Le 500 in abito firmato


All'inizio degli anni Sessanta incominciò lo strepitoso successo agonistico delle 500. Non diventò famosa per le prestazioni, ma per la carica di simpatia che portò nelle gare, dove fu massiccia la sua presenza nelle mani di un piccolo esercito di piloti. Fu la stessa Fiat la prima a dare alla vettura una connotazione sportiva. L'operazione fu finalizzata alla ricerca di una migliore immagine del prodotto di serie. I risultati sportivi arrivarono sin dal debutto alla 500Km di Hockenheim. I primi quattro posti ottenuti furono sfruttati per una intensa campagna pubblicitaria.Una 500 Normale in un settore del Rally dei 1000 laghi nel 1959 5°Rally dei Fiori del 1962
Alla fine del 1957 la Abarth presentò la sua prima versione elaborata della Nuova 500.
Si trattò di un esemplare modificato soprattutto nella carrozzeria, eseguita in tinta bicolore e arricchita di accessori cromati. La meccanica fu modificata di poco: la cilindrata rimase di 479cc e l'aumento di potenza fu ottenuto attraverso la modifica della testata. Dagli originali 13Cv si passò a 20Cv mentre la velocità massima salì a 100 Km/h. La prima versione Abarth non fu un successo e ne furono crostruite pochissime.
Nel 1958 venne presentata la seconda versione Abarth ma anche questa non ebbe una sorte migliore della sorella a causa della compresenza dalla Fiat 500 Sport. Il sogno di Carlo Abarth di realizzare una vettura sportiva derivata dalla 500 si concretizzò molto tempo dopo, nel 1963, con la presentazione della 595. La nuova vettura fu una piacevole sorpresa per coloro che la utilizzarono nel traffico cittadio. La Abarth 595 si differenziava dalla Fiat 500 per la mascherina, per le scritte distintive e per il motore potenziato, la cui coppa dell'olio alettata sporgeva sotto il fascione posteriore, accanto alla marmitta a due tubi.
La vera novità erano i due cilindri fusi in un corpo unico in ghisa speciale; anche i pistoni e l'albero a camme erano nuovi, mentre l'albero motore, le bielle, le valvole e i condotti di scarico erano ottenuti per lavorazione degli originali. Era stato aggiunto un carburatore Solex C28 PBJ.
Nel 1964 le prestazioni della 595 Abarth furono migliorate in una versione prevista per l'impiego agonistico: la 595 SS. Le modifiche apportate consentirono di ottenere altri 5 Cv in più di potenza. Sul piano estetico il cambiamento più evidente furono i due ganci in gomma che sostituivano la serratura centrale del cofano motore. Poco dopo Carlo Abarth introdusse sul mercato la Fiat Abarth 695 che, grazie alla maggior cilindrata, interpretò ancor meglio il ruolo di sportiva cittadina. Abarth 695
Per acquistare una 695 ci volevano ben 640.000 lire. A novembre dello stesso anno arrivò la 695 SS, una versione destinata alle corse. Il motore aveva una potenza di 38 Cv in grado di raggiungere una velocità massima di 140 Km/h.

Dal punto di vista estetico fece la comparsa uno speciale tettuccio in plastica destinato a migliorare l'aerodinamica.
L'accessorio costava 75.000 lire se montato al momento dell'acquisto della vettura o 145.000 lire se chiesto a parte. Il prezzo della 695 SS era di 695.000 lire. Non passò un anno che fu affiancata all'ultima versione la 695 SS assetto corsa. Presentata nel 1965 la nuova Abarth era riconoscibile per i passaruota allargati e il camberaggio fortemente negativo delle ruote posteriori. Le carreggiate erano state allargate e le sospensioni abbassate.
Abarth 695 Nel 1965 fu anche l'anno della presentazione della Nuova 500 F e naturalmente anche le Abarth si adeguarono alla nuova carrozzeria con le porte controvento. Con il tempo le versioni Abarth della fiat 500 cambiarono in conformità al modello di serie. La carriera delle Abarth ebbe fine nel 1971.


Due abili carrozzieri/meccanici oltre a Abarth furono i fratelli Giannini. La loro specialità era la trasformazione di vetture di serie, principalmente Fiat, e la costruzione di prototipi sportivi e da competizione. Nel 1963 fu presentata la 500 Tv con 27 Cv che consentiv di raggiungere i 120 Km/h.Fiat-Giannini 500 Tv Oltre alle modifiche di meccanica, la vettura presentava varianti di carrozzeria: una banda colorata alta tre dita correva dalla maniglia della portiera su tutta la fiancata sottolineata da profili cromati, i paraurti erano dotati di rostri, le ruote avevano feritoie di ventilazione e infine la caratteristica estetica era completata dalla mascherina e dalle scritte distintive. Poco dopo seguì la 590 Gt con allestimenti simili e cilindrata di 586 cc. Questi modelli furono prodotti in quantità ridotte (circa 2 al giorno). Nel 1965 divennero operativi nuovi stabilimenti e furono perfezionati importanti accordi con alcuni concessionari. In questo modo si ampliò la produzione delle vetture; i modelli di punta rimasero la 500 Tv e la 590 Gt alle quali furono affiancate le rispettive versioni Special.

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