Filippo Iodice

Toscana

Strade polverose e sassi bianchi
tra filari di cipressi verdissimi
si interrompono
per poi riprendere
un poco più in là.
E ancora
strade polverose e sassi bianchi
a seguire il giallo dei poggi
e le sue sfumature
nel fiato caldo del vento.
E poi strade assolate.
Tetti rossi
muri bianchi e piccole finestre
di case, scolpite dal vento
e arse dal sole
che si scoprono osservando verso l’orizzonte.
Sicuri ripari
come mani davanti al viso
a proteggersi dal sole.
Polvere
sui miei pensieri che guardano a valle
e non riescono a guardarmi dentro
ingannati, sorpresi e rapiti
da tutto questo.
E tu scivoli via con loro
nel silenzio
senza riuscire a portarmi con te.
Ti perdo,
dimenticandoti
sorrido, mi alzo
e continuo a camminare:
strade polverose e sassi bianchi
tra filari di cipressi verdissimi
si interrompono
e poi riprendono
per aprirsi nuovamente
sul niente
accogliente e infinitamente silenzioso.

Ordino il Tempo

Questa notte, ordino il mio tempo.
Nel baule
sistemo gli anni,
li stipo vicini
uno ad uno.
Nell’armadio
appendo i mesi,
stretti, stretti.
Nei cassetti
piegati con cura
metto i giorni.
E lascio un angolo vuoto
per far posto, ad una vecchia scatola di latta.
Vi sistemerò
i momenti
i più importanti.
Saranno insieme
felicità e tristezza, gioia e dolore
vita e morte.
Insieme e tutti preziosi.

Assenza

Osservo il buio
nel silenzio della notte
solo ora mi libero.
Adesso puoi parlarmi di te.
Raccontarmi
quello che c’è
dietro la tua porta chiusa
dentro la tua stanza.
…qualcosa
mi imprigiona,
a momenti
imbriglia la mia mente.
Forse, io
imprigiono me stesso…
Nel silenzio della notte
anche se non è silenzio intorno.


 

La Sedia a Dondolo

Immerso nella sedia a dondolo
- la tua -
mi muovo lentamente
mentre ti guardo parlare.
Chi mi darà i tuoi gesti
le storie impossibili, e
la comprensione e dignità
d’uomo di altri tempi.
Ti guardo gli occhi
accesi di vita.
Il sorriso
che tanto ha da raccontarmi.
E il viso
dove più d’una di quelle rughe
è opera mia.
Mi dispiace oggi
ma ieri non sapevo.
Dicono che ti assomiglio
e questa sera
mi piace dondolarmi nel tuo posto,
e guardarmi
allo specchio di domani.


Spietata Ancella

Mi circondano pareti bianche di virginea quiete,
mi avvolge l’immacolatezza del silenzio,
e nel momento in cui mi volto
lo strumento del diavolo,
inizia a suonare per me.
Sapevo
di doverti incontrare nuovamente,
spietata ancella della morte.
Mani sottili fondono musica
mentre la luce brilla sulle crine tese, e
movimenti sensuali mi osservano
mentre scrivo sulle note che mi dedica. Lei.
Sei così fatta allora,
e questo, è il mio momento?
Anche se, occhi vitrei
non si aprono per osservare il mio corpo,
e non c’è fuoco,
nel gelo profondo della terra che si spacca,
e non c’è sangue
sul marmo che dovrebbe accogliere la mia anima.
Suona ancora per me
adesso, e domani…..



Il Tempo Concesso

C’è un tempo
e ci viene concesso
per poter dire, avere attimi,
vivere.

Ci viene concesso tempo
senza sapere quanto.
Istanti, giorni,
anni.
Mai capiremo
se, il tempo percepito
era quello concesso.
Lo scopriremo
se, di un evento
realizzeremo la giusta fine.
Altrimenti,
continueremo a vivere un tempo
che in realtà più non abbiamo.

Ci viene concesso tempo
senza sapere quanto.
Guardando indietro
al tranello del destino
resteremo silenti, con i nostri pensieri
e non capiremo
se ci è stato sottratto tempo
oppure concesso.

 

Grazie per aver partecipato!

 

Volafarfalla

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