Il parco regionale di Lama Balice
Le lame (toponimo locale utilizzato per indicare
un antico corso d'acqua) sono solchi ampi
ma poco profondi posti lungo le linee che
dalla Murgia nord - occidentale scendono
verso l'Adriatico; caratteristico è di solito
lo sbocco a mare, costituito da ampie baie
sabbiose, spesso ingombre di detriti di origine
alluvionale dovuti alla funzione di compluvio
delle stesse, che si alternano alle insenature
scogliose tipiche delle coste pugliesi.
La Lama Balice è un'incisione carsica che
nasce dalla Murgia barese all'altezza di
Ruvo e lungo il suo percorso attraversa il
territorio dei comuni di Bitonto, Modugno
e Bari per sfociare a mare nei pressi della
spiaggia denominata S. Francesco l'Arena.
Con una lunghezza di 37,2 Km la Lama Balice
era la sede ormai prosciugata di un antico
torrente, il "Tiflis". È stata
trasformata in Parco naturale Regionale con
D.P.G.R. del 14 luglio 1992, n. 352, della
Provincia di Bari e del Comune di Bari con
un'estensione di 125 ettari.
Si tratta di una zona di notevole interesse
geologico-naturalistico, storico e archeologico.
All'interno della Lama, a causa della depressione
naturale, sopravvivono ampie tracce di un
"paesaggio naturale originario"
e possono essere individuati due diversi
tipi di ambiente naturale: uno "costruito",
localizzato nel territorio pianeggiante,
l'altro "spontaneo" che si estende
nella depressione naturale. Si riscontra
la presenza di specie vegetali come il carrubo,
l'alloro, il rovo, il leccio, l'alaterno,
il fragno (quercia macedonica); lunghi i
costoni, nei tratti più aridi e rocciosi
crescono piante di caprifoglio, biancospino,
ginestrella e asparago selvatico. Non di
rado possono vedersi anemoni ed esemplari
di orchidee, come pure le erbe aromatiche
usate in cucina come timo, menta, salvia,
ruta e quelle medicinali come la borragine,
la cicutaria e la salsaparicina. Piuttosto
varia è anche la fauna composta da mammiferi:
volpe, rane, ricci, donnola e faina e volatili
(sono state conteggiate oltre cento specie
di uccelli in zona): gallinelle d'acqua,
aironi, porciglioni, cavalieri d'Italia,
civette, gheppio, martin pescatore, germano
reale, poiana, usignolo di fiume, nibbio
dalla coda forcuta, ghiandaia dal becco bruno,
tordi, cinciallegre, capinere, trampolieri.
Dal punto di vista naturalistico la lama
può essere considerata come una delle aree
più interessanti della Puglia, la cui biodiversità
è una ricchezza da custodire gelosamente,
per le particolari specie vegetali scomparse
altrove e tipiche delle gravine.
Dal punto di vista storico la lama è la testimonianza
della presenza umana già a partire dal Neolitico,
evidenziata dal ritrovamento di selci lavorate
a punta e di altri utensili e strumenti in
grotte naturali, e successivamente dagli
insediamenti di comunità rupestri organizzate,
dedite all'agricoltura, alla pastorizia e
a forme elementari di commercio, e che abitavano
in ambienti ricavati scavando nei calcari
e nei tufi.
Nella Lama Balice possono riscontrarsi parecchie
testimonianze storico-architettoniche risalenti
a diverse epoche: dalle chiese medioevali
(quella rurale in stile romanico dell'Annunziata
e quella rupestre non più esistente di San
Angelo in Camerata), al cippo confinario
tra i territori di Bari e Bitonto del XVI
secolo e ai tanti esempi di architettura
rurale rappresentati dalle masserie fortificate
presenti in zona (Frammarino, Caffariello,
Cazzolla, Maselli, Lamberti, Triggiano, Caggiano,
Prete).
La creazione del parco è un intervento che
mira all'uso orientato delle risorse naturali
e storiche: un modello di parco che al contempo
stimoli la riappropriazione culturale e scientifica
del territorio da parte dei cittadini e cerchi
di ripristinare il rapporto, a dire il vero
fortemente compromesso, dell'uomo con la
natura. Ciò prevede una serie di funzioni
collegate tra di loro: conservazione, ripristino,
depurazione e riqualificazione urbana. Prioritaria
è la funzione conservativa che intende salvaguardare
l'elemento paesaggistico con una valorizzazione
degli manufatti edilizi presenti. Gli obiettivi
principali del parco di Lama Balice sono:
1) protezione e valorizzazione dell'ecosistema
della macchia mediterranea;
2) salvaguardia degli elementi di carattere
storico e ambientale;
3) integrazione del territorio con attrezzature
ed attività culturali, educative e ricreative.