Le Origini della Festa

 

Il termine Carnevale, a livello nozionistico, deriva da carnem levare, abolire la carne,
Anticamente indicava il banchetto d'addio alla carne che si teneva subito prima della
Quaresima, periodo di astinenza e digiuno .

 La prima originaria formazione del Carnevale si perde nella notte dei tempi.
Alcune ricostruzioni storiche hanno consentito di rintracciare le origini
e dare spiegazioni agli attuali festeggiamenti.
Nella Roma arcaia il mese di febbraio era un tipico periodo di passaggio,
dall'anno vecchio al nuovo, in cui si ripetevano i riti di espiazione per le anime dei morti.
E proprio nel latino, febrarius- da februare, purificare.
Ma già allora, in quei giorni dedicati ai morti e alla purificazione s'intreccia
una festa di significato diverso, i Lupercali, legata ai riti di fecondazione.
Il rito simbolico si svolgeva la mattina del 15 febbraio in una grotta ai piedi del Palatino,
dove la leggenda vuole che la lupa abbia allattato Romolo e Remo, i Luperci,,lupacchiotti.
Sacrifici di capre, risate, lotte, corse e inseguimento: alcuni gesti del rituale,
che si rifà alla leggende tramandate anche da importanti autori come Plutarco e Ovidio.
In realtà questo rito è per gli studiosi ancora più antico, ma è spesso ricordato
nella ricostruzione delle origini del carnevale anche per un'evidente analogia
fra il gesto dell'inseguimento delle donne che erano colpite con pelli di animale
e i tipici scherzi carnevaleschi durante i quali i ragazzini brandiscono
bastoni di gomma o di panno

La festa prende le mosse da un'altra ben più antica, quella dei Saturnali,
tipica festa dell'antica Roma, di origine pagana: durante i festeggiamenti in onore
di Saturno erano necessario darsi alla pazza gioia per favorire un raccolto abbondante
ed un periodo di benessere e felicità. In questo periodo di sette giorni si conducevano
per la città carri festosi tirati da animali bizzarramente bardati ed il popolo si riuniva
in grandi tavolate, cui partecipava persone di diverse condizioni sociali e si abbuffavano
tra lazzi, danze ed oscenità. L'antica figura del re dei Saturnali ha continuato a vivere
nella burlesca figura del re del carnevale: inizialmente impersonato da un uomo che
veniva sacrificato per il bene della collettività, poi sostituito con un fantoccio di paglia.
La sera del martedì grasso veniva bruciato come una specie di vittima designata che
morendo purificava la comunità, di modo che si potesse intraprendere
un nuovo anno sotto diversi auspici.

In Italia il carnevale è stato sontuosamente celebrato per secoli.
Ancora oggi sono visibili alcuni tratti di questa antica festa popolare,
a partire dal Carnevale di Venezia , di Viareggio sino ad arrivare in tutte le piazze di ogni paese.
Durante la festa vige la più assoluta libertà e tutto diviene lecito: i rapporti divengono spontanei,
liberi e disinibiti, superando i freni imposti dalle convenzioni sociali e le barriere create
dalle differenze di età, di classe e di sesso. Il singolo si spoglia della sua individualità
per fondersi e confondersi nel vortice gioioso della festa.

Quando Comincia

Secondo un proverbio bergamasco "Dopo Natale è subito Carnevale".
L'inizio del periodo del Carnevalesco varia da regione a regione.
In alcune,appena dopo l'Epifania, in altre dopo la Candelora del 2 febbraio
e più frequentemente dopo Sant'Antonio Abate, il 17 gennaio.
La fine invece, è sancita dalla data del martedì grasso,
calcolata in base alla quaresima, che varia ogni anno secondo la Pasqua.
Quest'ultima è fissata dopo la prima luna piena di primavera.

 

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