogo
espositivo, si propone come punto
di riferimento per un confronto e uno scambio con altre
istituzioni operanti nel medesimo settore.
Se il Carnevale di Mamoiada è l’espressione di una festa
fortemente legata alla tradizione pastorale
sarda, la Sartiglia di Oristano è invece la testimonianza di
un’altra parte importante della storia dell’Isola.
Come la Quintana di Foligno e la Giostra del Saracino di Arezzo,
la Sartiglia fa riferimento alla nobile
tradizione cavalleresca italiana. In luogo dei Mamuthones, ecco
quindi cavalli e cavalieri in preziose
fogge che si sfidano nella corsa per infilzare con la lancia il
maggior numero di stelle d’argento.
A capo della corsa la splendida figura di "su Componidori",
elegantemente vestito secondo un complesso
rituale che culmina nella vestizione della maschera tradizionale.
Sardegna, terra per tutte le stagioni.