SAGRESTIA E LOCALI ADIACENTI

 

 

Tela: POMPONIO AMALTEO (attr.), Gloria dei Ss. Vito, Modesto e Crescenzia. Misure: cm 44 x 21.
Pulitura: GianCarlo Magri 1986

Tela: GIUSEPPE MORETTO
Madonna del Rosario con il bimbo in braccio
Misure: cm: 107 x 175


 

E’ il probabile bozzetto preparatorio per la pala dell’Altar Maggiore (opera andata perduta). Si vedono tre Santi inginocchiati, certamente i Santi titolari della parrocchia, come si può dedurre dallo stemma degli Altan, grandi benefattori del duomo, su cui posa il piede il santo che è al centro della composizione; sopra di loro, in alto, un angelo con tre palme del martirio. Sul retro della tavola ci sono delle iscrizioni fatte da due mani diverse: la prima ricorda che quest’opera fu un dono per le nozze Crescenzia Janis - Gio Batta Altan (29 aprile 1813); la seconda dice che il figlio degli sposi precedenti, nato il 15 marzo 1816, cede alla chiesa arcipretale di San Vito “questo bozzetto di altare dei Santi titolari Vito Modesto e Crescenzia” (Metz-Goi 1977).
Due angeli stanno incoronando la Vergine; in alto il Padre Eterno; sotto,ai lati della Madonna,
S. Domenico e S. Teresa con altre figure di Sante. In un cartello posto in basso del quadro si può leggere questa iscrizione:

 

CANDORE VINCENS LILIA / VIRGO PRECANTIUM VOCIBUS / AURES BENIGNAS APPLICA / INCHOAVIT POMPONIUS AMALTHEUS / PERFECIT JOSEPH MORETTUS / MDLXXXVIII

(O Vergine, che in candore superi i gigli, ascolta benigna le preghiere di chi ti invoca. Iniziò Pomponio Amalteo, completò Giuseppe Moretto, 1588).

L’opera è molto annerita e i colori spenti. Le figure sono ampie e ben disposte, ma si ha l’impressione di una certa rigidità. Questa tela è stata abbozzata dall’Amalteo e portata a termine nel 1588 dal genero Giuseppe Moretto di Portogruaro, “pittor anch’esso di qualche valore... e ben istruito dal Suocero” (G. De Renaldis 1898), che aveva sposato Quintilia, artista anch’essa (Cesarini). Il Maniago dice del Moretto che anche nelle opere di sua invenzione “egli seguiva lo stile del suocero sì nella composizione, che nel colorito, essendogli per altro in ogni particolare di molto inferiore”.

 

 

 

 

 

Tela:
Ignoto (forse sec. XVI)
Madonna in trono
con il Bambino e due Santi
(S. Vito e S. Nicolò).
Misure: cm 127 x 174
La tela è stata restaurata a cura
della Soprintendenza
del Friuli - Venezia Giulia
nel 1986. Notevoli i colori brillanti.

Tela:
Ignoto Assunzione
della Vergine con i Ss. Carlo Borromeo
e Giovanni Battista
Misure: cm 60.5 x 50.5
Interessante anche la cornice intagliata.

Tela:
Ignoto (sec. XVII?)
Cristo incoronato di spine.
Misure: cm: 89 x 74

 

 

 

 

 



Tela: Ignoto, Un Vescovo che regge nella mano destra un pastorale e con l'altra sostiene un codice, appoggiato sulle ginocchia. Misure: cm: 63.5 x 43.5



In Presbiterio: Crocifisso ligneo, autore
locale anonimo del sec. XVI.
Misure: cm 140x130 La croce è alta cm 260.
Restauro: A. e A. Comoretto 1995.

 

 

 

 

 

Sopra la porta che dal vano scale dà nel retro-coro, è inserito un medaglione di marmo con busto in bassorilievo raffigurante il sanvitese

ANTON LAZZARO MORO

e la sottostante dedica:

A. LAZZARO MORO GEOLOGO ACUTO PRIMO DIMOSTRO’ EMERSE LE MONTAGNE DALLE ACQUE PER OPERA DE FUOCHI SOTTERRANEI N. 1687 - M. 1764

 

Sopra la porta che dal vano scale dà alla sagrestia, una lapide con questa iscrizione:

 

PERCHE' LA MEMORIA DEL SACERDOTE

DON GIACOMO TRACANELLI DI QUESTO DUOMO DEL CLERO COOPERATORE

DE LA CONGREGAZIONE DI CARITA DE LA CHIESA DI ROSA E DEL SANTUARIO BENEFATTORE GENEROSO E PIO

SIA RICORDATA LA FABBRICERIA G. B. VENDRAMIN

DON G. VEGNADUZZO A. BAZZANA NEL 1930

PP

N. 1838 M. 1913

 

 

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