Virginia Murru 

Lirica Dedicata Alla Mia Isola

In questa terra d'ocra e di mare
infiniti e vergini battigie
in questa terra d'oscuri umori
falesie verticali- e dolci volti ambrati

dove natura è Arte inverosimile
Venere procace
la bellezza indossa aspre vesti
tra lussi inauditi

e io non sono che orma d'arenile
tra sagome policrome di vento.

In questi profili assolati d'ossidiana
vezzeggiati dall'elemento

dove sfrecciano occhi acuti di falco
bucoliche radure d'armenti-
sono scalpori possibili
e i nuraghe aprono vertigini

in sommit` di gloria sacra ai millenni.
Ti chiamano Sardegna
isola di trionfi azzurri

spalti e appiombi di marea
d'orgoglio e splendori
spalancati al cielo.

Io concepita in arida zolla
frutto indeiscente di leccio secolare
t'ho fortemente amato dolce terra

sulle fiamme dei tramonti
ho raccolto lacrime e rubini
gemme che ora brillano alla mia sera.

Grazie per aver Partecipato!

Volafarfalla

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