Vento, odi
l’umiliazione?
Interroga l’acerba figura
di polvere vestita.
Le macerie osservano,
seminuda e sanguinante
protegge il ventre,
lo sguardo volto al niente
monco e dolente.
Sfinita, l’abbraccia la terra
unita ai valori d’amore.
Un finale respiro,
di lento delirio
brucia l’ego indignato
dalla violenza del gesto.
Donne e dignità
vittime di violenza sorda,
inutile e fredda come la guerra,
infatuata ed errata
da utopici dilanianti ideali.
Perpetua donna l’impronta della pace
su quel ventre umiliato,
partorirai la culla dell’amore
e unirai i popoli dell’universo.
Laura Ficco
Poesia premiata alla XXXVI Edizione del Concorso Letterario
ArteeCulturura-Milano
Una Sirena Nella Notte
Una calma
notte
uno scontro, un boato
impietrisce le stelle
nell'afa di agosto.
Lamiere contorte,
frammenti di cristalli,
lamenti.
Un surreale silenzio
inchioda l'attimo.
Il mio cuore testimone casuale
tumulta di pavento,
in un frenetico istante
accecante e fulminea guizza
nel buio un'ambulanza,
ingoiando l'asfalto ed il vento.
Calano i volontari
ossigeno alla pena del dolore,
la salvezza di una vita
il loro credo,
come una primula
nello sfiorito prato.
Mi scosto, prego:
"Dio non abbandonarli
dona nelle loro mani
lucidità e sapienza".
Inerte tremo,
la speranza placa
l'animo disperato,
ora l'attesa con me spera,
scaccia l'angoscia.
Pallida e timida
l'alba si accende
negli occhi del volontario,
l'orgoglio si specchia
urla: "la vita è salva"
Laura Ficco
Poesia
premiata con “Premio Speciale –Avis”
al Concorso
di Poesia e Letteratura
“Coluccio
Salutati” 2009- Borgo a Buggiano
I Muri
Della Vita
Unghie insanguinate
improntano muri di esistenza,
scivolosi, puntigliosi.
Inghiottita dal vortice del domani,
la zavorra del coraggio
dignitosa lotta.
Corpo esanime
scava la forza,
precipita in ginocchio
ospite di polvere terrena.
Incerta sali
la scala illuminata,
l'orizzonte è privo di ostacoli.
L'anima si è pacata.
Laura Ficco