Con Mika Salo, già da allora piccolo rivale Primi passi sui kart Mika davanti a Schumi nella discussa gara di Macao 1990 Un' immagine del giovane Mika nell' anno dell' esordio in F.1 Mika a Montecarlo nel 1992 Il primo podio della carriera: Suzuka 1993, insieme a Re Senna Uno dei soprannomi di Mika? "The Flying Finn" Jerez 97: Finalmente la prima sospirata vittoria! Una delle 8 vittorie '98 L' ormai famosa disavventura di Silverstone '99 Un' immagine di Mika a Monza '99 Due volte campione del mondo! Il maestoso sorpasso di Spa 2000 Un' immagine del gp del Brasile 2001 La famiglia Häkkinen al completo |
GLI ESORDI Mika Pauli Häkkinen nasce a Vantaa, un sobborgo di Helsinki, il 28/9/1968. La sua carriera automobilistica comincia, come per gran parte dei piloti, sui kart, dove tra il 1981 e il 1986 conquista ben cinque titoli nazionali; nel 1987 fa il debutto in monoposto su di una F. Ford 1600, vincendo i titoli finlandese e svedese, e arrivando 7° nella serie continentale. Nel 1988 viene selezionato per correre nel campionato inglese Vauxhall-Lotus, col team Dragon Motorsport. Giungerà secondo, dietro al coequipier Allan Mcnish, ma si rifarà nello stesso anno e con lo stesso team aggiudicandosi la più importante serie europea Opel-Lotus. IL DEBUTTO IN F.3 Nell'89 il team Dragon compie il salto nel campionato inglese di F.3, ma la Reynard-Toyota in dotazione a Mika non gli permette di far meglio del 7° posto finale con 18 punti; le sue interessanti prestazioni gli valsero però l'ingaggio per il 1990 da parte del ben più prestigioso team West Surrey Racing (lo stesso per il quale corse Senna). Con la sua Ralt-Mugen Häkkinen ottenne 11 pole ed altrettante vittorie, battendo nella classifica finale il connazionale-rivale di sempre Mika Salo. In quello stesso 1990 Mika si impose anche ad Imola ed Hockenheim in due gare una-tantum dei campionati italiano e tedesco; nella classica e prestigiosa gara di fine stagione a Macao invece, il finlandese, dopo aver dominato la prima manche, ebbe un controverso scontro con Michael Schumacher all' ultimo giro della manche decisiva. 1991: ESORDIO IN F.1 L'anno successivo Häkkinen balza direttamente su di una monoposto di F.1, esordendo con una vetusta Lotus-Judd al gp degli S. Uniti a Phoenix, prima prova della stagione. Dopo aver colto un lusinghiero 13. posto sullo schieramento di partenza (rifilando oltre tre secondi al debole compagno di squadra Julian Bailey), Mika dovette ritirarsi per un inconveniente meccanico al 59° giro, destando comunque ottima impressione. L'annata continuò tra alterne fortune (la Lotus era una delle peggiori squadre schierate al via della stagione 1991), ma a Imola Häkkinen ebbe la soddisfazione del primo piazzamento a punti, giungendo ottimo quinto. Nel 1992 Mika venne confermato alla Lotus, che, grazie a qualche sponsor in più, potè finalmente schierare una vettura sufficientemente competitiva, e i risultati non tardarono ad arrivare; undici punti totali, grazie a sei piazzamenti utili (con due quarti posti a Budapest e Magny Cours come miglior risultato), che gli valsero l'ottavo posto nella classifica del mondiale e soprattutto l'interessamento della Mclaren, che gli propose un ingaggio, sia pur come pilota collaudatore, per il '93. Nonostante altre scuderie (di minor spessore) gli avessero proposto contratti da prima guida, Mika coraggiosamente accettò il posto di terzo pilota Mclaren; una scelta che allora parve avventata, ma che oggi dimostra come il finlandese seppe vedere benissimo in un momento cruciale della carriera. Certo, i momenti difficili non mancarono anche alla corte di Ron Dennis; dopo aver preso il posto del deludente Andretti al gp del Portogallo (stupendo tutti facendo segnare in prova, al suo debutto su Mclaren, un tempo migliore di quello del grande "Magic" Senna), e aver colto a Suzuka il primo podio della sua carriera, Häkkinen iniziò la stagione 1994 con grandi speranze, ma l'acerbo motore Peugeot tarpò le ali al finnico in più di un'occasione; in ogni caso alla fine della stagione fu quarto nel mondiale, con 26 punti, frutto di sei piazzamenti sul podio. 1995: IL TERRIBILE CRASH DI ADELAIDE Nel '95, abbandonato il Peugeot, Häkkinen si ritrovò ancora una volta a dover svezzare un motore, il Mercedes, con l'aggravante di una vettura che il progettista Mike Nichols aveva disegnato con alcuni particolari forse un pò troppo futuristici. La stagione fece segnare molti, troppi, ritiri, e fu soprattutto funestata dal gravissimo incidente durante le prove dell'ultimo gp, ad Adelaide, quando Mika, per la foratura di una gomma, uscì di pista alla curva Malthouse, sbattendo contro le protezioni e subendo una frattura alla base cranica, restando per qualche tempo in coma. Il recupero di Häkkinen, già dato per finito secondo alcuni "addetti ai lavori", fu miracoloso, e nel marzo successivo, ancora in Australia, ma sul nuovo circuito di Melbourne, Mika tornò stupendo tutti con un eccezionale quinto posto finale, dopo aver rifilato in prova al neo compagno Coulthard qualcosa come un secondo e tre decimi. Alla fine la stagione si rivelò la sua migliore fino ad allora, con 31 punti all'attivo per il quinto posto nel mondiale. IL SALTO DI QUALITA' L'anno successivo la Mercedes fece finalmente il salto di qualità, realizzando un propulsore all'altezza dei migliori, anche se purtroppo ancora poco affidabile. Häkkinen dovette così dare l'addio a diverse gare che poteva vincere, ma al Nürburgring colse la sua prima pole position e nell'ultima gara dell'anno, a Jerez, grazie anche al gentile omaggio di Villeneuve, potè finalmente festeggiare la prima vittoria in F.1. Il 1998 è stato l'anno della prima consacrazione mondiale; ben otto vittorie e nove poles a suggellare una stagione fantastica, combattuta fino all'ultima gara contro un mostro sacro come Schumacher, e sancita dal trionfo di Suzuka. Nel 1999 arriva il sofferto bis iridato, con un Häkkinen quasi sempre alla grande; la sfortuna e un paio di errori determinanti lo portano a giocarsi il titolo ancora una volta all'ultimo gp di Suzuka, dove Mika tira fuori tutta la sua classe e domina, portandosi a casa il secondo titolo mondiale consecutivo. Nel 2000 Häkkinen ha rinnovato l'eterna sfida con Schumacher, ma stavolta, anche a causa di un inizio caratterizzato dalla scarsa affidabilità della sua Mclaren, ha dovuto cedere le armi. L'annata, pur non vincente, può essere considerata più che positiva, visto che Mika ha lottato con tutta la sua bravura per cercare di riconfermare il titolo; e nella memoria degli appassionati resterà la perla del sorpasso inflitto a Schumi a due giri dalla fine del gp del Belgio, sorpasso che resterà negli annali come uno dei più belli degli ultimi tempi. In più, nel finale dell' anno, Mika ha avuto la gioia più bella di questo 2000: la nascita del primo figlio, Hugo. 2001: ODISSEA CON RITIRO Nel 2001 quasi solo amarezze per Mika: sin dal gp inaugurale si è capito che sarebbe stata un'annata no, culminata con l'incredibile sfortuna di Barcellona, col ritiro all'ultimo giro di una gara saldamente dominata, che ha estromesso in largo anticipo Häkkinen dai giochi iridati. Uniche luci di un' annata grigia le splendide vittorie di Silverstone e di Indianapolis, quest'ultima arrivata dopo che a Monza Mika aveva annunciato di volersi prendere nel 2002 un anno sabbatico. La vittoria di Indianapolis resterà però l'ultima gemma di una prestigiosa carriera, visto che il finlandese, dopo vari tentennamenti e voci di un possibile rientro, ha annunciato il definitivo ritiro con un video girato in Finlandia, presentato nel motorhome Mclaren prima delle prove libere del gp di Hockenheim 2002. Mika però non ha mai abbandonato definitivamente le corse, concendendosi (da buon finlandese) la disputa di alcuni rally in patria. Inoltre il nome di Häkkinen è più volte ricorso nel corso dell'annata 2004 di F.1, associato a varie scuderie (in particolar modo Williams e Bar), ma il particolare legame commerciale che lega ancora il finlandese alla Mercedes ha impedito il clamoroso ritorno. E' però ora ufficiale che Mika tornerà in competizione nel 2005: guiderà una Mercedes nel DTM, il campionato tedesco per vetture turismo. |
1° Salo, 3° Häkkinen; la ragazzina al 2° posto è Taru Rinne, che in seguito passerà alle due ruote correndo anche nel motomondiale, e che per un certo periodo sarà anche la girlfriend di Mika 1988: vittoria nella Opel-Lotus Euroseries Il clamoroso capottamento nella gara di Snetterton '89 L' esordio in F.1 a Phoenix Un' altra immagine del 1991 Ancora Monaco 92, all' uscita della Rascasse 1995, dramma ad Adelaide: Mika sbatte alla Malthouse ed entra in coma Un bel primo piano di Mika I colori biancazzurri del casco di Mika Nürburgring 1998: la vittoria chiave per il primo titolo mondiale In Italia solo lacrime per Mika Un' altra immagine del secondo trionfo iridato Mika sulla Mclaren 2000 Indianapolis 2001:ultima vittoria al penultimo gp iridato |
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Last update 07/11/04 19:24 |