Montagnola - Straordinario appuntamento il 30 luglio nel paese affacciato sul Ceresio dove ha vissuto ed è sepolto il Premio Nobel
La sacerdotessa e l' oracolo: Patty Smith legge Hermann Hesse

Lei viene dall'underground: i suoi amici fin dalla gioventù si chiamano Robert Mapplethorpe, Allen Ginsberg, William Bourroughs, Bob Dylan, l'anima inquieta dell'america degli anni sessanta-settanta. Lui è lo scrittore new age ante litteram per eccellenza. Il fustigatore delle nevrosi borghesi e il pellegrino in Oriente. La sacerdotessa del rock e l'oracolo della ribellione ben prima che la rivoluzione scoppiasse nei camps di Berkeley e Harvard. Patty Smith e Hermann Hesse.
Due mondi solo in apparenza lontanissimi. Un incontro inedito. La scintilla scoccherà nella notte del 30 luglio quando la poetessa sarà Montagnola, piccola enclave ticinese dove Hesse visse a lungo e dove riposa, invitata dal museo dedicato allo scrittore.
Un concerto voce e chitarra, accompagnata da Oliver Ray, durante il quale la cantante reciterà anche alcune poesie tratte dal vasto repertorio del Premio Nobel
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Patty Smith non è nuova del resto a questo genere di cose: nasce poeta e di poesia continuerà a vivere fino ad oggi: a tal punto da ricevere pochi anni fa a Torino il premio Grinzane Cavour. È rimasta nella storia poi la sua apparizione a Firenze quando prima di cominciare a cantare recitò d'un fiato i versi scritti nella notte prima e ispirati alla tremenda bellezza del David di Michelangelo.
Musica, arte, letteratura; un'emulsione di stimoli che da sempre sono il vero nutrimento dell'artista, che solo due anni, per dire, ha pubblicato una raccolta antologica dei suoi pezzi più celebri, accompagnati da pensieri e scritti di Susan Sontag, e scusate se è poco.
Lunga ormai trent'anni ma irregolare la sua carriera: l'esordio è di quelli che rimangono negli annali:il disco Horses brilla di luce propria con le sue poesie in musica e di luce riflessa, grazie alla già mitica sua interprezione di Gloria dei Doors. Poi, nel 1976, dopo Radio Ethiopia, l'infortunio che la tiene lontana due anni dalla scena. Vi ritorna alla grande: Bruce Springsteen scrive per lei Because the Night, altra canzone senza tempo. Il disco Easter è tra i più venduti dell'anno anche grazie a Rock and Roll Nigger, manifesto della sua poetica. L'anno successivo un altro hit indelebile: “Frederick”, dedicata al futuro marito, Fred “Sonic” Smith, ex chitarrista degli MC5.
La donna non è schiava dello star system: nel 1979 a Firenze, davanti a 70.000 persone, la poetessa annuncia il suo ritiro. Si sposerà, avrà dei figli e si dedicherà alla poesia. Tornerà al rock solo 10 anni dopo. People have the power, del 1988 è il nuovo inno volitivo di una ormai accreditata voce guida della cultura liberal americana. Gli anni novanta sono segnati dalla morte del marito e del fratello. Un dolore che cerca di stemperare ancora nel ritorno alla musica, da cui è il frutto quel Gone Again cui partecipa anche Jeff Bucley. Del duemila è Gung Ho, poi la raccolta con la Sontag, tanta impegno - celebri le sue prese di posizione contro il G8 di Genova - e ancora, tanta poesia.

Informazioni sullo spettacolo
Il concerto avrà luogo con qualsiasi tempo. Entrata 40 franchi. Prenotazioni ed informazioni: Museo Hermann Hesse Montagnola, tel 091-993.37.70