L'uso della maschera è antichissimo e si può già ritrovare
all’origine della storia degli uomini, nella
caccia e soprattutto nell’ambito di riti magici e religiosi.
Sacerdoti, stregoni, maghi, esorcisti
così si distinguevano e rappresentavano in modo antropomorfico
l’essenza divina o demoniaca.
La maschera è l'elemento che ha caratterizzato il carnevale ed
essa aveva un preciso significato simbolico.
Il termine maschera, derivante dal longobardo "mascka",
significava larva, strega, demonio:
rappresentava le anime dei trapassati che, evocati attraverso riti
propiziatori,
salivano sulla terra per auspicare un abbondante raccolto.
Gli antichi usavano la maschera anche nei trionfi, nelle pompe
pubbliche, nei banchetti
ed i pagani celebravano il fiorire della primavera, mascherati,
con la libertà di rappresentare
chiunque avessero voluto. Più tardi l'uso di mascherarsi divenne
molto in voga presso i cristiani.
Nel Medioevo le maschere comparvero per lo più come raffigurazione
del buffonesco,
impersonando nelle loro precipue caratteristiche lo spirito
popolare e certi
aspetti sociali tipici delle diverse regioni italiane.
Visto il legame strettissimo tra rito e teatro, il passaggio
all’utilizzo
della maschera nello spettacolo è breve. Basti ricordare, per
l’antichità, le maschere
del teatro greco, che avevano, oltre tutto, la capacità di
amplificare la voce degli attori.
Le maschere del periodo rinascimentale assunsero solo carattere
artistico e soltanto
nei secoli successivi divennero facile mezzo per coprire scandali
ed intrighi.
L' uomo
mascherato divenne l'essere che egli stesso voleva rappresentare
e tale egli appariva agli spettatori.
Con la commedia d'arte, che dalla metà del Cinquecento fino al
Settecento rappresentò
il più singolare fenomeno della storia teatrale, nacquero le
famose maschere del teatro
italiano, introducendo in scena ciò che poteva divertire il
pubblico.
A carnevale, in ogni strada ed angolo si respira aria di festa in
un continuo brulicare
di maschere, in un variegato spettacolo di colori, in un
incessante sovrapporsi di musiche
e in un travolgente vortice di balli.
Il Carnevale è una festa contagiosa e basta poco per sentirsi
integrati:
senza transenne tutto è permesso e concesso grazie alla complicità
delle maschere .
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