L' ing. Dante Giacosa

il papà delle nostre vetture



L' ing. Giacosa è stato uno dei più grandi progettisti al mondo di automobili. Tuttavia, pur essendo un nome famoso e di indubbio prestigio, egli gode oggi di una notorietà certamente inadeguata al rango delle sue opere e alla stessa posizione ricoperta nella FIAT.

Dalla sua matita nascono vetture di assoluto prestigio, sia tecnico che storico. Già nell' anteguerra partecipa al progetto della 500 "Topolino" e della 1100. Durante il periodo bellico dovette occuparsi di veicoli militari e di aerei da combattimento. Poi negli anni '50 fortunatamente tornò a progettare automobili. Sue creature sono infatti tutte le nostre vetture: 500 "Topolino", come già detto, eppoi 600, Nuova 500, Bianchina. Suoi progetti sono anche altre mitiche FIAT: 1400, 1900, 1100-103, 1800, 2100. Nel 1959 ebbe la nomina di responsabile della "Divisione superiore tecnica autoveicoli FIAT". Nello stesso anno, per il disegno della Nuova 500, fu premiato con il Compasso d' oro, massimo riconoscimento per un progettista. La sua felice produzione continuò anche negli anni '60. I disegni della 125 e 128 sono opera sua. Così come le Autobianchi Primula, 111 e 112.

Dante Giacosa nasce a Roma il 3 gennaio 1905 da una famiglia piemontese e presto ritorna a Neive, nelle Langhe a due passi da Alba, sua terra di origine. A soli 17 anni prende la maturità classica e a 22 anni è già ingegnere meccanico. Nel 1928 viene assunto come disegnatore meccanico alla SPA, società della Fiat che si occupa di veicoli militari. Nell' anno seguente, 1929, finalmente approda, sempre come disegnatore, alla FIAT e comincia la sua innarestabile ascesa di progettista. Della sua produzione abbiamo già accennato. Lasciò la società torinese nel 1970 a soli 65 anni per raggiunti limiti d' età. Non era vero, ma questo decise la nuova dirigenza FIAT.

Giacosa racconta:
"In ventiquattro anni alla FIAT mi furono affidati progetti d' auto, veicoli industriali, veicoli speciali, veicoli militari. E sotto forme diverse, la responsabilità della supervisione in altri settori come quelli dei trattori agricoli e industriali, dei motori diesel veloci, marini ed industriali. Il Centro Stile, dalla sua creazione, lavorò sempre sotto la mia guida."
Ma l' ing. Giacosa rimase tuttavia consulente della presidenza, conservando il suo ufficio a Mirafiori fino al 1975.
"Del gruppo dei vecchi ero rimasto solo io. Le nuove leve quasi non mi conoscevano."

Dante Giacosa ci lascia nel 1996 ed ora riposa a Neive, e il suo paese è presto divenuto meta di pellegrinaggio da parte di tutti gli appassionati delle vetture da lui create e non solo. Nel 2002 l' Enciclopedia Treccani ha inserito il nome dell' ing. Dante Giacosa tra gli uomini illustri d' Italia.



Ho dedicato la mia vita all' automobile e quindi al progresso. Fra le invenzioni degli ultimi cento anni l'automobile e' quella che ha maggiormente influito sul nostro modo di vivere. Ha liberato l' individuo dalle strette dello spazio e del tempo.
Dante Giacosa



Un ringraziamento al club lecchese "Dante Giacosa" per avermi fornito la biografia dell'Ingegnere
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