il contenuto della legge di riforma costituzionale recentemente approvata dalla maggioranza parlamentare,
che la riforma modifica oltre un terzo dei 139 articoli della Carta Costituzionale, ed eccede la previsione di semplici “revisioni“ dell’art. 138,
che la riforma, pur relativa formalmente alla sola Parte Seconda, per i suoi contenuti appare incidere sostanzialmente anche sui Principi Fondamentali (articoli da 1 a 12) e sui diritti inalienabili in essi riconosciuti,
che la concentrazione di poteri nella figura del Primo ministro eletto direttamente insieme alla sua maggioranza, la sua nomina senza alternative da parte del Presidente della Repubblica, la totale dipendenza dei Ministri che può nominare e revocare discrezionalmente, il potere conferitogli di scioglimento della Camera anche in presenza di una possibile maggioranza alternativa stravolgono la forma di governo parlamentare,
che il depotenziamento della figura del Presidente della Repubblica e l’ampliamento del numero dei membri della Corte Costituzionale nominati dalla maggioranza parlamentare riducono sensibilmente le garanzie in favore delle minoranze e gli strumenti di controllo sull’operato della maggioranza,
che il sistema federale delineato nella riforma porta a un drastico ridimensionamento di alcuni fondamentali diritti universali, come quello alla istruzione e alla salute, differenziando i cittadini in base alla residenza in aperta violazione della “pari dignità” sancita nell’art. 3.
a promuovere azioni di informazione nei confronti dei cittadini per una più approfondita conoscenza dei contenuti della Carta Costituzionale del 1948, per l’apprezzamento della sua attualità e per la sua piena attuazione ai fini dello sviluppo e costruzione di una autentica democrazia,
ad assumere tutte le iniziative che possano ribadire che la Costituzione, altissimo frutto della elaborazione di rappresentanti di tutte le culture politiche che si sono opposte al fascismo e dello spirito unitario della lotta di Liberazione, è patrimonio di tutti gli italiani e che fra i principi supremi rientrano:
il ruolo insostituibile del Parlamento come sede di confronto e di deliberazione,
la rappresentanza senza vincolo di mandato,
la presenza di organi di controllo super partes in grado di garantire il Paese dalla tentazione della “tirannia della maggioranza“.