L’ALTARE MAGGIORE |
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Come già si è detto,
l’altare è del 1685, e apparteneva già alla
vecchia chiesa. La parte superiore centrale è del 1719. Completato nel 1733. MONSIG.R CO. CESARE RINALDIS CAPELL.; e a destra: IL SIG.R GIEROLAMO MENTINI CAMERARIO 1685. Sul retro
dell’altare, alla base del “tabernacolo”, si legge: CONFRATERNITATUM AC FIDELIUM AELEMOSINIS ERECTUM 1724 e un poco più a sinistra: SIG. GIOBATTA MIONI CAM.O ANNO 1724. Ai lati dell’altare
le due grandi statue dei Santi Patroni, Vito e Modesto, opera degli scultori Giovanni e Giuseppe Mattiussi, negli anni
1746-1750. Tutta la struttura monumentale è concepita come celebrazione ed
esaltazione del Mistero Eucaristico. Anche le statue
dei Santi Patroni sono atteggiate in un movimento di venerazione, quasi
guardie d’onore, verso il Santissimo Sacramento esposto al centro, sul
tronetto sostenuto dai due angeli. Altri due angeli, ai lati sostengono il
turibolo. Gli angioletti raffigurati nel complesso dell’altare, fra
figure intere e testine, sono 24, senza contare le due testine collocate
sopra l’organo. Come si dirà più diffusamente,
l’altare maggiore è stato restaurato nel 1992 da Eugenio Nonis,
da San Giovanni |