Una
volta sulla Terra tutto era silenzio.
Gli animali non facevano versi, le acque scorrevano e i venti
soffiavano,
ma senza far rumore. Nemmeno l'uomo parlava.
Un giorno il dio del canto cominciò a suonare l'arpa e, quando
fece vibrare le corde,
ogni creatura sulla Terra si mise in ascolto. Così fecero il
vento, l'acqua e gli alberi.
Il dio del cielo ordinò a ciascuno di scegliere il linguaggio
che era loro più gradito.
Tutte le creature ascoltarono il signore del canto e scoprirono
il modo più adatto
di sibilare e di ronzare, di abbaiare o di ruggire…
L'uomo imparò, non solo, tutti i diversi suoni prodotti
dall'arpa del dio
ma imparò anche a cantare perfino meglio degli stessi uccelli.
Da allora, ogni creatura sulla Terra e nel cielo aveva scelto
per sé un
linguaggio caratteristico. Invece, i pesci furono più
sfortunati,
si rendevano conto che stava accadendo qualcosa di molto
importante,
ma non capivano che cosa fosse.
Essi potevano vedere che tutte le creature della Terra
aprire e chiudere la bocca ma essendo sott'acqua,
non potevano udire alcun suono.
In ogni modo, decisero di comportarsi come gli altri.
Ecco perché i pesci aprono e chiudono la bocca
senza produrre alcun suono.
Volafarfalla
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