Le donne erano andate a cogliere il mais, ma non riuscivano a fare un buon raccolto.

 

 Allora, condussero con sé un fanciullo, che trovò molte spighe.

 

Portarono il mais sul posto, per fare delle focacce e dei dolci

 

da dare agli uomini quando fossero tornati dalla caccia.

 

Il fanciullo rubò una incredibile quantità di chicchi e li nascose in tubi

 

di bambù, che egli portò alla nonna, pregandola di fare un dolce di mais

 

per sé e per i suoi compagni.

 

La nonna l’accontentò e i fanciulli mangiarono a sazietà il dolce .

 

 In seguito per nascondere il piccolo furto tagliò,  con l’aiuto  degli altri fanciulli,

 

la lingua  alla vecchia, e del pappagallo domestico e misero in libertà

 

 tutti quelli che venivano allevati nel villaggio.

 

 Temendo la collera dei genitori, i fanciulli fuggirono in cielo arrampicandosi

 

 lungo una liana nodosa che l'uccello mosca aveva fissato in alto.

 

 Nel frattempo le donne tornarono al villaggio e cercarono i fanciulli.

 

Interrogarono inutilmente la vecchia donna e il pappagallo, privi di lingua.

 

Una di loro scorse la liana e la fila dei bimbi intenti ad arrampicarsi.

 

Costoro non prestarono orecchio alle suppliche e salirono anzi più speditamente.


Le madri, sconvolte, li seguirono, ma il ladro, che era l'ultimo della fila,

 

 tagliò la liana non appena giunto in cielo: le donne caddero

 

 e si schiantarono al suolo, dove si tramutarono in animali e in bestie feroci.

 

A punizione della loro malvagità, i fanciulli, trasformati in stelle,

 

contemplano ogni notte la triste condizione delle madri.

 

 

**Secondo questa Leggenda Brasiliana  le stelle che noi vediamo**

 

** sono gli  occhi dei fanciulli che brillano **
 



 

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