Padre Pio


LA CANONIZZAZIONE 

- La cerimonia di canonizzazione si è svolta davanti ad una folla di fedeli calcolata in almeno 250.000 persone. I miracolati di padre Pio e una schiera di personalità della politica e delle istituzioni italiane hanno assistito in prima fila. A guidare la delegazione ufficiale italiana è il vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Gianfranco Fini. A qualche metro dall'altare ha seguito il rito il piccolo Matteo Pio Colella, 10 anni, guarito inspiegabilmente da una meningite fulminante, nel gennaio del 2000: è a questo miracolo, attribuito all'intercessione di Padre Pio, che si deve la santificazione di oggi del cappuccino con le stimmate. La guarigione altrettanto prodigiosa, nell'ottobre 1995, della signora Consiglia De Martino di Salerno, fu il miracolo che portò padre Pio alla beatificazione, il 2 maggio 1999. Il piccolo Matteo, figlio di un medico di San Giovanni Rotondo, ha fatto oggi, durante la messa, anche la sua Prima Comunione. Un'altra miracolata presente in piazza è la dottoressa polacca Wanda Poltawska, amica di lunga data di Karol Wojtyla. Per lei, malata di un terribile cancro alla gola, nel 1962 l'allora arcivescovo di Cracovia scrisse al frate di Pietrelcina, chiedendo preghiere per la guarigione. La signora guarì in 11 giorni.LE PERSONALITA' PRESENTI - Lunga la lista delle personalità politiche e istituzionali presenti: il vicepresidente del Consiglio è accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta e dal presidente della Commissione Esteri del Senato, Gustavo Selva. Presenti anche il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio e il sindaco di Roma, Walter Veltroni. Diversi anche i ministri: Rocco Buttiglione, delle Politiche Comunitarie; Enrico La Loggia, degli Affari Regionali; Lucio Stanca, dell'Innovazione e Tecnologie; Maurizio Gasparri, delle Comunicazioni; Gaetano Sirchia, della Salute; Mirko Tremaglia per gli italiani nel mondo. Ci sono i presidenti delle Regioni Lazio, Francesco Storace, Puglia, Raffaele Fitto, e Campania, Antonio Bassolino. Tra i presenti, infine, il senatore a vita, Giulio Andreotti, il capo di Stato maggiore della Marina, Marcello De Donna, e il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Guido Bellini. 

 

Le immagini da www.corriere.it