25 Aprile Giorno della Liberazione



 

 

Il 25 Aprile del 1945 si concluse il lungo e tormentato percorso che permise al popolo italiano

di riconquistare la libertà, la democrazia, la dignità ed i diritti che erano stati calpestati e distrutti

dalla dittatura fascista. Oltre venti anni caratterizzati da persecuzioni, stragi, da leggi
liberticide e razziste, culminati negli orrori di una tremenda guerra scatenata assieme all'alleata

 Germania nazista che provocò nel nostro Paese ed in Europa enormi distruzioni e la morte di decine

 di milioni di persone. Dalla Liberazione è nata la Costituzione della nuova Italia democratica.

Nel riconoscere la PACE valore supremo ed irrinunciabile, da perseguire sempre nei rapporti

tra Stati e popoli,all'Art. 11 si afferma: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà

 degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

La Guerra scatenata contro il popolo iracheno, infrangendo la volontà dell'ONU e della stragrande
maggioranza delle nazioni e dell'opinione pubblica mondiale, deve essere fermamente condannata,
riaffermando il principio dell'autodeterminazione dei popoli, dell'indipendenza nazionale e
della sovranità popolare

Per non dimenticare che dall'antifascismo e dalla Resistenza sono nate la Costituzione Italiana
e la Repubblica democratica: una valida lezione di storia per la scuola di oggi.

Passano gli anni, cambiano le generazioni, si tende a dimenticare: qualcuno, addirittura,
lavora per cancellare il ricordo delle ingiustizie, delle crudeltà e del dolore che afflissero
milioni di persone in tutta Europa durante gli anni del nazismo e del fascismo.
Qualcuno parla di altre crudeltà, di altri regimi, per contrapporli a quelli: come se si trattasse
di fare una graduatoria, oppure si potesse giustificare un orrore con altri orrori.

C'è anche chi nega lo sterminio, chi sminuisce la Resistenza Antifascista, chi relega questi fatti
nel limbo dell'oblio di un passato troppo lontano per poter essere ricordato.
Ma quel passato è ancora qui, fra di noi, e non può essere negato:
quel passato è presente nella nostra Costituzione Italiana, nata dai valori della Resistenza
e dell'antifascismo quel passato è presente in molti uomini e in molte donne che lo vissero
personalmente o attraverso le testimonianze dirette dei loro padri e delle loro madri
quel passato è presente nei fascismi e nei razzismi che ancora pullulano, sotto varie forme e
diversi nomi, nelle nazioni d'Europa e nella mente di molti cittadini europei,
nelle idee di alcuni partiti e governanti italiani che dimostrano disprezzo quotidiano
della democrazia, della Costituzione, delle minoranze, delle opposizioni e dei dissidenti .



La scuola deve ricordarlo alle nuove generazioni!

Volafarfalla

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