MARIA SOLE

Queste pagine sono dedicate a Maria Sole, "cantattrice" ingiustamente misconosciuta, interprete di performance teatrali specie negli anni '70, dalle quali sono stati tratti alcuni LP divenuti, con il tempo, degli oggetti di culto.

Maria Sole o Vittoria Solinas?

In quest'artista coesistono due anime, due personalità, due donne che ella stessa ha sempre cercato di tenere ben distinte: quella anagrafica di Vittoria Solinas, attrice cinematografica di pellicole di serie B (a parte Boccaccio '70, in cui però ha un ruolo marginale) e cantante poco impegnata, quasi sempre a rimorchio della più famosa sorella Marisa; e quella pseudonimica di Maria Sole, attrice di spettacoli teatrali d'avanguardia, cantante di canzoni eversive e dissacranti, nonché modella per i più importanti artisti figurativi dell'epoca.

Gli anni '60

Vittoria Solinas fa la sua comparsa sulle scene nel 1962: è di questo anno infatti il film in quattro episodi Boccaccio '70. Nel primo di questi, intitolato Renzo e Luciana e diretto da Mario Monicelli, la troviamo per la prima volta accanto alla sorella Marisa, allora ventunenne e anch'essa al debutto come attrice (se si esclude un piccolo ruolo nel film Scano Boa, del 1961), alla quale spetta il ruolo della protagonista. Negli anni successivi Vittoria e Marisa sono ancora insieme in alcuni spettacoli di cabaret, mentre la carriera cinematografica della seconda (che si sposa nel 1964 con il produttore Italo Panone) è in costante ascesa.

Statua di Santa Caterina

La statua di Santa Caterina da Siena scolpita da Francesco Messina, per la quale ha posato Maria Sole (clicca sull'immagine per ingrandirla).

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Parallelamente, Maria Sole esordisce come modella per lo scultore Francesco Messina, per il quale posa per la statua di Santa Caterina da Siena collocata a Roma nei giardini di Castel Sant'Angelo a Piazza Pia.

locandina

Locandina del film C'era una volta un gangster; è visibile fra gl'interpreti principali il nome di Vittoria Solinas (clicca sull'immagine per ingrandirla).

Non funziona
Vittoria Solinas ritorna dopo sei anni sul set per interpretare tre film.
Il primo s'intitola Sangue chiama sangue, un western di Luigi Capuano, in cui Vittoria è la cantante di un saloon. Seguiranno, nel 1969, Le 10 meraviglie dell'amore, di Sergio Bergonzelli, e C'era una volta un gangster, di Marco Masi, l'unico dei tre in cui non sia presente anche Marisa.

Amo sentirvi Vittoria Solinas incide inoltre negli stessi anni un paio di 45 giri, il primo con la sorella Marisa e con Armando Stula (pseudonimo di Armando Biagetti) e il secondo con il solo Stula.

Copertina di Playmen

Copertina del numero di gennaio 1968 di Playmen dedicata a Marisa Solinas, sorella di Vittoria

Il primo (per l'etichetta CDB, numero di catalogo 1137) è stato pubblicato nel 1968, e comprende le canzoni Amo sentirvi (E. Monti/A. Stula) sulla facciata A (come detto, con Marisa e Armando Stula) e Come in uno specchio sul retro (quest'ultima senza Vittoria). Del disco esiste anche una versione "Mini10" (dischetti con un diametro di 4 pollici destinati a un particolare tipo di mangiadischi), con il numero di catalogo NA 129 A.
Nella copertina, riprodotta qui a fianco, gl'interpreti appaiono nudi (Vittoria è la bionda a sinistra). La canzone, a causa del suo contenuto, all'epoca venne censurata dalla RAI.

Nel 1970 Vittoria Solinas incide un altro 45 giri, questa volta con il solo Armando Stula. Il disco (per l'etichetta Kansas, numero di catalogo dm 1118) reca sulla facciata A il brano Che ne sarà e sul retro Fuggire la giovane età.

Gli anni '70


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